Joe

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Ho deciso di procedere alla vendita di un piccolo appezzamento di terreno ereditato da mia madre, dove su di un lato esisteva un tempo una vicinale che collegava una cascina al paese, caduta in disuso da più di un ventennio e di cui esistono ancora dei piccoli tratti.
Il Comune aveva a suo tempo stabilito per una concessione rilasciata ai miei nel 1960, che ogni costruzione doveva arretrare di tre metri dal ciglio della vicinale. Tuttavia scopro che la proprietà confinante , ha intrapreso una lottizzazione e praticamente ha incorporato per tutta la lunghezza del suo terreno anche la sede della ex-vicinale.
Ritengo che questo loro comportamento sia un abuso, in quanto mi sembra di ricordare che per le ex-strade vicinali cadute in disuso, metà della sede stradale vada ad un confinante e metà all’altro.
Gradirei a tale riguardo sapere se esiste una norma di legge che regola la materia, oppure, trattandosi di strade ex-comunali, sia una disposizione contenuta in qualche regolamento civico. Vorrei anche sapere quali sono i termini per intervenire legalmente nei confronti del proprietario del presunto abuso.
Ringrazio anticipatamente per la consueta collaborazione.
 

Gianco

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Innanzitutto occorre chiarire come si differenzia la viabilità campestre, riportata sulle mappe catastali. Le più importanti sono le strade comunali che hanno un loro nome ed il loro tracciato con la relativa larghezza appaiono sulla mappa catastale. A scalare si trovano le strade vicinali, presenti sulla mappa con il loro nome e con il tracciato ben definito, come le precedenti. per accedere alle proprietà ci si avvale strade interpoderali, talvolta a cavallo del confine fra due fondi finitimi, altre volte addossate al confine, ma insistente su una sola particelle o interna al terreno che viene attraversato. Questa viabilità si distingue dalle precedenti perché è tratteggiata sul tracciato laterale, ovvero si addossa al confine con la sua linea continua ed il lato interno tratteggiato. Infine si parla di capezzagna ovvero lo spazio sulle testate dei terreni che corrispondono alla servitù di passaggio a carico del fondo servente per poter raggiungere il fondo dominante.
La loro sede è indicata sulla mappa catastale e mentre la strada comunale non può essere usucapita, quella vicinale se interrotta da oltre vent'anni può essere inglobata dalla particella adiacente. La servitù di passaggio generalmente ha una larghezza di m 2,50, 3,00 ed anch'essa se non praticata per vent'anni può essere inglobata. Infine la capezzagna deve essere transitabile fintanto che i terreni sono agricoli, poiché solo ad essi deve essere garantito l'accesso. E' comunque difficile sostenere che un agricoltore non ci sia transitato da oltre vent'anni.
 

Joe

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie Gianco dei chiarimenti. Con l'occasione rispondo anche a Ardesiano 54.

La strada vicinale in questione era in origine una carrareccia larga 3 metri, riportata sulle mappe del Catasto (mappa cessata 1949) e in seguito anche su quella degli anni ’60 qui con un nome specifico “Strada vicinale vecchia della Cascina …) caduta in disuso perché soppiantata da una strada parallela asfaltata.
Sono venuto a conoscenza dei fatti esposti attraverso una visura ed un accesso al catasto, dove risulta che la vecchia proprietà del terreno sul lato “vicinale” (società immobiliare in seguito fallita), aveva ceduto ad un’altra immobiliare anche tutto il fronte della ex-vicinale.
Date le circostanze ritengo sia molto difficile agire contro i responsabili, se si può parlare di un abuso.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Strada vicinale vecchia della Cascina …) caduta in disuso perché soppiantata da una strada parallela asfaltata.

Questione che dovresti chiarire con un disegno/piantina.

La strada "vicinale" in origine era stata creata su un unico lotto oppure a metà di confine?
 

griz

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Professionista
Questione che dovresti chiarire con un disegno/piantina.

La strada "vicinale" in origine era stata creata su un unico lotto oppure a metà di confine?
se è identificata con un nome in genere è rappresentata col proprio sedime quindi potrebbe essere come sostiene il postante cioè che avrebbe dovuto essere ripartita sui due fondi adiacenti
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
vrebbe dovuto essere ripartita sui due fondi adiacenti

Nell'incertezza dewlla descrizione ipotizavo che tale "sedime" fosse stato stabilito a scapito di un unico proprietario/lotto. Giocoforza se è decaduta tale "servitù" il bene torna al proprietario originario (o chi gli è succeduto).

Resta pure da chiarire dove si trova la "nuova strada parallela".
 

griz

Membro Storico
Professionista
Nell'incertezza dewlla descrizione ipotizavo che tale "sedime" fosse stato stabilito a scapito di un unico proprietario/lotto. Giocoforza se è decaduta tale "servitù" il bene torna al proprietario originario (o chi gli è succeduto).
chiaro, questo sarebbe rappresentato in mappa, come ha scritto Gianco, con una linea tratteggiata a fianco al confine del mappale o con doppia linea tratteggiata se all'interno del mappale e non avrebbe un nome, se la strada ha un nome è invece rappresentata con la doppia linea continua e confina coi due mappali adiacenti. Questo per le mappe che conosco, poi l'Italia è un mondo vasto

Resta pure da chiarire dove si trova la "nuova strada parallela".
questo non credo sia rilevante: ha causato il disuso della strada vicinale ed è sicuramente stata costruita espropriando il terreno o secondo convenzione coi proprietari dell'area
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La strada vicinale dismessa deve essere frazionata in asse ed inglobata dalle proprietà adiacenti, previo frazionamento autorizzato con certificazione del comune nel quale ricade il sedime.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
questo non credo sia rilevante: ha causato il disuso della strada vicinale ed è sicuramente stata costruita espropriando il terreno o secondo convenzione coi proprietari
Ipotizzo: nuova strada che risulta in appoggio parallelo alla precedente (quindi esproprio di un solo lotto/proprietario = resterebbe la proprietà di mezzo sedime sul lato opposto e la vedo dura rivendicare la proprietà di 1/1,5 metri ormai staccati dal proprio lato e separati dalla nuova strada.
 

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