I tabaccai sono obbligati a vendere francobolli?

[condobip]

Invece è cosi bello mandare o ricevere una cartolina di Natale con la casetta di legno, la slitta e tanta neve che luccica o un biglietto di auguri o un invito per una festicciola. E' sempre una grande emozione ricevere una lettera dai propri cari lontani.

x me

Anche io la penso come te, la mia era una risposta un po umoristica e ironica, oppure non si è capito?

 

[fulget]

Anche io la penso come te, la mia era una risposta un po umoristica e ironica, oppure non si è capito?

Avevo capito cio' che hai scritto, scusami se non ho saputo cogliere la tua ironia.

 

[condobip]

Avevo capito cio' che hai scritto, scusami se non ho saputo cogliere la tua ironia.

Non c'è nessun problema, il fatto è che si bada più alla tecnologia (telefonia PC e altre innovazioni) che alle vecchie e care tradizioni, per cui il tabaccaio visto che non vende più i francobolli o solo raramente, non li prende più in carico e non saprei se oggi c'è l'obbligo di essere forniti, oppure come spesso succede la risposta potrebbe essere;
- non mi sono giunte le scorte
Così che, tutto potrebbe essere risolto

p.s. io avevo un parente tabaccaio (che ora non c'è più), potevo chiedere a lui che conosceva la normativa, ma oramai è impossibile, consiglierei a chi interessa, di chiedere al proprio fornitore di fiducia (magari anche amico) per sapere e conoscere se questi sono obbligati a essere dotati dei francobolli.
Ma stando così le cose attualmente, secondo il mio parere personale, per loro (tabaccai) non è un obbligo di Legge

 

[celefini]

I tabaccai, devono avere una licenza rilasciata dalla Direzione Regionale Compartimentale dei Monopoli di Stato per la vendita dei tabacchi e dei valori bollati (dello Stato). Come già detto in un'altro post precedente, per la vendita dei francobolli, i tabaccai, devono far capo all'Ufficio Postale di appartenenza , per residenza; devono ottenere un' autorizzazione per la rivendita di francobolli. Avuta detta autorizzazione, vengono dotati di apposito bollettario, sul quale effettuano la richiesta di francobolli alle poste. Il margine di guadagno sulla rivendita, è bassissimo, una volta era il 2% sul totale, per cui un tabaccaio doveva vendere a proprio rischio € 1.000,00 di francobolli per mettersi in tasca € 20,00. Questo è il motivo per cui molti non ritirano più francobolli.

 

[Piccolabro]

Perché non forniscono ai tabaccai delle affrancatrici collegate in rete, visto che ormai fanno già tanti servizi online?

 

[Jan80]

E poi come faresti a inviare la missiva? Le affrancature meccaniche / TP label devono essere presentate a un ufficio postale e inviatecon dispacio a parte come importo già pagato.... A quel punto meglio recarsi direttamente in un ufficio postale facendo la coda!

Il francobollo sere proprio a questo: evitare coe all'ufficio postale, è comodissimo!!!! Sempre che lo si trovi!

 

[Piccolabro]

Non discuto della normativa attuale; se l'affrancatura viene registrata centralmente, si potrebbe semplicemente imbucare la missiva nelle più vicina cassetta postale.
Altrimenti potrebbero affiancare alle cassette i distributori di francobolli, alimentati dal postino che ritira la posta?

 

[Jan80]

Sostituire i fb significherebbe ripensare alla radice tutto il sistema, che non è detto che sia male. Attualmente la grande novità da un paio d'anni sono le nuove affrancature stampate con inchiostro blu (tipo linotype) che vengono automaticamente registrate nel sistema.

Però se per un tabaccaio è controproducente il solo acquisto di fb, non è pensabile che si doti di questo tipo di macchinario che sicuramente ha un costoben più elevato.....

 

[Gianco]

Attualmente se hai bisogno di una qualsiasi marca da bollo te la stampano sul momento. Non conosco il problema perché ogni volta che ne utilizzo me ne rifornisco in numero adeguato da averne una scorta e credo che anch'essi vengano stampati su richiesta.

 

[Jan80]

Purtroppo in Italia no! I fb con stampato l'importo su una etichetta prestabilita (o supporto telematico come piace chiamarlo per i fiscali) in gergo si chiamano "francobolli automatici" ed esistono in differenti paesi, Vaticano compreso. In Italia ci furono delle prove negli anni Settanta ma le macchinette con bilancia incorporata e stampatrice non videro mai la luce.

Sarebbe comunque un'ottima idea, credo molto nel "print on demand".