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User_57087

Ospite
Buongiorno,
La domanda è: casa data in affitto, sino a poco tempo fa l'acquedotto erogava l'acqua normalmente, da diveri giorni la eroga in maniera insufficiente tale che non arriva più l'acqua ai piani.
L'inquilina con tutti gli altri condomini devono far sistemare il motorino che porta l'acqua ai piani, <<da diverso tempo non più utilizzato>>. il motorino vuole essere aggiustato per poter entrare in funzione.
quello che vorrei sapere, chi deve pagare le spese della riparazione ? l'inquilino che utilizzerà il motorino o il proprietario?
grazie della disponibilità.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Cosa c'entra l'inquilino. Tu devi garantirgli l'utilizzo di tutti i servizi. Quando l'inquilino ha firmato il contratto di locazione come arrivava l'acqua nell'alloggio ? SE il motorino era già inutilizzato e fuori uso, sei tu che devi provvedere .
Poi...come si può lasciare una famiglia senza acqua per una spesa di poche decine di Euro. Su, provvedi e darai una bella figura oltre che il tuo dovere.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
se il contratto di fornitura dell'acqua è condominiale, secondo me, dovrebbe essere il condominio che installa la pompa per far arrivare l'acqua fino all'ultimo piano. Se il contratto di fornitura dell'acqua è per ogni singolo condomino, bisogna vedere cosa c'è scritto sul contratto di fornitura a proposito dei cali di pressione. Se non c'è scritto nulla si può aprire un contenzioso con il fornitore.
Siccome senza acqua potabile non si può vivere in una casa, se questa viene data in affitto, il proprietario deve garantire l'approvvigionamento poi sarà lui che si rivarrà sul fornitore.
Tu parli di motorino, questo significa che il problema della fornitura dell'acqua era già stato affrontato in passato. Ora la sostituzione del motorino perché vetusto è una spesa che spetta al proprietario di casa ma la manutenzione è una spesa a carico dell'affittuario.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'autoclave non può prelevare, aspirare, direttamente dalla rete pubblica, ma deve attingere da un serbatoio che, evidentemente, deve essere condominiale se l'autoclave alimenta tutte le unità immobiliari. Pertanto, se esiste detta fornitura sarà un onere a carico del condominio. Mentre se ciascun immobile viene alimentato da una condotta che parte dal singolo contatore, occorre sistemare un serbatoio dal quale l'autoclave, privato, attinge per "spingere" l'acqua sul piano.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sono tutte spese a carico dei condomini utilizzatori dell'autoclave, salvo vedere Regolamento contrattuale condominiale
Certamente saranno spese a carico del condominio se l'autoclave serve tutti gli immobili e tutti si sobbarcano l'onere dell'energia elettrica, oltre che della manutenzione.
 

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