mtr

Membro Attivo
Con 'forfait' intendo -ammetto che il termine crea un margine di confusione, mi scuso- una cifra parametrica, staccata dal computo analitico della tariffa professionale.
Normalmente le tariffe si calcolano con una serie di passaggi che tengono in considerazione come primo elemento il costo complessivo dell'opera, dal quale discendono successive percentuali di applicazione, a seconda delle attività svolte.
Dopo il decreto Bersani è stata ammessa la possibilità di deroga dalle tariffe di legge (legge nazionale per architetti e ingegneri), che riemergono ogni qual volta si arrivi a un contenzioso. Perciò ho parlato di 'forfait' perchè la tariffa normale viene calcolata con metodo percentuale analitico ben più articolato del semplice '6% sul costo'.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
come precedentemente esplicato nel mio post il 6% potrà essere molto oneroso per qualcuno e meno oneroso per altri, tutto dipende dal servizio che il professionista svolge, e la quantita dell'opera ciao adimecasa.
per l'avvocato Luigi De Valeri mi aspettavo una risposta x aver differenziato gli architetti dagli ingegneri come professionalità applicativa, sono solo un geometra e non mi tiro indietro con tanti ingegneri sulla piazza sia come calcoli che come contabilità di cantiere, ciao adimecasa:daccordo::ok:

esercito da oltre 40 anni
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Con 'forfait' intendo -ammetto che il termine crea un margine di confusione, mi scuso- una cifra parametrica, staccata dal computo analitico della tariffa professionale.
Normalmente le tariffe si calcolano con una serie di passaggi che tengono in considerazione come primo elemento il costo complessivo dell'opera, dal quale discendono successive percentuali di applicazione, a seconda delle attività svolte.
Dopo il decreto Bersani è stata ammessa la possibilità di deroga dalle tariffe di legge (legge nazionale per architetti e ingegneri), che riemergono ogni qual volta si arrivi a un contenzioso. Perciò ho parlato di 'forfait' perchè la tariffa normale viene calcolata con metodo percentuale analitico ben più articolato del semplice '6% sul costo'.

Ottima spiegazione.
Però puoi spiegarmi perché il costo dei materiali, soprattutto se cercati ed acquistati direttamente dal committente, dovrebbe entrare a far parte del costo dell'opera?
Mi sfugge il senso e mi sembra scorretto.
 

mtr

Membro Attivo
Ottima spiegazione.
Però puoi spiegarmi perché il costo dei materiali, soprattutto se cercati ed acquistati direttamente dal committente, dovrebbe entrare a far parte del costo dell'opera?
Mi sfugge il senso e mi sembra scorretto.

E' la LEGGE che regola la tariffa professionale che lo pone come elemento di riferimento per il computo della parcella e anche nell'attuale 'liberalizzazione' (Bersani intendo) viene sempre preso a riferimento per qualsiasi richiesta 'a percentuale'. L'alternativa alla percentuale cosi' definita è il costo orario del professionista, anch'esso definito per legge.

Aggiunto dopo 3 minuti :

come precedentemente esplicato nel mio post il 6% potrà essere molto oneroso per qualcuno e meno oneroso per altri, tutto dipende dal servizio che il professionista svolge, e la quantita dell'opera ciao adimecasa.
per l'avvocato Luigi De Valeri mi aspettavo una risposta x aver differenziato gli architetti dagli ingegneri come professionalità applicativa, sono solo un geometra e non mi tiro indietro con tanti ingegneri sulla piazza sia come calcoli che come contabilità di cantiere, ciao adimecasa:daccordo::ok:

esercito da oltre 40 anni

Concordo sull'azzardo dell'avvocato che -ripeto- non ha chiare le competenze delle professionalità che cita.
 

