Daniele 78

Membro Storico
Professionista
I più danneggiati sono i lavoratori salariati, pubblici e privati, e i pensionarti, cioè i redditi più deboli
Aggiungici tutte le partite IVA perchè non solo è impossibile lavorare alle dipendenze di qualcuno, è proprio impossibile lavorare.
L'impossibilità è data anche paradossalmente dalla nostra estrema dote quasi tutta italiana (il risparmio).
Il problema è che per assurdo è una spirale che si autoalimenta più si aumenta il risparmio, più altre aziende chiudono e più dipendenti e partite IVA a spasso....alla fine anche lo Stato ci perde in imposte che non verrano più pagate (non esistendo più il lavoro).
Aldilà di articoli e statuti dei lavoratori quello che conta è:
avere un giustizia certa e veloce: nessuno investe in un paese dove sai quando puoi fare e sopratutto a cosa vai incontro.
Noi quest'anno siamo stati fermi anche perchè dopo aver vinto un'appalto privato il Comune (per un piccola ristrutturazione di una vecchia casa 60/70mq malcontati) stiamo aspettando che dia al mio cliente il benestare per partire con i lavori.
so che il Pdc è stato consegnato a fine maggio in Comune (conosco molto bene il suo tecnico), ora a fine settembre (togli agosto per le ferie) siamo ancora fermi ad aspettare che si sveglino a dare l'ok (il permesso è passato, ma il Comune avendo di recente cambiato amministrazione ed avendo ridotto gli orari degli uffici non riesce a smaltire pratiche...intanto tutti ne fanno le spese.)

Ora il mio è solo uno dei casi potrei citartene altri: (ad esempio quello di un impresa di tetti che per realizzare il suo magazzino ci ha messo 10 anni per aspettare ad avere la risposta al permesso di costruire), oppure un'altro caso che è successo a me dove per causa di un errore dell'urbanista del Comune con un Piano esecutivo sono fermo da quasi 7 anni!...questa è l'Italia...devi avere le spalle larghe per non fare capitombolo perchè quando lo fai rovini te stesso e tutto quello che ti ruota intorno...

Ci credo che le aziende scappano, e ti ho fatto piccoli esempi...ma quando per inefficienza il pubblico si blocca dove pensiamo di andare.

Il raddrizzare questi comportamenti non costerebbe di più ma permetterebbe, darebbe la scintilla per creare il lavoro (che è uno degli scopi della politica); creare le condizioni per incentivare il lavoro, qui sembra che creino le condizioni per disincentivarlo....e come ti dico non costerebbe nulla (al pubblico quindi a noi) ma permetterebbe di lavorare e di dare un colpo alla ripresa.

Chiedo la luna???
 
J

JERRY48

Ospite
Ci credo che le aziende scappano, e ti ho fatto piccoli esempi...ma quando per inefficienza il pubblico si blocca dove pensiamo di andare.
L'anno è drammatico. Bisogna estendere e non ridurre le tutele perché un lavoro senza diritti è schiavitù.
Per gli imprenditori è altrettanto drammatico, se non ci sono i soldi da spendere da parte dei cittadini, come fanno a lavorare?
Se una impresa zoppica, per un lavoro eseguito e non pagato, cosa fa, chiede aiuto alla banca, per poter avere sempre quella certa liquidità per l'acquisto dei terreni edificabili, dei materiali da costruzione, per non licenziare i lavoratori che diverranno in esubero in mancanza di lavoro...ma...la banca vuole certezze, non elargisce soldi senza garanzie.
Pertanto entra in gioco la su citata spirale, il cane che gira intorno cercando di mordersi la coda. Lavoro crea...lavoro. Ma anche disoccupazione crea ancor più disoccupazione.
Non chiedi la luna!!!
Siamo destinati a guardarla, lontana anni luce, perchè l'alba (economica) tarda ancora e per i motivi risaputi e ripetuti svariate migliaia di volte dai propisti.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Speriamo non ancora tanto a lungo perchè qui di sacrifici per tener duro ne facciamo e altri ne fanno altrettanto, ma deve cambiare perchè altrimenti finisce non male malissimo.
Per un imprenditore dell'edilizia quando le cose vanno malissimo significa mangiarsi casa, case, credibilità tutto...non ti rimane niente, non ti rimane neanche per vivere per te, altro che creare lavoro anche per altri.
Qui chiediamo SOLAMENTE di essere aiutati (almeno quando i documenti sono a posto) perchè non ne usciamo più.
Tra l'altro il bloccare un permesso qualunque vuol dire anche per il Comune 2 conseguenze:
1) meno soldi dagli oneri
2) meno soldi dalla tasi-tari (1°casa)
3) rischio abuso edilizio, quando non arrivano i permessi in tempio e la gente ne necessita per esigenza si finisce poi per creare un "abuso edilizio" che può essere più o meno grave (dalla sanatoria al condono).
Ti ricordo che cambiare anche solo la destinazione di un garage (almeno in centro9 e farlo diventare una camera (se mancano i permessi) quasi sicuramente finisci fdritto dritto in condono perchè in molti centri storici è vietato il cambio di destinazione d'uso.

