m.matarese
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Sto acquistando nel comune di Roma un appartamentino all'ultimo piano, con annesso terrazzo, per il quale è stato chiesto il cambio di destinazione d’uso da locale servizi ad abitazione ai sensi della legge 724/94, tipo di abuso 1. La pratica è ancora in via di definizione perché l’attuale proprietario non aveva prodotto a suo tempo tutti i documenti utili. Un impiegato comunale addetto all'esame delle pratiche di condono edilizio, interpellato per sapere se la pratica stava arrivando a buon fine, sostiene che anche il terrazzo di 25 mq doveva essere soggetto a condono, con necessità di avviare una pratica di riesame ed il pagamento dell’oblazione, mentre il tecnico del proprietario, che ha redatto la richiesta di condono edilizio a suo tempo, ritiene di non dover considerare questa superficie in quanto la destinazione d'uso dei balconi è rimasta tale. Qual è la giusta interpretazione?