Romoleto

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buona sera,
cerco risposta a quanto segue:
Nell'alloggio che ho dato in affitto si è guastata la caldaia autonoma.
Ho provveduto alla sostituzione della caldaia con una nuova addebitandomi come locatore le intere spese di € 1450,00 + IVA 10%.(di queste chiederò la detrazione 50% nella prossima dichiarazione dei redditi).
Il contratto in essere è stato rinnovato con opzione cedolare secca;al punto 7 recita:
"ove,nel corso della locazione si eseguano sull'immobile importanti ed improrogabili spese necessarie per conservare ad esso la sua destinazione o per evitare maggiori danni o comunque opere di straordinaria manutenzione di rilevante entità, il canone pattuito verrà integrato con un aumento pari all'interesse legale del capitale impiegato nelle opere e nei lavori effettuati."
Chiedo:la sostituzione della caldaia rientra in questo caso?
La cedolare secca subentrata al contratto può avere qualche effetto differente?
Come quantifico l'eventuale aumento,su quale cifra? a decorrere da quando e per quanto tempo?
Grazie per la disponibilità,saluti.
 
Quella clausola (punto 7) sarebbe valida solamente se quel contratto fosse stato già in corso all'entrata in vigore della legge n. 431/98, e cioè il 30/12/1998. Infatti, a partire da quella data, e limitatamente alle locazioni abitative, l'art. 23 della legge n. 392/78, che prevedeva la facoltà di integrare il canone per le riparazioni straordinarie, è stato abrogato.
 
Se il locatario è una persona seria, ti paga regolarmente ma cosa gli vai a chiedere l'aumento. Cerca di tenertelo stretto, ma poi cosa sono 800/900 Euro di spesa che restano a tuo carico ? Se va via l'inquilino, quella cifra la dovrai spendere solo come commissione all'agenzia. E poi sei sicuro di affittare nuovamente allo stesso prezzo o ad un prezzo superiore ?
Quì da noi si affitta difficilmnte e si richiedono in continuazione dei ribassi di prezzo rispetto all'anno precedente.
...altra considerazione: ma la caldaia sostituita quanti anni aveva ? Scommetto che l'avresti dovuta sostituire comunque all'entrata di un nuovo inquilino !
 
Quella clausola (punto 7) sarebbe valida solamente se quel contratto fosse stato già in corso all'entrata in vigore della legge n. 431/98, e cioè il 30/12/1998. Infatti, a partire da quella data, e limitatamente alle locazioni abitative, l'art. 23 della legge n. 392/78, che prevedeva la facoltà di integrare il canone per le riparazioni straordinarie, è stato abrogato.
Invece potrebbe essere legittimo da parte del locatore richiedere l'adeguamento del canone in seguito a spese straordinarie sostenute, se tale condizione è stata appunto ESPRESSAMENTE indicata nel contratto di locazione con una CLAUSOLA specifica. Con l'abrogazione di diversi articoli della precedente Legge 392/78 (equo canone), prodotta dall'art. 14 della L. 431/98, tra cui, come già detto, l'art. 23 la materia delle spese di manutenzione straordinaria è stata rimessa alla libera contrattazione tra le parti.
Queste ultime, infatti, possono anche stabilire, in deroga agli art. 1576 e 1609 c.c., che tutte le spese di manutenzione, tanto ordinaria quanto straordinaria, siano accollate al conduttore.
Di conseguenza se è stata, quindi, inserita una clausola del genere, il conduttore è tenuto a riconoscere al proprietario l'aumento del canone.
http://www.casa24.ilsole24ore.com/a.../145456.php?importo=varperc=100indiceistat=10


Ho provveduto alla sostituzione della caldaia con una nuova addebitandomi come locatore le intere spese di € 1450,00 + IVA 10%.

Attenzione, che la caldaia costituisce il cd "bene significativo" per l'aliquota IVA al 10% si applica fino a concorrenza della differenza tra il valore complessivo dell'intervento e quello del bene stesso. Sulla parte residua si applica l'IVA ordinaria al 21%.
 
Si vabbè ma quanto può essere l'incremento del canone di locazione visto che il conduttore dovrebbe corrispondere un importo pari all'interesse annuo sul capitale impiegato. E che interesse? quello legale o quello che la banca corrisponde al locatore?
Eppoi su che importo? visto che il locatore vuole presentare la pratica per il 50% di detrazione?
Qualche esempio sarebbe gradito.
 
Concordo col coro quasi unanime: lascia stare. Come dice Alberto Bianchi, c'è una tale crisi in giro che capita che anche chi ce la fa a pagare l'affitto magari poi non riesce a far fronte alle spese condominiali e chiede una riduzione del canone. Se appunto finora sono stati puntuali e precisi, tienti stretti gli inquilini che hai. Sono preziosi. (:
 
Se la caldaia è stata acquistata e montata nell'annualità per la quale si è optato per la cedolare secca, il canone rimane invariato, così come non può essere aggiornato con l'indice Istat.
 

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