Il caso di un amico mi ha fatto sorgere alcune domande.
Ecco la situazione:
La zia centenaria in questione, nel proprio testamento ha nominato eredi tutti i propri nipoti, indicando e destinando a ciascuno di essi immobili in piena proprietà. Uno dei nipoti è però pre-morto alla zia: conseguentemente i relativi figli non potrebbero subentrare per rappresentazione alla madre premorta alla zia.
Il notaio, letto il testamento, dopo aver chiesto il parere-assenso di Tutti gli altri nipoti-nominati, ha preso atto della volontà di tutti di riconoscere la quota spettante alla sorella premorta, e ha in sostanza proceduto assegnando ai pronipoti i beni destinati testamentariamente alla propria madre deceduta.
Ecco le domande:
1) E' una prassi lineare? E' possibile in assenza di contrari, derogare al combinato delle disposizioni testamentarie e di legge?
2) Perchè non si è reso necessario un successivo atto di cessione (vendita o donazione) dell'immobile, che sarebbe andato per legge ad accrescere la quota degli altri eredi?
3) In generale, di fronte ad un testamento che indicasse due eredi (figli?) in comunione al 50%, potrebbero questi in sede di lettura del testamento optare per una assegnazione in proprietà esclusiva degli immobili in questione, senza bisogno di un successivo atto di divisione?
Ecco la situazione:
La zia centenaria in questione, nel proprio testamento ha nominato eredi tutti i propri nipoti, indicando e destinando a ciascuno di essi immobili in piena proprietà. Uno dei nipoti è però pre-morto alla zia: conseguentemente i relativi figli non potrebbero subentrare per rappresentazione alla madre premorta alla zia.
Il notaio, letto il testamento, dopo aver chiesto il parere-assenso di Tutti gli altri nipoti-nominati, ha preso atto della volontà di tutti di riconoscere la quota spettante alla sorella premorta, e ha in sostanza proceduto assegnando ai pronipoti i beni destinati testamentariamente alla propria madre deceduta.
Ecco le domande:
1) E' una prassi lineare? E' possibile in assenza di contrari, derogare al combinato delle disposizioni testamentarie e di legge?
2) Perchè non si è reso necessario un successivo atto di cessione (vendita o donazione) dell'immobile, che sarebbe andato per legge ad accrescere la quota degli altri eredi?
3) In generale, di fronte ad un testamento che indicasse due eredi (figli?) in comunione al 50%, potrebbero questi in sede di lettura del testamento optare per una assegnazione in proprietà esclusiva degli immobili in questione, senza bisogno di un successivo atto di divisione?