A fine 2017 ho acquistato un bilocale per vacanze in montagna, che ora inizio a ristrutturare per renderlo più gradevole e funzionale.
Quindi ho deciso di vendere il monolocale che possiedo in un'altra località turistica della stessa valle (Val di Susa, provincia di Torino). Si trova in un condominio inizio anni '70 tenuto bene, ma il monolocale necessita di ristrutturazione per vetustà ed usura.
Parlando genericamente con alcuni operatori turistici della zona (fra cui anche un paio di agenti immobiliari ai quali però non ho ancora neppure chiesto una valutazione) noto che ci sono opinioni differenti:
1) Meglio prima ristrutturare e poi vendere, magari pure già arredato, perché l'acquirente lo userà quasi sicuramente come seconda casa. Che sia un appassionato di sci (in genere famiglie giovani) o un villeggiante estivo (più probabilmente persone anziane) è probabile preferisca una casa "pronta" senza nessun lavoro da fare.
2) Meglio venderlo nelle condizioni in cui si trova, così l'acquirente lo ristruttura e lo arreda come più gli piace.
La casa è un monolocale grazioso con cucinino e bagno. L'interno era stato progettato dall'architetto della precedente proprietaria, sfruttando molto bene gli spazi, con quattro posti letto (divano letto matrimoniale comodo, e due letti a castello a scomparsa separati dalla zona giorno da armadi a muro).
Ora bisogna rifare bagno e cucinino, togliere la moquette del saloncino che è usurata, sostituire due finestre e la portafinestra del balcone, rivedere l'impianto elettrico.
Io non ho fretta e neppure necessità di vendere. Però mi manca il tempo di occuparmene: lo vendo perché è inutile pagare tasse per un immobile che noi non useremo più e non ci interessa affittarlo.
Voi cosa fareste? Ristrutturazione e poi vendita, oppure vendita nello stato in cui si trova (ovviamente ad un prezzo inferiore)?
Grazie per i vostri pareri!
Quindi ho deciso di vendere il monolocale che possiedo in un'altra località turistica della stessa valle (Val di Susa, provincia di Torino). Si trova in un condominio inizio anni '70 tenuto bene, ma il monolocale necessita di ristrutturazione per vetustà ed usura.
Parlando genericamente con alcuni operatori turistici della zona (fra cui anche un paio di agenti immobiliari ai quali però non ho ancora neppure chiesto una valutazione) noto che ci sono opinioni differenti:
1) Meglio prima ristrutturare e poi vendere, magari pure già arredato, perché l'acquirente lo userà quasi sicuramente come seconda casa. Che sia un appassionato di sci (in genere famiglie giovani) o un villeggiante estivo (più probabilmente persone anziane) è probabile preferisca una casa "pronta" senza nessun lavoro da fare.
2) Meglio venderlo nelle condizioni in cui si trova, così l'acquirente lo ristruttura e lo arreda come più gli piace.
La casa è un monolocale grazioso con cucinino e bagno. L'interno era stato progettato dall'architetto della precedente proprietaria, sfruttando molto bene gli spazi, con quattro posti letto (divano letto matrimoniale comodo, e due letti a castello a scomparsa separati dalla zona giorno da armadi a muro).
Ora bisogna rifare bagno e cucinino, togliere la moquette del saloncino che è usurata, sostituire due finestre e la portafinestra del balcone, rivedere l'impianto elettrico.
Io non ho fretta e neppure necessità di vendere. Però mi manca il tempo di occuparmene: lo vendo perché è inutile pagare tasse per un immobile che noi non useremo più e non ci interessa affittarlo.
Voi cosa fareste? Ristrutturazione e poi vendita, oppure vendita nello stato in cui si trova (ovviamente ad un prezzo inferiore)?
Grazie per i vostri pareri!