capapazza

Membro Attivo
buongiorno a tutta la comunità , ho un nuovo quesito da proporre e spero di avere delle risposte giuste come sempre:
nel 2006 con atto pubblico ho acquistato una proprietà, detta proprietà proveniva da una divisione tra coeredi stipulata con atto notarile tre mesi prima, in questa divisione fu stabilito una servitù di passaggio sia pedonale che carrabile in favore dei miei venditori e di altri aventi diritto e poi trasmessami con l'atto di acquisto indicato, detta servitù è posta a confine fra una mia proprietà ed una corte esclusiva confinante a nord, su detta linea di confine è posta una ringhiera metallica o balaustra di circa sei metri che impedisce qualsivoglia passaggio, ho più volte intimato la rimozione della stessa anche con A/r mi sono sentito rispondere che detta balaustra è stata posta dal loro dante causa nel 1992 esibendo una fattura di acquisto e messa in opera invocando una presunta usucapione, le domande che io pongo a questo forum sono:
e) Se nel 2006 è stato stabilito con un atto di divisione tra coeredi la servitù e sottoscritta da tutti i coeredi (sei) detta balaustra non doveva essere rimossa?
2) Può la mia confinante chiedere l'usucapione di una servitù sottoscritta personalmente anche da lei nel 2006, non ci vogliono 2o anni? lei dichiara che ha anche testimoni di quando è stata messa a dimora la balaustra, e che mai nessuno ha esercitato tale diritto.
Ringrazio anticipatamente a quanti vorranno intervenire e magari chiarirmi la questione.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Se nel 2006 è stato stabilito con un atto di divisione tra coeredi la servitù e sottoscritta da tutti i coeredi (sei) detta balaustra non doveva essere rimossa?
Si,doveva essere rimossa,se impedisce l'esercizio del diritto di servitù a favore della tua proprietà.
Può la mia confinante chiedere l'usucapione di una servitù sottoscritta personalmente anche da lei nel 2006, non ci vogliono 2o anni? lei dichiara che ha anche testimoni di quando è stata messa a dimora la balaustra, e che mai nessuno ha esercitato tale diritto
No,la servitù di passaggio non può essere usucapita dal proprietario del fondo servente (è un assurdo giuridico).
Però è possibile l'estinzione per non uso ventennale del diritto ;cioè, se non usi la servitù per vent'anni,perdi tale diritto.
il non uso decorre dal giorno in cui risale l'ultimo atto d'esercizio (tuo o del tuo dante causa). Quindi il dies a quo (giorno da cui contare i venti anni necessari) sarà quello dell'ultima occasione in cui il passaggio è avvenuto.
Non importa quale sia la causa della mancata fruizione della servitù, se cioè il non uso dipenda dall'inerzia volontaria del titolare del fondo dominante ovvero dal fatto proprio del titolare del fondo servente. Ciò che conta è unicamente la constatazione del decorso del tempo in difetto di un'attività qualificabile come atto di esercizio della servitù (Cass. Civ., Sez. II, 16861/13).Quindi se non ti permettono di esercitare il tuo diritto di servitù di passaggio devi pretendere che tolgano gli ostacoli,perché se aspetti troppo rischi (anche se per ora sono passati "solo" 11 anni) di perdere tale diritto.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Preferibile che tu allega una piantina particolareggiata (anche un disegno) dove si possa capire lo stato dei luoghi perché il resoconto ha dei particolari equivocabili.

Se all'origine l'unico proprietario ha posto una balaustra (ringhiera/recinzione ?) che divideva trasversalmente la sua proprietà la cosa mi crea perplessità.

In seconda battuta non spieghi i motivi per concordare una servitù di passaggio dove prima non c'era. A quale scopo ti serve un "passaggio" che non si comprende verso quale destinazione o funzione?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
In seconda battuta non spieghi i motivi per concordare una servitù di passaggio dove prima non c'era. A quale scopo ti serve un "passaggio" che non si comprende verso quale destinazione o funzione?
Prima non c’era perché il fondo era unico,credo.Poi con la divisione della comunione hanno creato la servitù a favore di una parte del fondo (ora parte autonoma,con proprietario diverso) ,evidentemente con difficoltà o assenza di accesso.
Forse sbaglio, ma l’ho intesa così :
, detta proprietà proveniva da una divisione tra coeredi stipulata con atto notarile tre mesi prima, in questa divisione fu stabilito una servitù di passaggio sia pedonale che carrabile in favore dei miei venditori e di altri aventi diritto e poi trasmessami con l'atto di acquisto indicato,

perché il resoconto ha dei particolari equivocabili.
Qui concordo, sarebbe meglio almeno un disegnino.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Prima non c’era perché il fondo era unico

La cosa non coincide con quanto ricavable dal resoconto.
Scrive che la divisione ((e creazione servitù) è avvenuta 3 mesi prima del suo acquisto (2006)...ma il "divisorio" è stato posto imn opera nel 1992!!!
Quindi perché separare una proprietà unica rendendo impossibile (dal racconto) il passaggio fra le 2 frazioni?
 

capapazza

Membro Attivo
chiedo scusa, forse ho fatto un po' di confusione, ho allegato una piantina per meglio far comprendere, prima della divisione tra coeredi ad aprile 2006, era una unica proprietà che è stata oggetto prima di frazionamento, e poi divise in quote (x3) di cui una quota è stata da me acquistata dopo tre mesi (Giugno 2006) nell'atto di divisione per agevolare il passaggio di tutte le particelle a valle fu stabilita la servitù, infatti nell'atto sono trascritti tutti i numeri delle particelle avente diritto compresa la mia, la balaustra era già esistente, messa nel 1992 bonariamente per delineare la particella, ognuno passava ovunque, erano tutti proprietari cointestatari.
 

Allegati

  • planimetria.pdf
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Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Serve precisazione visto che dal disegno si desume che tu sia proprietario e/o comproprietario di alcune "particelle" forse anche non contigue.

Non è che avessero convenuto una servitù di passaggio unicamente sull'are dove è riprtato (passaggio)?

Pare che quel lotto che identifichi con "mio" sia comunque confinante con l'area di passaggio (forse in comunione)...in buona sostanza tale lotto è o non è intercluso?
 

capapazza

Membro Attivo
Per meglio far comprendere ho allegato la piantina con una nuova indicazione oltre alla parte di stipula dove viene stabilita la servitù, dove vi è scritto passaggio sulla precedente piantina, non è altro che: il restante del passaggio di 4 metri , sancito, che costeggia il fabbricato.

Il lotto con la dicitura mio, è in proprietà esclusiva della mia famiglia, recintato su tre lati, a piedi posso anche passare attraverso il mio lotto, ma se devo raggiungere la strada comunale attraverso la p.lla 827 è intercluso dalla balaustra, non solo per me ma per tutti gli altri fondi, che pretendono di attraversare la mia proprietà.

La domanda che pongo è la seguente: anche se la balaustra è stata messa a dimora 100 anni fa, dal momento che di comune accordo con atto di divisione del 2006 si stabilisce che quel tratto diventa servitù di passaggio e parliamo di 11 anni, non dovrebbe essere rimossa la balaustra per poter esercitare tale diritto? Può il fondo servente usucapire? E poi… dopo 11 anni?
 

Allegati

  • palimetria.2.pdf
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griz

Membro Storico
Professionista
se la servitù nasce oggi e la balaustra esisteva da tempo è evidente che se la servitù viene impedita dalla balaustra, questa deve essere rimossa e l'usucapione si riferirebbe a un diritto che non esisteva 20 anni fa, quindi non ha senso
 

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