Nocina

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Buona sera a tutti. Ho parecchi dubbi e spero che voi possiate aiutami a risolverli. Ecco la mia situazione. Imiei genitori sono divorziati e mio padre è risposato in seconde nozze con una vedova che ha due figli dal matrimonio precedente. Mio padre si è sposato in regime di separazione dei beni e possiede un appartamento che ha acquistato prima di risposarsi. Io sono figlia unica e mio padre vorrebbe farmi un atto di donazione della sua casa riservandosi l'usufrutto per lui e per la moglie dopo di lui. Ed ecco le mie domande:
1) i figli della moglie possono impugnare in qualche modo questa decisione?
2) se mio padre dovesse morire prima di sua moglie, quest'ultima può rivedere la decisione e invalidare la donazione?
3) il diritto di usufrutto può essere donato a terzi? (in questo caso i figli?)
4) una volta accettata la donazione quali sarebbero i miei obblighi? sono tenuta a pagare spese condominiali, tassa dei rifiuti, IMU o simili?
5) leggevo qui sul forum che una casa ricevuta in donazione non si può vendere prima che siamo trascorsi 10 anni dalla morte del donatore? ho capito male o è davvero così?
Grazie infinite per la vostra pazienza e per la vostra competenza
 

Ennio Alessandro Rossi

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Imiei genitori sono divorziati e mio padre è risposato in seconde nozze con una vedova che ha due figli dal matrimonio precedente.
R. Costoro non possono pretendere nulla dal "ramo famigliare " di suo padre di cui Lei parte

Mio padre si è sposato in regime di separazione dei beni e possiede un appartamento che ha acquistato prima di risposarsi. Io sono figlia unica e mio padre vorrebbe farmi un atto di donazione per la nuda proprietà della sua casa riservandosi l'usufrutto per lui e per la moglie dopo di lui (usufrutto con accrescimento).
Ed ecco le mie domande:
1) i figli della moglie possono impugnare in qualche modo questa decisione? NO
2) se mio padre dovesse morire prima di sua moglie, quest'ultima può rivedere la decisione e invalidare la donazione? NOfacendo parte di "altro ramo" non puo' vantare diritti nè opporsi

3) il diritto di usufrutto può essere donato a terzi? (in questo caso i figli?)
R. NON mi pare (approfondisco), ma in ogni caso rimane legato alla vita della nuova moglie. In ogni caso la usufruttuaria puo' cedere il comodato o in locazione . Meglio sarebbe stato donare il diritto di abitazione che avrebbe riservato la possibilità di abitare la casa solo alla signora

4) una volta accettata la donazione quali sarebbero i miei obblighi? sono tenuta a pagare spese condominiali, tassa dei rifiuti, IMU o simili?
R.Come nuda proprietaria partecipare solo alle spese straordinarie

5) leggevo qui sul forum che una casa ricevuta in donazione non si può vendere prima che siamo trascorsi 10 anni dalla morte del donatore?
Si puo' vendere ma si potrebbero riscontrare resistenze da parte dell'acquirente che temesse un'azione di restituzione o temesse resistenze da parte della banca a concedere il mutuo .
Resistenze comunque superabili se si dimostra che non c'è motivo di avere questo timore
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
continuo
L’usufrutto è un diritto reale subordinato a limiti temporali e al ripsetto della destinazione .
Tale diritto non può eccedere in nessun caso la vita dell’usufruttuario, se si tratta di persona fisica;
Esso è intrasmissibile agli eredi ed in caso di cessione il diritto si estingue nel cessionario alla morte del cedente (primo usufruttuario).
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Meglio sarebbe stato donare il diritto di abitazione che avrebbe riservato la possibilità di abitare la casa solo alla signora
La "signora" è erede necessaria del proprio coniuge, il padre di Nocina. Quindi se il padre di Nocina morisse senza lasciare testamento, la "signora" diventerebbe necessariamente comproprietaria di quota anche di quella casa. Se facesse testamento, potrebbe disporre diversamente del suo patrimonio e quindi escluderla da diritti di proprietà su quella casa (rispettando altrimenti la sua quota di riserva). Ma in tutti i casi, se quella casa è quella adibita a residenza familiare, su quella casa le saranno riservati i diritti di abitazione e di uso sui mobili che la corredano. Ciò, sia nella successione testamentaria sia nella successione legittima.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Io sono figlia unica e mio padre vorrebbe farmi un atto di donazione della sua casa riservandosi l'usufrutto per lui e per la moglie dopo di lui.

1-Mi sembra che questi siano i presupposti e se questi sono, non mi sembra che la seconda moglie possa impugnare la donazione. O sbaglio?
2-E poi se la stessa ha il diritto di usufrutto di accrescimento cosa puo' andare in successione se alla sua morte si riunisce il tutto nella piena proprietà spettante alla attuale donataria ? All'atto della morte del padre non ci sono proprietà da trasmettere.

Il testamento, dopo la donazione pare superfluo almeno per l'immobile in questione
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Ai sensi dell'articolo 979 del Codice civile, l'usufrutto si estingue con la morte del titolare. Come regola generale, pertanto, esso non cade in successione ereditaria. Nel caso in esame, l'usufrutto del genitore è stato costituito con reciproco diritto di accrescimento (per sapere cio` con certezza basta consultare il titolo con il quale l'usufrutto e` stato costituto). In questo caso, alla morte di un usufruttuario si verifichera` l'accrescimento dell'usufrutto a favore dell'altro, che diverra` in questo modo titolare dell'intero usufrutto sul bene. il bene risultera` in piena proprieta quando i 2.do usufruttuario verrà meno
Fino all'atto dei due decessi l' IRPEF. IMU; Tarsu etc. faranno carico agli usufruttuari

Per cui se fossi in colei che ha posto il quesito mi sentirei tranquillo. è il mio parere ovviamente
 

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