è la somma di utili derivanti da usufrutto non prelevati

Suona complicata come risposta.

Intendi che il padre era socio e abbia ceduto la propria quota di utili per un bene della società dato in usufrutto...o che quello che chiami "utile" era una sorta di "canone" per l'uso di un suo immobile utilizzato magari come sede aziendale?
 
Il padre ha l'usufrutto su delle quote della Sas . Non ha mai fatto prestiti la somma a credito e' costituita unicamente da circa 10 anni di utili non prelevati
 
Il padre ha l'usufrutto su delle quote della Sas . Non ha mai fatto prestiti la somma a credito e' costituita unicamente da circa 10 anni di utili non prelevati

Bel "ginepraio".
L'usufrutto di quote di società di persone è molto "dibattuto" e ha subito continui mutamenti di opinione (su ammissibiità e configurabilità).

Personalmente ritengo che, visto spieghi siano quote di utili non richieste (distribuite), non si possa parlare di "credito".

Tali somme possono essere accantonate andando in aumento del capitale come Fondi di Riserva.
 
Ultima modifica:
Il padre ha l'usufrutto su delle quote della Sas .
Come fu costituito tale diritto in capo al padre? Il padre ha quindi dichiarato gli utili prodotti dalla società e a lui spettanti, posto che il nudo proprietario della quota, per effetto della cessione del diritto parziario sulle partecipazioni, perde il diritto a tali utili?
 
Il padre ha venduto la nuda proprietà al figlio e si è tenuto l'usufrutto il tutto Can atto notarile ed effettivo passaggio di denaro. Esatto il padre ha dichiarato gli utili e ha pagato le relative imposte ma non li ha prelevati ed ora vuole rinunciarvi.
 

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