pavoluccia

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Ringrazio tutti per le risposte!

Quindi riassumendo mi state dicendo che

1) Mio padre in questo momento è totalmente proprietario del suo 75%, quindi qualsiasi cosa volesse farne in questo momento potrebbe senza autorizzazioni da parte di Lei, e tra le tante cose, la migliore sarebbe vendermi la nuda proprietà della casa in modo che quando sarà Lei in ogni caso non rientra in nessuna percentuale.


2) Se venisse mai a mancare mio padre prima di lei, nonostante questa casa fosse una proprietà precedente al matrimonio con Lei, visto che in comunione dei beni, comunque il 50% di quel 75 andrebbe a lei, e poi verrebbe di conseguenza suddiviso tra i suoi eredi, quini non sarebbe MAI totale proprietà mia, unica figlia? Ma davvero?


3) Se invece venisse mai a mancare Lei prima di mio padre allora
a) nel 75% di mio padre comunque rientrerebbero i di Lei successori...no questo no vero? Rimarrebbe cmq tutto a mio padre!!! Lei avrà la % solo come successore di mio padre, e basta!
b) La casa acquistata con esclusione di mio padre va cmq a mio padre 2/3 in quanto erede, ma anche ai di Lei successori 1/3
c) La casa acquistata senza esclusione di mio padre, ma solo a lei intestata, va a mio padre in
quanto erede leggittimario...e poi a sua figlia in quanto unica erede.



Mamma mia...è brutto parlare di queste cose, ma è bene che mio padre sia informato, o si vada ad informare in modo da essere almeno a conoscenza di come stanno le cose, soprattutto perchè in tutto rientrano anche i successori di Lei!!!


Da recenti discussioni recenti è convinto che, essendo sposati io alla fine sono anche 'figlia' di lei...invece quindi in qualsiasi matrimonio in cui uno dei coniugi ha dei figli, l'altro coniuge quindi dovrebbe 'adottarli'?


Mi sono sempre chiesta questa cosa...e mi vengono tanti dubbi!
Praticamente, io e lei, siamo due perfette estranee??? Ora sto chiedendo per questa cosa specifica, ma in generale, per tutto quello che riguarda una famiglia, io e lei siamo estranee? :shock:
Non rientra in nessun grado di parentela mia, come io non rientro in nessun grado di parentela sua...
Mi vengono in mente altre 100 domande ma può bastare questa consapevolezza.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Nemesis ha ragione. l'unica soluzione affinchè incaso di premorte di tuo padre la casa divenga tutta tua è che ti venda la nuda proprietà con atto pubblico ad un prezzo equo. In seguito potrà brevi manu restituirti tutto o parte del prezzo pagato
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
per Pavoluccia: purtroppo è così come hai riassunto. E' una sconcezza. E' una schifezza! ed il bello è che non si capisce con quali piedi hanno scritto questa legge!! :rabbia::rabbia::rabbia:

(per quanto riguarda il punto 3 lettera a) non so se hai ancora dubbi: se muore la moglie di tuo padre tu prendi tutto di tuo padre e la parte di tuo padre che succede alla moglie. Una vera schifezza, una legge che fa tifare per la morte subitanea di un essere umano: è la legge che ci mette in questa condizione!!
 

erwan

Membro Assiduo
non si capisce con quali piedi hanno scritto questa legge!!
rifletti anche su cosa accadrebbe se una simile legge non esistesse...

ogni scelta del legislatore è un compromesso tra interessi che devono essere bilanciati.

prevedere che nel patrimonio del defunto sia prevista una quota liberamente disponibile (da destinare per esempio ad associazioni animalistiche piuttosto che alla giovane amante polacca...) e che invece una quota sia riservata ai familiari più stretti, indipendentemente da simpatie e antipatie magari dell'ultimo momento, non mi sembra una soluzione poco meditata.

certo, ci sono ordinamenti che prevedono diversamente, ma ciascuno ha i suoi pregi e i suoi difetti...

;)
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
una quota libera è giusto. una quota per i familiari stretti è giusta. ma che se mio padre muore prima io la metà delle proprietà di mio padre la perdo, mentre se muore prima la seconda moglie io prendo tutto (nel caso lei non avesse niente). Nel caso lei non avesse niente, lei prende la metà, e poi escono fuori i suoi parenti, alla sua morte e prendono tutto. E' una bella schifezza!! non trovi?
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
credo che si dovrebbero eliminare innanzitutto le probabilità: dovremmo essere indifferenti a chi muore per primo, comunque stiano le cose, davanti a qualsiasi persona che muore prima, l'erede già dovrebbe sapere la sostanza che eredita. Questo vale sia per i figli di primo letto, per quelli di secondo e in mancanza di quest'ultimi, anche per gli eredi della seconda moglie (in questo caso). Oggi è un terno al lotto. Ad esempio, io ho una zia sposata senza figli. Se muore prima lei, io andrei a prendere la metà delle sue sostanze e mai più nulla. Se muore il marito prima, io prenderei tutti gli averi di mia zia più la metà delle sostanze del marito. Insomma ruberei ai parenti del marito la "loro" legittima metà, e viceversa. Meglio sarebbe che fin dall'inizio si facesse metà per famiglia. (spero che non debba aggiungere che essi sono liberi di disporre i beni come meglio gli aggrada...fermo restando che il sangue è sangue! e se c'è quell'affetto che ci dovrebbe essere io sarei ben felice di lasciare tutto quel che ho al mio sangue...sono sempre pezz'e core)
 

erwan

Membro Assiduo
credo che si dovrebbero eliminare innanzitutto le probabilità: dovremmo essere indifferenti a chi muore per primo, comunque stiano le cose, davanti a qualsiasi persona che muore prima, l'erede già dovrebbe sapere la sostanza che eredita.
ci sono paesi i cui ordinamenti impongono quote di riserva, ed altri che non le prevedono.
ma pensare che le successioni possano essere "indifferenti a chi muore per primo" va contro ai principi di praticamente qualsiasi sistema civile moderno

è chi rimane in vita che ha bisogno delle sostanze del familare deceduto, indipendentemente da come è ramificato l'albero genealogico.

se uno dei coniugi viene a mancare il legislatore ritiene quindi preferibile attribuire il suo patrimonio alla persona a lui più vicina, e quindi - in assenza di figli - alla moglie o al marito con cui ha convissuto e che ora si trova solo, piuttosto che andarlo ad attribuire ad un parente collaterale di terzo grado che vive presumibilmente in un diverso ed autonomo nucleo familiare.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto