andornot

Nuovo Iscritto
Buongiorno,
vi spiego il mio problema.
Mia madre è comproprietaria di alcuni immobili e terreni
con un mio zio derivanti dai loro genitori.
Mia madre non aveva rapporti con mio zio anche a causa
di questi beni indivisi.
Alcuni mesi prima della morte di mio zio, mia madre mediante
un perito di fiducia stava contrattando per avere
la parte che le spettava più una certa quota di usufrutto perchè mio
zio ha usufruito di tutti i beni per 30 anni.
Dopo la sua morte abbiamo scoperto con nostra sorpresa che lui aveva
venduto le sue quote a sua moglie.


Premessa:
lui all'età di 70 anni, dopo la morte dei 2 fratelli con i quali conviveva,
si è sentito un po' solo ed una donna approfittando di questo
momento lo convinse a sposarlo per puro scopo d'interesse.
Queste cose le disse più volte lui stesso, non mi sto inventando
niente.
Erano in separazione di beni.


Ora, nell'atto di compravendita che abbiamo visionato c'è scritto che lui
vendeva le sue quote in quanto le aveva avute in uso per 20 anni e quindi
sfruttava la legge sull'usucapione.
In questo caso noi sapiamo che lui non poteva appellarsi all'usucapione
per vari motivi.

Dal contratto abbiamo visto che il prezzo di vendita sembra inferiore a quello
reale e la cosa che più salta all'occhio è che c'è scritto che l'intero
importo è stato pagato in data antecedente il 4 luglio 2006 e di non essersi
rivolti a nessuna agenzia o intermediario per il pagamento.

La compravendita è avvenuta nel 2010, come mai affermano che il pagamento
è avvenuto 4 anni prima?
Non mi sembra molto normale, come mai il notaio non ha trovato la cosa
un minimo sospetta?
E' entrata in vigore qualche legge particolare in quella data?

Avevamo già nominato un legale per i beni indivisi, ma in attesa di portargli
il contratto di compravendita per sentire il suo parere vorrei chiedervi
alcune cose.

Cosa succede se si scopre che il prezzo di vendita indicato nell'atto è inferiore al valore
reale dei beni?
E se si scopre che non c'è stato nessun pagamento?

Abbiamo intenzione di farlo annullare perchè non poteva usufruire
dell'usucapione.

Inoltre, visto che non ha lasciato nessun testamento e visto
che non avevano figli mi risulta che alla moglie spetti il 60% di tutti
i beni del marito.


Un'altra cosa che non capisco è come mai sono ricorsi ad una compravendita.
Supponendo che avesse voluto lasciare i beni alla moglie (non lo credo
assolutamente), non sarebbe stato più semplice fare una donazione o
lasciargli tutto nel testamento?


Io dubito del reale stato di salute di mio zio durante gli ultimi mesi
di vita e non vorrei che l'avessero raggirato facendogli credere qualche
altra cosa.
So per certo che le sue intenzioni riguardo i suoi beni non erano queste.

Avete consigli su come procedere?

Grazie.

Marco.
 

erwan

Membro Assiduo
In questo caso noi sapiamo che lui non poteva appellarsi all'usucapione per vari motivi.
quali?

l'interoimporto è stato pagato in data antecedente il 4 luglio 2006
E' entrata in vigore qualche legge particolare in quella data?
sì: quella recante l'obligo di indicazione dei mezzi di pagamento...
:fico:

Cosa succede se si scopre che il prezzo di vendita indicato nell'atto è inferiore al valore
reale dei beni?
nulla che possa interessare voi: solo il fisco

visto che non ha lasciato nessun testamento e visto che non avevano figli mi risulta che alla moglie spetti il 60% di tutti i beni del marito.
anche tutto, se non concorre con altri aventi diritto....

Un'altra cosa che non capisco è come mai sono ricorsi ad una compravendita.
Supponendo che avesse voluto lasciare i beni alla moglie (non lo credo assolutamente), non sarebbe stato più semplice fare una donazione o
lasciargli tutto nel testamento?
è più convenentie così, per una serie di ragioni (usucapione abbreviata, circolazione del bene, ecc.)

