Steven

Nuovo Iscritto
Chiedo consiglio per una situazione immobiliare ingarbugliata.
Appartamento realizzato nel 1994 (piccolo condominio di sei). Lo stato di fatto è conforme con i dati catastali e con le planimetrie della concessione edilizia: concessione edilizia che però risulta pasticciata in quanto variante in corso d’opera (regolarmente approvata e rilasciata) che riporta, per la camera matrimoniale, in pianta, con tanto di misure e segni convenzionali, la presenza di una finestra mentre nella vista prospettica è presente una porta finestra (come previsto dalla prima concessione edilizia). Con la finestra (come è in realtà) la camera non rispetta l’ottavo di superficie.
Interpellato a distanza di anni il costruttore dice che è tutto a posto in quanto ha costruito secondo la pianta dell’ultima concessione edilizia, ed il fatto del non rispetto dell’ottavo non è significativo perché ha ottenuto nulla osta igienico sanitario dalla ASL (ho il documento) e regolare abitabilità (asseverata e non rientrante, per sua fortuna, nel 10% dei controlli a sorte).
In base a quanto sopra, chiedo:
1) Posso ritenermi a posto con la mia abitazione?
2) Posso regolarmente vendere così come è?

Grazie delle risposte e consigli
 

fedbazzurro

Nuovo Iscritto
Ciao, la mia opinione è che se hai il nullaosta igienico non ci dovrebbero essere problemi. Di solito al non raggiungimento dell'1/8 si fa istanza per la deroga, motivata. Se tu avessi traccia di istanza e risposta specifica, relativa a quella stanza, saresti sicuro al 100%. Ma secondo me anche il solo fatto di avere il nulla osta ti cautela; se l'asl non ha riscontrato irregolarità e il comune neppure...non vedo chi l'avrebbe dovuto fare.
Aspetto altre opinioni.
 

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