Anzitutto, la proprietà in comunione va divisa. Se non ci sono disaccordi,la divisione può essere fatta fatta con un semplice contratto di divisione che poi andrà registrato dal notaio e trascritto. La divisione deve rispettare le quote di proprietà. Nel caso che il bene non sia comodamente divisibile in natura, si potranno prevedere conguagli in denaro.
Diviso il bene in comunione, il condominio è già nato. Per regolamentarlo, è consigliabile rivolgersi a un tecnico per la formazione delle tabelle millesimali, e firmare un regolamento di condominio. Il regolamento di condominio può essere assembleare (che regola semplicemente l'uso delle parti comuni) o contrattuale (che regola l'uso delle parti comuni, e in più dispone di alcuni dei diritti dei singoli condomini: p. es., decide la costituzione di un fondo di accantonamento, o pone un divieto di vendita delle u.i. senza l'assenso degli altri condomini, o di utilizzare il cortile come parcheggio) Assembleare: per l'approvazione basta la maggioranza semplice; contrattuale: serve l'unanimità. Visto che siete 4 proprietari, non è necessaria la nomina di un amministratore di condominio. Potete gestire il condominio in forma assembleare. E' consigliabile aprire un C/C intestato al condominio per tutte le movimentazioni economiche relative. Per aprire il C/C, basta recarsi all'Agenzia delle Entrate e farsi rilasciare il codice fiscale del condominio, per po e andare in banca.
Per tutte le informaizoni relative alla divisione, si può consultare il sito
ArsNotaria