giovanni lobaccaro

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buon giorno a tutti.
ho necessità di arrivare a capo di un problema che ormai mi sta logorando.
sto ristrutturando casa, ed ho presentato al comune la SCIA, a lavori iniziati mi hanno comunicato al 59° giorno tramite raccomandata "la sospensione dei lavori" poichè c'è discrepanza tra la piantina planimetrica ritirata dal catasto, depositata nel 1955 dal geometra dell'impresa costruttrice e la piantina rilevata dall'architetto che attesta l'attuale stato delle cose. Precisamente sulla planimetria originale risulta un balcone che in realtà non c'è mai stato e ne tantomeno poteva mai essere stato chiuso in un secondo momento perchè tutti in corrispondenza di questo balcone fantasma, hanno una finestra come la mia, inoltre sopra questo balcone fantasma c'è il terrazzo con tanto di solaio e muro perimetrale. E' evidente che c'è un errore sulla piantina depositata in origine. Ora sono stati integrati ai documenti già depositati al comune dei rilievi fotografici e una piantina redatta nel 1968 dal geometra che stilò le tabelle millesimali per dimostrare che quel balcone non è mai esistito.
Mi chiedo quando potrò riprendere i lavori considerando che sono passati più di 20gg da quando ho presentato gli ulteriori documenti?
Come posso risolvere il problema qualora i documenti presentati non siano sufficienti a sbloccare la situazione di stallo?

grazie per l'aiuto che potrete darmi, auguro a tutti Buona giornata
 
Ciao giovanni lobaccaro
La sospensione durerà fin quando il comune non ti risponderà in riferimento agli atti trasmessi da te, fai sollecitare la cosa all'architetto che ti ha curato la scia.
facci sapere
Ciao salves
 
ma non esiste un termine entro cui devono necessariamente evadere la pratica?
da quello che so' la SCIA è stata creata per agevolare anche i tempi ed evitare casi di stallo, inoltre leggevo che in realtà i lavori possono essere bloccati qualora ci siano dei gravi rischi e non per mancanza di documenti che possono essere richiesti ad integrazione ma senza il blocco dei lavori per evitare appunto situazioni di stallo.
 
Il problema è che forse al catasto la superficie del balcone sia stato chiuso ed inglobato all'appartamento con conseguente interpretazione del comune di aumento cubatura, ora dovreste dimostrare che tale situazione è gia stata autorizzata urbanisticamente.
Non so se ho reso l'idea.
Entro 30 gg il comune dovra darti ulteriore risposta intendevo di far sollecitare all'architetto che ti ha curato la scia per non far trascorrere questi 30 gg.
Ciao salves
 
buon giorno.
il tecnico del comune non ha ritenuto sufficienti i documenti presentati. il problema che all'archivio di stato siamo riusciti a trovare il progetto iniziale, che prevedeva però tutt'altro che la situazione attuale, addirittura risulta che la via in cui abito doveva essere una strada privata che il mio appartamento aveva una stanza che allo stato attuale è del mio vicino, sullo stesso progetto ci sono delle cancellazioni a penna ecc....insomma documenti che non servono a niente se non a compromettere ulteriormente la situazione.
Alla fine della fiera mi hanno chiesto di pagare la somma di 258 euro con causale "mancata comunicazione di manutenzione straordinaria art.5, com.7, lg 73 del 2010 intestato al comune. ma quando abbiamo chiesto se ci sbloccavano i lavori ci ha risposto "vediamo". Com'è possibile che richiedono il pagamento senza che ci sia la certezza della ripresa dei lavori?
grazie e buona giornata.
 
Penso proprio di si che ti conviene pagare la sanzione per sbloccare la situazione, almeno da come ho capito io da quello che hai descritto, ovviamente è riferita alla diversa coincidenza delle plnimetrie catasto e urbanstica prima di quello che stavi realizzando?
 

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