Grazia.d

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buona sera a tutti,

posseggo tre unità immobiliari confinanti, acquistate insieme e gravate da mutuo e relativa ipoteca. Vorrei venderne due ma il potenziale acquirente deve, a sua volta, accendere un mutuo.

Il dubbio è questo: come avviene, materialmente, l'estinzione del debito residuo? Questo dovrà essere coperto dal nuovo mutuo? Visto che mi resterebbe una delle tre unità, su di essa continuerebbe ad esistere una parte del debito e dell'ipoteca?

Mi è stato detto di chiedere alla mia banca il "conteggio" del debito residuo, ma vorrei capire quanto potrò ricavare dalla vendita:

ipotizzando che il prezzo concordato con l'acquirente sia 100 e che il mio debito residuo sia 40, il mio "ricavo" sarà 60? (ovviamente togliendo tutte le spese, inclusa la provvigione all'agenzia calcolata su 100).

Sperando di essere stata chiara e, scusandomi per la mia ignoranza "caprina" in materia, vi ringrazio per la pazienza.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Quante domande !!!
L'estinzione del residuo avviene saldando il dovuto alla tua dopo di che potrai far cancellare l'ipoteca.
Visto che il compratore deve accendere mutuo potreste valutare con la tua banca il suo subentro allo stesso.Serviranno aggiustamenti ma dovrebbero esserci risparmi.
Quindi prima verifica la cosa assieme al compretore e al direttore.

Per quanto riguarda aspetto fiscale mancano dei dati per poter rispondere.
Ovvio che fatti 100 e 40 la differenza sarà 60 ...ma scorretto definirlo ricavo o peggio guadagno.
Tu hai acquistato 3 immobili, ci hai pagato tasse d'acquisto, imposte, interessi su , avuto detrazioni...e ne vendi solo 2.
Comunque su quello che chiami "ricavo" oltre alla mediazione ed alle spese accessorie (eventuali) devi togliere anche quelle di estinzione e le tasse.
 
Ultima modifica:

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
E' materia del fiscalista appurare se le tasse le pagherai su 100 versate dal compratore o su 60 come sarebbe giusto...Ma con la Belva che di solito non fa sconti non esiste la logica "umana" come constatiamo con i canoni non percepiti.
Oppure una par condicio compensativa fra chi, come piccolo proprietario, loca il proprio alloggetto non adatto per lui e contemporaneamente ne occupa un altro come inquilino. Dove la Belva si satolla doppiamente...Meditate...Meditate...qpq.
 

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