Fortunata

Nuovo Iscritto
Grazie a voi tutti per i consigli, ma io sono sempre così confusa perchè, se io per ipotesi già possedevo delle mattonelle che erano in cantina , quindi non acquistate al momento, e le ho adoperate per la ristrutturazione, perchè devo pagare anche su questa materiale il 6%?
Grazie
 

mtr

Membro Attivo
Perchè la percentuale riguarda la prestazione d'opera nel totale che ha come riferimento i costi complessivi sostenuti per la realizzazione dei lavori, è la legge che è strutturata così..
 

gennaroesposito

Nuovo Iscritto
Professionista
Come professionista su piccole ristrutturazioni preferisco il forfait per chiarezza con il cliente (e uso un contratto standard dell'ordine che tutela entrambe le parti per gli imprevisti).
Ad ogni modo non è che vengo pagato per la scelta delle piastrelle (magari anche), ma per un progetto, le pratiche, e la direzione dei lavori, lavori ben più impegnativi e con responsabilità civili e penali. Che il cliente abbia già le piastrelle o debba acquistarle per il mio lavoro è inifluente: comunque dovrò progettarne e seguirne la posa. A meno che l'incarico non sia per il solo rustico.
Per altro con la percentuale troverei bizzarro che debba guadagnare di più se il cliente sceglie rubinetti d'oro (e per questo si fa riferimento a prezziari standard), come trovo seccante che spesso i clienti siano più propensi a pagare i rubinetti che la prestazione professionale di un progettista, e non battono ciglio davanti alle parcelle di avvocati e medici.
Altra maledetta abitudine ormai invalsa nella mia professione: chiediamo parcelle ridicole al cliente e poi ci prendiamo le percentuali dai fornitori. Non sarebbe più onesto chiedere un congruo compenso e rinunciare alle provvigioni? Alla fine al cliente il costo è lo stesso, ma sembra che il progettista costi poco e i sanitari un accidente. Mi sembra un mercato malato, dove si avvantaggia solo il collega che pernde sia una tariffa onesta per il proprio lavoro che, a questo punto discutibile, la provvigione del fornitore.
 

aldo g

Nuovo Iscritto
Professionista
Un consiglio prima di avviare i lavori, accordarsi con il professionista mediante un incarico scritto o un contratto che preveda l'attività professionale da svolgere e ovviamente l'entità del compenso che può essere anche concordato forfettariamente.
Per la direzione dei lavori salvo si tratti di un appartamento e la ristrutturazione non comporti opere rilevanti, viste le implicazioni tecniche sarebbe preferibile scegliere un ingegnere edile.
Luigi De Valeri:daccordo:
per quale motivo sarebbe preferibile rivolgersi ad un ingegnere edile? gli architetti non sono in grado di svolgere il compito di Direzione Lavori? Non mi risulta affatto, onestamente e trovo l'affermazione offensiva nei confronti della categoria professionale cui appartengo. L'affermazione peraltro denota pure una scarsa conoscenza della materia e del settore specifico da parte dell'avvocato.
 

aldo g

Nuovo Iscritto
Professionista
Buongiorno!
Sto ristrutturando la mia casa, e avendo dato incarico ad un architetto per la direzione dei lavori, volevo sapere come regolarmi per la percentuale da riconoscere all'architetto. Lui mi ha richiesto il 6% per cui volevo sapere se bisogna riconoscere tale percentuale solo sull'import dei lavori di manodopera o anche sui materiali ordinati.
Grazie per la vs. risposta.
Fortunata
il 6% è una percentuale piuttosto onesta, poi è chiaro che dipende dai compiti concordati. Tengo a precisare che l'accordo va preso sottoscrivendo una lettera di incarico (obbligatoria per legge) che tutela entrambe le parti e nella quale DEVONO essere specificati anche tutte le attività da svolgere da parte del professionista. Tenga presente (e basta banalmente fare una semplice ricerca su google) che il costo della parcella può essere a forfait o a percentuale e quest'ultima varia dal 4 al 12% in funzione di diversi parametri, tra cui la complessità dell'incarico a svolgersi, l'importo dei lavori, la tipologia di lavori, ecc. le suggerisco di prendere visione tra l'altro del codice deontologico che il professionista è tenuto a rispettare e che contiene anche norme che ne regolamentano il rapporto con il Committente.
 

aldo g

Nuovo Iscritto
Professionista
Ringraziando l'avvocato per lo sproloquio che indica solo la poca conoscenza delle competenze di architetti/ingegneri edili e ancora di più delle leggi che regolano le parcelle, tengo a precisare che la percentuale si applica sulla TOTALITA' delle voci interessate. Il computo 'a forfait' richiesto dal Tecnico si calcola dunque sull'intera fornitura. Altra questione è valutare se sia stato conveniente accettare il forfait piuttosto che il compto che deriverebbe dall'applicazione dei parametri della legge. Saluti.
concordo in pieno
 

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