Quando un abuso va palesemente contro ogni norma di piano (anche se stai costruendo un legnaia ma non è permessa dal prg ) finisci in condono edilizio (o almeno finiresti dato che non c'è più).

Quando invece l'abuso (e sei fortunato) non comporta una violazione del Prg allora c'è la sanatoria (ma deve essere una stupidata).

ecco ti ho elencato alcune conseguenze di un tardata risposta delle amministrazioni ad un regolare richiesta.
Lascio a te trarre le conseguenze sul territorio dei vari abusi, io ti ho dato solo alcune delle cause (almeno quando c'è la buona fede), logicamente tutto si ripercuote sul TURISMO della zona.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
http://www.ilsole24ore.com/art/noti...liare-posti-lavoro-163147.shtml?uuid=ABCAPXxB

Un esempio di cosa sta succedendo, nonostante (devo essere sincero) la buona volontà di fare bene e far ripartire le cose.
Serve uno shock per far ripartire l'edilizia e la casa che alla fine trascinano con sè tutto il resto (turismo incluso).

In compenso abbiamo qualcuno che (prendendosela con tutti per le inefficienze) fa queste figure qui, se non fosse per la comicità (che non capisco) ci sarebbe da piangere....: http://www.ilsole24ore.com/art/noti...liare-posti-lavoro-163147.shtml?uuid=ABCAPXxB
 
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JERRY48

Ospite
In compenso abbiamo qualcuno che (prendendosela con tutti per le inefficienze) fa queste figure qui, se non fosse per la comicità (che non capisco) ci sarebbe da piangere....:
Intanto mi sono lavato la macchina, troppo sporca di sabbia, tra lettini, spiaggine, ombrelloni e via discorrendo...
Il secondo tuo link era identico al primo... volevo leggere la comicità.
Turismo in Sardegna: non manca per chi li ha...sti soldi e tanti, è mancato il turista medio-alto, vuoi per il caro traghetti, vuoi per lo...specchietto...di altri siti più reclamizzati e meno costosi.
La nostra ospitalità è risaputa da tutti, il buon vino non manca, la cucina nemmeno, aspettiamo speranzosi per l'anno prossimo.
http://www.gruppoturmotravel.com/
 

Elisabetta48

Membro Senior
Scusate il ritardo ma ero in trasferimento...
@JERRY48, mi accusi di aver buttato li' una frase superficiale e qualunquista. E' vero, ma al tempo stesso mi dai ragione. Mi parli di campagne abbandonate. Qui in Emilia stava succedendo ma c'e' stata una inversione di tendenza. Le campagne si sono ripopolate anche grazie agli stranieri che accettano il lavoro duro delle stalle e dei campi e grazie alla nascita di molti agriturismi. Soprattutto quando l'industria va in crisi la campagna puo' dare lavoro a molti.
Mi parli di soldi pubblici spariti. In Trentino conosco casi dove la Provincia ha investito nella ristrutturazione di malghe, nelle strade per andarci e ha cercato famiglie cui affidarne la gestione. In questo modo ha salvato valli dall'abbandono e le ha anzi valorizzate.
Per quello dico che il lavoro e' nelle vostre mani. Proprio nel pieno della crisi economica bisogna che le forze si uniscano per valorizzare il nostro petrolio, il turismo.
@daniele78 dice che se l'edilizia riprende ne beneficia il turismo. Io proporrei il contrario: il turismo chiede innovazione e interventi. Ne beneficia l'edilizia.
Un esempio dell'inventarsi il lavoro: anche il nostro Appennino rischia lo spopolamento. Beh ci sono dei borghi medievali dove la gente si e' fatta in quattro per valorizzare ogni singolo sasso. I giovani si sono dati alla ristorazione, hanno recuperato tutto il recuperabile, dalle pietre alle memorie storiche, hanno allestito piccoli musei, si sono inventati di tutto pur di tener vivo il borgo, attirare turisti, camparci. Li' e' stata proprio l'unione a fare la forza. Tutta la gente del posto ha lavorato a quest'unico progetto mettendo a disposizione le proprie competenze e la cosa sta funzionando.
Noi abbiamo un tesoro di Natura e di Arte e credo che tutta l'Italia potrebbe camparci. Ho visto un sedicente museo negli Usa dove i due pezzi piu' significativi erano una copia del David e un ventaglio di pizzo veneziano del '700.
In compenso abbiamo, tanti anni fa, accompagnato degli stranieri a Pompei e non siamo riusciti a vedere nulla. Una casa era chiusa per lavori, una era chiusa non si sa perche', un'altra non era aperta... La cosa piu' significativa della giornata era stata, fuori dagli scavi, la lite di due vetturini che si litigavano una coppia di stranieri. Cosa ci tirerebbero fuori gli Americani da Pompei?
Ancora due cose. Mi dispiace non essere piu' precisa, ricordo il fatto, mi pare raccontato da Report, ma non i nomi e luoghi. Diceva che una ditta del Nord Europa, tipo Svezia o Norvegia, in controtendenza ha portato una industria in Sardegna ma non ha trovato maestranze preparate. In compenso si era da poco concluso un corso sulla 'Gestione dello stress da disoccupazione'. Risulta anche a te @JERRY48 ? Verra' il giorno in cui un sacro furore della gente mettera' i politici di fronte alle loro responsabilita'?
L'altra cosa, il caro traghetti. Conosco persone che si sono incavolate e non vengono piu' in Sardegna. Non e' cosi' che si incentiva...
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
@Elisabetta48 guarda io la vedo così: se tu vuoi attirare turismo devi per forza aver fatto qualcosa prima (riqualificato la città, creato dei servizi efficienti, creato sicurezza ed accoglienza). Il turista come si denota anche da quello che scrivi tu, non ti porta i soldi se non gli fai trovare un città accogliente pulita ed anche vitale. Io personalmente (ma credo tutti) non andremmo mai in un posto degradato (che poi porta sempre delinquenza) quindi rischiando una rapina, uno stupro o peggio... . Il Turista chiede sicurezza, onestà, pulizia, accoglienza, vitalità, se soddisfi questi requisiti e sai promuovere quello che fai la gente arriva a visitare e a spendere la tua città (magari si trasferisce lì quindi incentiva ancor di più l'edilizia). Ma per tutto questo tu devi investire sul luogo e sulla capacità delle persone, altrimenti nessuno viene a portarti i soldi, devi essere tu la scintilla da cui parte tutto...se ami la tua terra.
 
