SUNIA e contratti di locazione

[Un giocatore]

Salve a tutti. Nella pagina del SUNIA riguardante le caratteristiche principali di un contratto di locazione leggo la seguente frase:
"...Nel caso in cui si abiti in un’unità immobiliare senza titolo contrattuale si suggerisce
di non pagare il canone in contanti (tra l’altro è vietato dalla legge nel caso l’importo
sia pari o superiore a 999 euro)..."
Sapete dire che cosa significa? Non è strana? Grazie.

 

[Ollj]

di non pagare il canone in contanti

Elemento di prova ove s'intendesse dimostrare l'esistenza di una locazione (mai formalizzata), con tutte le conseguenze del caso.

 

[Nemesis]

Non è strana?

Non lo è.
Vi sarebbe la sola "stranezza" del locatore "in nero", se accettasse di ricevere i pagamenti del canone con mezzi tracciabili.
Ma il "vietato dalla legge nel caso l’importo sia pari o superiore a 999 euro" non è del tutto esatto.

 

[Un giocatore]

Ma il "vietato dalla legge nel caso l’importo sia pari o superiore a 999 euro" non è del tutto esatto.

Qual è la dizione esatta? Grazie.

 

[Nemesis]

Qual è la dizione esatta?

Quante volte ne abbiamo discusso?
L'art. 49, comma 1, primo periodo del D. Lgs. n. 231/2007 recita:
"È vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento, è complessivamente pari o superiore a euro mille."

 

[Un giocatore]

Quante volte ne abbiamo discusso?

Scusi, professò, so' stato assente per malattia.
Va beh, insomma, il numero era 1.000, non 999. Che voi' che sia!

 

[Luigi Criscuolo]

Nel caso in cui si abiti in un’unità immobiliare senza titolo contrattuale si suggerisce
di non pagare il canone in contanti

questa è una ipotesi che si verifica solo negli appartamenti di proprietà pubblica (exIACP; comune; provincia e Regione) o degli enti assicurativi (INA, Assitalia,) pensionistici (Enasarco, Cassa del Notariato, INPGI) o di imprese di costruzioni.
Il fatto è che bisogna vedere se il proprietario accetta il pagamento: è più complesso respingere un versamento effettuato con bollettino postale, mentre è più facile respingere un bonifico o un pagamento fatto cash.

 

[Nemesis]

questa è una ipotesi che si verifica solo negli appartamenti di proprietà pubblica (exIACP; comune; provincia e Regione) o degli enti assicurativi (INA, Assitalia,) pensionistici (Enasarco, Cassa del Notariato, INPGI)...

Risulta difficile immaginare che quegli enti consentano a qualcuno di abitare una loro unità immobiliare senza un valido titolo contrattuale.

 

[Un giocatore]

Risulta difficile immaginare che quegli enti consentano a qualcuno di abitare una loro unità immobiliare senza un valido titolo contrattuale.

Ti assicuro che invece è proprio così, almeno a Roma. Ma in che mondo vivi? Non leggi i quotidiani?

 

[Luigi Criscuolo]

Risulta difficile immaginare che quegli enti consentano a qualcuno di abitare una loro unità immobiliare senza un valido titolo contrattuale.

caro @Nemesis nelle città metropolitane c'è stato negli anni 80 e 90 un ricco ed intenso traffico di appartamenti in affitto di proprietà degli enti che ho citato nel mio precedente intervento. Dei veri e propri abusi pepetrati ai danni di questi enti a causa della ignavia dei propri dipendenti che si occupavano della gestio degli immobili. Arrivato a Roma, da Milano, nel 1981 durante il primo anno nel quale l'azienda per la quale avevo accettato di lavorare mi pagava un bilocale in un residence, mi sono attivato per cercare un appartamento. Proprio di fronte al residence, zona Camilluccia/Fani, c'erano dei bei palazzi con sotto dei negozzi dove facevo la spesa; guardando bene ho visto che molti di questi palazzi avevano una targa: mi avvicino e leggo Proprietà C.P.D.E.L. (Cassa di Previdenza Dipendenti Enti Locali). Un sabato mattina approfittando dello shoppimg alimentare vedo uno di questi palazzi con il portiere nella guardiola, entro e mi rivolgo a lui per chiedere informazioni se ci fossero appartamenti sfitti, dove fosse l'ufficio che gestisce gli affitti. Il tizio mi guarda con due occhi come segli avessi fatto una proposta oscena, poi mi dice è molto difficile prendere in affitto un appartamento anzi quasi impossibile, ci vuole una spinta politicoministeriale, oppure conoscere e pagare uno che lascia l'appartamento libero in modo da prendere le chiavi.
Poco lontano da questo gruppo di case ce ne era un'altro, un pò più sgarrupato, con la targa Proprietà I.N.P.GI senza portiere, per cui ho evitato di fare la figura del bamboccione. Comunque da li ho incominciato a comprare PortaPortese la rivista di annunci nella quale si poteva tranquillamente trovare annunci di scambio di appartamenti in affitto di proprietà degli enti. Poi nei primi anni '90 c'é stato uno scandalo per cui questi annunci sono scomparsi; in compenso continua l'occupazione abusiva senza titolo di case di proprietà degli enti locali.