Gli agenti immobiliari si occupano di compravendite, per la valutazione si basano sul venduto, ma il perito o geometra si basa sull'estimo che è cosa ben diversa
Appunto: bisogna intendersi su cosa si debba intendere per "valore".
Intanto mi chiederei a che punto sono rimasti i programmi scolastici in materia di estimo. Mi risulta che vadano attualmente per la maggiore nel mondo reale metodi analitici molto più sofisticati. (IVS ecc) Devo poi immaginare che qualunque metodo analitico tenda a sistematizzare la valutazione cercando di dare un peso alle varie caratteristiche di un immobile: ma al dunque si converge su due aspetti più o meno soggettivi: il peso relativo che si attribuisce ad ogni caratteristica analizzata, ed al valore che si attribuisce ad ogni caratteristica. Il tutto dipendente poi dal momento della valutazione.
Il peso è per lo più un aspetto soggettivo
Il valore specifico o è una convenzione, o è desunto da una attenta analisi del recente mercato, desunto dalle proprie esperienze di vendita o da una ricerca puntuale dei dati ufficiali delle compravendite recenti.
Il risultato dovrebbe portare ad un range di valore, con un intervallo di confidenza noto. Ed il processo dovrebbe essere ripetibile anche cambiando il perito.
(Ne o visti di rado in questi termini, sia che fossero espressi da un geometra sia da un agente immobiliare)