O

Ollj

Ospite
Contesti immediatamente e per iscritto il nuovo e più gravoso onere imposto alla sua proprietà; la legge in materia di servitù prevede espressamente che il dominante, pur fosse già titolare di legittima servitù, mai possa di sua iniziativa aggravarne il peso a scapito del servente. Contestualmente alla rivendica del suo diritto, intimi un termine perentorio entro cui realizzare la rimessa in pristino dello stato dei luoghi. Non venisse spontaneamente ascoltato, proceda per vie legali.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Concordo con Gianco. Ora se avete a disposizione delle foto che documentano il vecchio tragitto del cavo potete pretendere che il tracciato ritorni come era prima. Oppure il nuovo tracciato deve essere concordato con il "fondo servente ". Purroppo, l' arroganza di certi "capetti" dell' Enel e delle ditte appaltatrici causa sempre più sovente degli attriti con gli utenti (oooooops: clienti) .
Quindi, prima azione: lettera r. r. con diffida all' Enel a ripristinare lo stato "ante", o eventualmente concordare nuovo passaggio : in caso (quasi certo) di risposta negativa, trasmettere lamentela allegando la corrispondenza intercorsa all' Autorità per l' energia. Normalmente l' Enel chiede che le vengano anticipate le spese di sopralluogo (euro 100 + IVA) che, in caso di accoglimento dell' istanza vengono restituite. Se poi potete vantare una servitù non ancora costituita (oltre 20 anni. ..) avete la possibilità di revocargli il passaggio, ma questa opzione la vedo dura a causa dell' incertezza del tempo trascorso dalla prima posa del precedente cavo. Auguri.
Mi incuriosisce sapere poi gli esiti.
 

giorigo

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Concordo con Gianco. Ora se avete a disposizione delle foto che documentano il vecchio tragitto del cavo potete pretendere che il tracciato ritorni come era prima. Oppure il nuovo tracciato deve essere concordato con il "fondo servente ". Purroppo, l' arroganza di certi "capetti" dell' Enel e delle ditte appaltatrici causa sempre più sovente degli attriti con gli utenti (oooooops: clienti) .
Quindi, prima azione: lettera r. r. con diffida all' Enel a ripristinare lo stato "ante", o eventualmente concordare nuovo passaggio : in caso (quasi certo) di risposta negativa, trasmettere lamentela allegando la corrispondenza intercorsa all' Autorità per l' energia. Normalmente l' Enel chiede che le vengano anticipate le spese di sopralluogo (euro 100 + IVA) che, in caso di accoglimento dell' istanza vengono restituite. Se poi potete vantare una servitù non ancora costituita (oltre 20 anni. ..) avete la possibilità di revocargli il passaggio, ma questa opzione la vedo dura a causa dell' incertezza del tempo trascorso dalla prima posa del precedente cavo. Auguri.
Mi incuriosisce sapere poi gli esiti.

Ringrazio tutti (Ollj, Gianco e Barbero) per i consigli...lunedì chiamerò il responsabile che ha eseguito i lavori per accertarmi se sia enel o ditta appaltante e sentire cosa ci dice e poi agiremo di conseguenza; sul versante servitù la vedo un poco difficile anche se forse un minimo di manovra ci può essere. Se trascorsi più di venti anni ci vorrà credo comunque un atto formale (giudiziale?) che riconosca la servitù; certo, da quanto letto, trattandosi di casa affacciata su pubblica via abbiamo comunque l'obbligo (?) di far passare il cavo. Pensate che è una casa del '500 e forse anche la sopritendenza potrebbe essere coinvolta. E' comunque incredibile che nel 2016 non si possano adottare delle scelte (vedi cavo interrato o al limite aereo che parta dalla nostra casa e faccia una triagolazione tra la casa di fronte e quella di nuova ristrutturazione) che diminuiscano l'impatto, d'accordo che il cavo c'era anche prima, ma oggi non dovremmo lavorare per migliorarle le cose?
Di nuovo grazie e buona domenica.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Difatti le linee elettriche aeree, gradatamente le stanno interrando, compatibilmente con le priorità e le disponibilità economiche. Saranno certamente più sicure e meno impattanti.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Quale competenza avrebbe l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico di intervenire in contenziosi per la tutela di posizioni di diritto soggettivo?
L'Autorità ha un potere sanzionatorio (multe) ed impositivo. Stabilisce, cioè se le condizioni delle servitù (nel caso in esame) siano correttamente osservate. In caso può imporre le necessarie modifiche.
 
