Gugli

Membro Attivo
noi tutti sappiamo che gli eredi acquisendo la posizione del de cuius ne potrebbe trarre vantaggi o svantaggi (debiti)
il de cuius qualche anno prima della dipartita riceve una lettera dal suo avvocato per informarlo che ha vinto un ricorso intentato a suo danno da un imprenditore pare 'infedele' per una questione legata ad un terreno e per risarcimento danno che evidentemente il giudice ha sentenziato non esserci
intanto il terreno è stato venduto ad altri, intascati i soldi messi a reddito in banca con investimenti vari
venuto a mancare il padre uno degli eredi si insospettisce e verifica in banca che dopo 10 anni di investimenti parte della somma e stata utilizzata per lavori edili e parte sono spariti tramite saltuari prelievi all'inizio più sostanziosi fino a ridursi al niente in prossimità della purtroppo certa dipartita del congiunto data la lunga malattia incurabile
un anno dopo è stata presentata successione senza debiti da parte degli 'altri' eredi che hanno svaligiato il c/c dove erano depositati i preventi della vendita
recentemente l'avvocato che ha difeso il padre nella sentenza vittoriosa e definitiva si è rivolto a tutti gli eredi (compreso quello a bocca asciutta) per il pagamento delle spese perchè a suo dire il soccombente non ha da pagare
che mi dite...
perchè non sono state chieste quando il de cuius era in vita
insieme all'invio della sentenza ?
possono saltare fuori debiti esigibili anche dopo la successione?
mi chiedevo nei casi di sentenza definitiva come opera la prescrizione...
grazie
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
mi chiedevo nei casi di sentenza definitiva come opera la prescrizione
Il diritto dell’avvocato per il compenso dell’opera prestata e per il rimborso delle relative spese si prescrive, ex art. 2956 c.c., in tre anni.
Il termine di prescrizione triennale decorre dalla data di decisione della lite, che deve intendersi come data di pubblicazione della sentenza non impugnabile che chiude definitivamente la causa.
 

Gugli

Membro Attivo
grazie per la risposta
tengo a precisare che la sentenza positiva prevedeva il pagamento di 5000 euro da parte del soccombente favore
del convenuto in modo che con quei soldi potesse pagare
il suo avvocato
poichè parte attrice non aveva intenzione di pagare l'avvocato del de cuius ha attivato un procedimento esecutivo conclusosi amaramente in quanto sono stati racimolati solo 1500 euro
ora l'avvocato ne chiede 12.000 tra spese e onorario oltre che della sentenza anche del procedimento esecutivo succesivo alla sentenza
in pratica in Italia chi vince una causa con gente piena di ipoteche deve pagare, pagare, pagare perchè quanto tocca a lui tra privilegi e robe varie sono finiti i soldi
la delega è del 2006 quindi direi che si possa eccepire un'ampia prescrizione ...o sbaglio?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
la cosa che è più strana in questa vicenda è che l'avvocato della parte convenuta (che poi ha vinto) ha affrontato la causa senza farsi dare un anticipo come la prassi vuole. Anzi la regola per gli avvocati è: farsi pagare tutto l'onorario prima della sentenza (perché con sentenza negativa poi farsi pagare dal cliente è dura).
Comunque se la parte soccombente ha subito anche l'onta di dover pagare le spese di assistenza legale e non le paga mi sembra giusto che il professionista richieda al suo assistito il pagamento della parcella, che, in questo caso, non può superare la cifra stabilita dal Giudice. La parte vincente i soldi li ha fatti vendendo il terreno quindi i soldi ce li ha. Di aggiungere anche le spese da lui sostenute per le azioni legali intraprese per farsi pagare dalla controparte non se ne parla neanche.
 

Gugli

Membro Attivo
dunque, mi spiego meglio
1) l'avvocato ha ricevuto più acconti circa 8 anni prima della sentenza definitiva e non sono stati inseriti a consuntivo (capisci a me?) cioè NON defalcati nel riepilogo del conto finale della cifra richeista a saldo
2) poichè l'avvocato, penso io furbascamente vista l'affidabilità del suo cliente (il de cuius) e l'innaffidabilità di parte attrice come poi si è rivelata, NON avendo chiesto vittoria di spese da parte soccombente direttamente al legale di parte convenuta il giudice ha disposto il pagamento da parte attrice A a parte convenuta B per inammissibilità del ricorso ... ci sono voluti 8 anni!
3) poichè A non pagava B l'avvocato si è attivato per un procedimento di esecuzione immobiliare successivo e consequenziale alla causa per risolvere la difficoltà di ricevere la somma che poi sarebbe andata nelle mani dell'avvocato ora richiedente il saldo
4) quindi secondo l'avvocato questo procedimento essendosi concluso, non si sa in che forma e con quali tempi, dopo 4 anni dalla sentenza è riuscito a racimolare solo la metà della cifra che il giudice aveva intimato di pagare e manda un conto con una cifra lievitata al 300% più alta di quella citata in sentenza...

la mia conclusione è che se uno ti cita in tribunale conviene far dire che sei su "chi l'ha visto" perchè se gli avvocati ti assistono in questo modo preferiso beccarmi denunce anche penali tanto puoi fare pure politica...
comunque c'è la prescizione...per la notula dell'avvocato

eppoi non si manda un riepilogo, si manda un avviso di notula con tutte le voci specificate per benino

purtroppo, nel mondo gli onesti pagano non solo per loro, visto che sono onesti, ma anche per i disonesti e pure gli avvocati se ne approfittano!
 

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