Avete consigli su come procedere?
da dare al tuo avvocato?
lascialo lavorare: avrà abbastanza da sudare... :???:

l'usucapione è un diritto sancito da senteza giuridica
l'usucapione è un modo di acquisto della proprietà: se non è dichiarata dal giudice il venditore può comunque vendere dichiarando di aver maturato il possesso del bene, ed il compratore acquista il diritto come sotto riserva
 

andornot

Nuovo Iscritto
quali?

da dare al tuo avvocato?
lascialo lavorare: avrà abbastanza da sudare... :???:


l'usucapione è un modo di acquisto della proprietà: se non è dichiarata dal giudice il venditore può comunque vendere dichiarando di aver maturato il possesso del bene, ed il compratore acquista il diritto come sotto riserva


Il fatto che siano ricorsi a quella legge per non indicare la forma di pagamento
non potrebbe essere una scappatoia per nascondere il fatto che non c'è stato nessun pagamento?
Altrimenti non vedo dove sarebbe stato il problema nell'indicare i dati del bonifico o altro
nell'atto di compravendita.
L'importo è abbastanza elevato e sono assolutamente certo che lei non poteva
disporre di quella cifra.

Inoltre, visto che hanno scelto l'usucapione, non potevano prendere tutto, comprese
le quote di mia madre?


L'avvocato possiede una lettera scritta da mio zio nel 2006 nella quale lui chiede
a mia madre di contattare anche un altro fratello che possiede quote in modo
da procedere alla divisione.
Nella lettera dice di non cercare avvocati perché sarebbe uno spreco di soldi.

Questa lettera tra l'altro non è una dimostrazione che lui non si considerava il
proprietario assoluto dei beni che aveva e che riconosceva la partecipazione
sia di mia madre che di un altro suo fratello?

La cosa era già ingarbugliata prima, adesso è ancora peggio.

Mi sono dimenticato di chiedervi, mia madre non aveva il diritto di
prelazione?

E' possibile che uno venda le sue quote senza fare una offerta agli altri eredi
ed appellarsi all'usucapione per giustificare la vendita, magari una vendita falsa?


Prima lui poteva disporre di tutti i beni in esclusiva e ora c'è la moglie, l'ultima arrivata, che prosegue ad
usare gli stessi beni.
 

erwan

Membro Assiduo
Il fatto che siano ricorsi a quella legge per non indicare la forma di pagamento non potrebbe essere una scappatoia per nascondere il fatto che non c'è stato nessun pagamento?
Altrimenti non vedo dove sarebbe stato il problema nell'indicare i dati del bonifico o altro nell'atto di compravendita.
L'importo è abbastanza elevato e sono assolutamente certo che lei non poteva disporre di quella cifra.
è possibile.
un altro sintomo potrebbe essere la presenza di testi all'atto...
;)
ma che te ne fai?

Mi sono dimenticato di chiedervi, mia madre non aveva il diritto di prelazione?
mi sono perso:
o ha venduto le proprie quote a terzi o ha invocato l'usucapione per vendere più di ciò che gli spettava...
puoi chiarire?
servirebbe anche sapere se la comunione era ereditaria oppure no..
 

andornot

Nuovo Iscritto
mi sono perso:
o ha venduto le proprie quote a terzi o ha invocato l'usucapione per vendere più di ciò che gli spettava...
puoi chiarire?
servirebbe anche sapere se la comunione era ereditaria oppure no..


Con l'usucapione ha venduto le sue quote a terzi, alla moglie in separazione di beni, non credo
abbia venduto più del dovuto.
Come faceva a vendere se lui non sapeva quale era la sua parte?
Inoltre mia madre aveva il diritto di prelazione e non ha ricevuto nessuna proposta
di acquisto.
Dopo aver fatto questa compravendita lui stava contrattando con mia madre la
divisione dei beni in comune....ma lui non era più proprietario di quelle quote!

I beni in questione erano ereditati dai loro genitori, erano coeredi, però ne usufruiva solo lui
nonostante mia madre abbia sempre chiesto per anni la divisione.


Chi è lo stupido che compra delle quote di alcuni immobili sapendo che poi non saranno
completamente sue e che probabilmente dovrà spendere altri soldi per eventuali azioni
legali?

Spero di essere stato chiaro.

Grazie per le risposte.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto