Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
E' comunque una prima casa, anche se acquistata a pezzi in due tempi diversi.

In realtà l' interpretazione fino a non molti anni fà era differente.

Direi che a cavillare sulle parole diventai imperativa l' unificazione catastale..quel che comunque non comprendo è l' essersi infilati in un "cul de sac". Visto che la prima era in comunione poteva essere fatta identica cosa per il secondo acquisto.
 

Gianco

Membro Storico
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Purtroppo sono le ottusità dell'Agenzia delle Entrate, che pretende che le ditte intestate delle due particelle siano perfettamente identiche, sebbene nella sostanza siano la stessa cosa. Per intenderci nel nostro caso, la prima particella è intestata al 50% ciascuno, mentre l'altra è in comunione legale. Cambiano i termini ma nella sostanza sono comproprietari.
Aggiungo, se uno dei proprietari indica anche il secondo nome, pur restando invariati tutti gli altri identificativi, per l'Agenzia delle Entrate sono due ditte diverse. Questa è la pignoleria incomprensibile degli uffici pubblici, regolati da norme con il paraocchi.
 

effemme8

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Proprietario Casa
rieccomi per una integrazione : come penso sappiate io e mia moglie abbiamo fatto eseguire (almeno ci pareva) un "accatastamento unitario ai fini fiscali" (ad inizio 2013) : tutte le pratichie presentate/autorizzate erano per tali fine , difatti nelle NOTE compariva la "famosa frase" (per noi) :
  • VARIAZIONE DEL .... IN ATTI DEL.... DICHIARAZIONE DI PORZIONE UIU
..... ma ora "nella visura 2015" compare un generico "
  • VARIAZIONE NEL CLASSAMENTO del 11/01/2014 n. xxxx /2014 in atti dal 11/01/2014 (protocollo n. RM0015817) ....
come se qualcuno avesse fatto qualcosa nel 2014 (forse un atto di ufficio?)

ora,
  • considerando che i 2 subalterni NON sono identici (diciamo che uno ha la rendita doppia rispetto all'altro)
  • che quindi ognuno ha il proprio subalterno....catastalmente (come riporta la legge)
come faccio a dimostrare che è UNICA ABITAZIONE giacchè nella visura attuale non è più presente nella dicitura....e SOPRATTUTTO, ai fini nuovo-ISEE :

  • cosa denuncio cosa appartiene a me
  • cosa a mia moglie
  • .....e soprattutto , deve risultare (AI FINI ISEE) che è UNICA ABITAZIONE PRINCIPALE !!!
il caf, per ora, vuole mettere :
  • ad ognuno la propria rendita
  • ABITAZIONE principale ....la porzioni "più grande" (quella con rendita maggiore)
  • ...non si rischia che "il secondo immobile" torni ...una DIPENDENZA ?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ma se entrambe le porzioni sono intestate a voi coniugi in parti uguali, ma con diversa dicitura dovete accollarvi il 50% della loro rendita catastale.
Per la data differente, evidentemente quella riportata corrisponde alla variazione d'ufficio riportata in atti.
 

effemme8

Membro Attivo
Proprietario Casa
ho avuto risposta da chi aveva già interpellato la consulta_caf ( oramai mi sono "fatto una rete...di casi simili" )
  • giacchè (al momento) l'ISEE non deve far-scopa con i dati catastali : bisogna "sommare le rendite" ed indicare la % (calcolata sul valore delle rendite) di proprietà ... e segnalare per ciascun coniuge "questa sommatoria" come abitazione principale
quindi farò così
 

carloch

Membro Attivo
Anch'io vorrei qualche consiglio. Io ho unificato catastalmente due casa attigue. Ora però ho fittato due stanze con servizi. Vorrei sapere se per questi 45 mq. devo pagare l'IMU come seconda casa oppure può rimanere prima casa per le tasse. Il contratto di affitto e' regolarmente registrato. Grazie.
 

effemme8

Membro Attivo
Proprietario Casa
Forse, per una risposta completa, servirebbe sapere se:

A) hai affittato un subalterno intero.. parte di uno… o parte di ambedue i subalterni

B) se quanto hai affittato è totalmente indipendente (nessun locale è in comune)
 

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