J

JERRY48

Ospite
Mi parli di campagne abbandonate.
La crisi nelle campagne sarde non accenna a diminuire anzi si accentua in modo pesantissimo creando un senso generale di mortificazione dovuto all’assenza di risultati tangibili. La Legge Regionale n. 15 del dicembre scorso, inutile e dannosa come da noi a suo tempo definita, non ha prodotto alcun risultato. La grande parte delle risorse, in essa stanziate, risulta non spesa e tanto meno abbiamo riscontrato miglioramenti apprezzabili .
La crisi non risparmia alcun settore, dal cerealicolo alle ortive falcidiate dal crollo delle vendite in seguito alla crisi di mercato. Per l’agricoltura non ci sono prospettive. Le aziende fanno i conti con onerosi costi produttivi, contributivi e burocratici a fronte di prezzi pagati ai produttori non remunerativi.
La Regione Sardegna ingiunse a circa 5.000 agricoltori di restituire, entro novembre,a causa della mancata notifica in sede comunitaria della Legge 44, 30.000.000 di euro per oneri percepiti in abbattimento interessi. Il governo nazionale sospese la riscossione delle multe sulle quote latte ad alcuni allevatori del nord che non avevano rispettato le regole. In Sardegna per una inadempienza delle Istituzioni a pagare sono i produttori mentre a livello nazionale per una inadempienza di alcune aziende privilegiate del nord a pagare sarà la collettività. Due pesi e due misure inaccettabili. La manovra economica del governo nazionale, fatta solo di tagli indiscriminati non affronta i problemi dell’agricoltura e non vi è traccia di provvedimenti strutturali che possano garantirne una ripresa dello sviluppo.
Non affronta i problemi dell’agricoltura e l’imprenditoria agricola ne esce mortificata e per questa ragione si allontana la possibilità per il comparto di dare il proprio contributo per rilanciare la ripresa dell’economia e della Regione.
una ditta del Nord Europa, tipo Svezia o Norvegia, in controtendenza ha portato una industria in Sardegna ma non ha trovato maestranze preparate
Le aziende vengono in Sardegna per prendersi i contributi e dopo due anni chiudono baracche e burattini. E' una scusa non aver trovato le maestranze preparate.
Ci sono tanti operai specializzati in tutti i settori, che hanno lavorato decenni nel nord Italia, son dovuti tornare in Sardegna perchè non ce la facevano più a sopportare le spese.

Comunque anche da noi stanno sorgendo tanti agriturismi, la materia prima non ci manca, la volontà ugualmente, manca solo la gente che spenda.
Nelle fiere di tutta Italia non mancano gli stands per pubblicizzare i prodotti tipici sardi, e gli alberghi, hotels, B&B, agriturismi. Ci rimbocchiamo le maniche, non restiamo inerti, statici, inoperosi.
L'altra cosa, il caro traghetti. Conosco persone che si sono incavolate e non vengono piu' in Sardegna. Non e' cosi' che si incentiva...
La colpa non è nostra, la Tirrenia non è sarda. Per darci un contentino, hanno trasferito la sede della SpA a Cagliari, non è cambiato nulla.
 

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