O

Ollj

Ospite
Solo un giudice può dichiarare la sussistenza o meno di una servitù; le competenze dell'Autorità ed il corrispondente potere sanzionatorio riguardano i diritti del consumatore (non della persona soggetto di diritti)
 

giorigo

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Concordo con Gianco. Ora se avete a disposizione delle foto che documentano il vecchio tragitto del cavo potete pretendere che il tracciato ritorni come era prima. Oppure il nuovo tracciato deve essere concordato con il "fondo servente ". Purroppo, l' arroganza di certi "capetti" dell' Enel e delle ditte appaltatrici causa sempre più sovente degli attriti con gli utenti (oooooops: clienti) .
Quindi, prima azione: lettera r. r. con diffida all' Enel a ripristinare lo stato "ante", o eventualmente concordare nuovo passaggio : in caso (quasi certo) di risposta negativa, trasmettere lamentela allegando la corrispondenza intercorsa all' Autorità per l' energia. Normalmente l' Enel chiede che le vengano anticipate le spese di sopralluogo (euro 100 + IVA) che, in caso di accoglimento dell' istanza vengono restituite. Se poi potete vantare una servitù non ancora costituita (oltre 20 anni. ..) avete la possibilità di revocargli il passaggio, ma questa opzione la vedo dura a causa dell' incertezza del tempo trascorso dalla prima posa del precedente cavo. Auguri.
Mi incuriosisce sapere poi gli esiti.

Eccomi a ragguagliarvi circa gli esiti della vicenda...a quanto parrebbe l'intervento di spostamento della linea sarebbe stato concordato con il tecnico che ha ristrutturato la casa vicina che si sarebbe preso l'impegno di sentire noi, cosa che però non è avvenuta. Ora il responsabile che ha realizzato l'impianto si è detto disponibile a ripristinare lo stato dei luoghi togliendo la discesa verticale in mezzo alla ns facciata e proseguendo invece orizzontalmente dove era il vecchio cavo e scendendo invece verticalmente sulla facciata della proprietà ristrutturata. Vedremo come andrà a finire...
Buona giornata
 

luigra

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Da ex dipendente Enel posso consigliarti qualcosa. Raramente l' azienda procedeva ad usucapire i tracciati delle linee a bassa tensione, come nel caso in esame. Quindi, nel momento in cui ha spostato la linea per permetterti i lavori, non ti ha comunicato che al termine degli stessi avrebbe ripristinato lo stato ante operam. E questo è un punto a tuo favore in quanto, peraltro, da nessuna parte sta scritto che come cliente tu debba concedere di nuovo il passaggio su una facciata di casa. Hai già piazzato un palo a spese tue e penso che il lavoro lo abbia eseguito Enel (o chi per esso) , diversamente lo avrebbero difficilmente usato. Quindi, era già implicito che il nuovo transito sarebbe stato quello. Insisti con le tue richieste, legittime. Diffidali dal voler passare sulla facciata di casa per i danni estetici e non solo. Va da sé che dovresti poi ritinteggiare i punti dove sarebbero fissati i ganci di sostegno. Minacciali di rivolgerti all' Autorità per l' energia; fai loro presente che non hai nessuna intenzione di ricostituire, semmai fosse esistita, nessuna nuova servitù
di passaggio . Auguri
Buongiorno, vista la Sua esperienza e disponibilità, mi appello a lei per porre una domanda: devo fare il cappotto alla casa, ci sono i cavi agganciati, oltre ai nostri, per un breve tratto, scopro anche quelli del vicino. Ho fatto indagini alla conservatoria e all'Enel non esistono servitù. Esiste una servitù tra noi e loro che concediamo il permesso di far transitare i cavi interrati sotto la nostra strada privata.
Ho chiesto ai vicino di procedere in tal senso ma non vogliono. Possono rifiutarsi? Se interrassero, la spesa sarà nostra o loro, visto che teoricamente loro si aggangiano su tutta la nostra parete senza alcun permesso?
Grazie infinite.
 

Yopy

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno, vista la Sua esperienza e disponibilità, mi appello a lei per porre una domanda: devo fare il cappotto alla casa, ci sono i cavi agganciati, oltre ai nostri, per un breve tratto, scopro anche quelli del vicino. Ho fatto indagini alla conservatoria e all'Enel non esistono servitù. Esiste una servitù tra noi e loro che concediamo il permesso di far transitare i cavi interrati sotto la nostra strada privata.
Ho chiesto ai vicino di procedere in tal senso ma non vogliono. Possono rifiutarsi? Se interrassero, la spesa sarà nostra o loro, visto che teoricamente loro si aggangiano su tutta la nostra parete senza alcun permesso?
Grazie infinite.
I cavi Enel li deve spostare Enel non un privato. Il fatto che non ci sia una servitu non significa che li puoi spostare anche perché se sono li qualcuno li avrà messi o li avrà autorizzati.
 

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