U

User_29045

Ospite
Vabbè, se hai un'infiltrata dentro la banca, allora magari ti trattano meglio di come tratterebbero me, illustre sconosciuto, se andassi in banca a chiedere le stesse cose che chiedi tu ;) Questa tua precisazione chiarisce molte cose, difficilmente la banca farà ca22ate in modo da perdere il cliente "storico"!
 

marefix

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ora faccio una domanda più specifica....
Ma non è possibile chiedere alla banca la "sostituzione di garanzia",trasferendo l'ipoteca al nuovo immobile e liberare il mio venduto in modo da "allungare",ma mantenere il mio attuale mutuo?
Presumo che la banca abbia minor guadagno ,ma legalmente posso fare questa proposta?
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Il fatto che è la stessa banca che gestisce entrambi i mutui,sia un buon vantaggio,inoltre è la banca dove lavora mia cognata e ci serviamo da generazioni! :))
Bene! Se riesci quindi a mantenere il tuo vecchio mutuo "allargandolo" cioè avendo un po' di finanziamento in più e spostando l'ipoteca di primo grado dalla "vecchia" casa alla "nuova" sarebbe un ottima cosa.
Alla comunità di Propit farà sicuramente piacere sapere in futuro se sei riuscito nell'operazione.
In bocca al lupo :D
 
U

User_29045

Ospite
Ma non è possibile chiedere alla banca la "sostituzione di garanzia",trasferendo l'ipoteca al nuovo immobile e liberare il mio venduto in modo da "allungare",ma mantenere il mio attuale mutuo? Presumo che la banca abbia minor guadagno ,ma legalmente posso fare questa proposta?

Guarda, io ti dò risposte da manuale, storicamente L'IPOTECA NON SI TRASFERISCE DA UN IMMOBILE A UN ALTRO, come se fosse una cavalletta.

L'ipoteca è agganciata a un immobile per il 200% del suo valore, e resta lì finché non si verificano tre cose:

a) Estingui il mutuo;
b) Chiedi alla banca l'ASSENSO alla cancellazione ipotecaria; la banca ti farà pagare circa 150-200 euro per emettere il documento di assenso, una volta verificato che hai REALMENTE estinto il mutuo;
c) Vai da un notaio a far fare la cancellazione ipotecaria; io l'ho fatto nel 2005 e ho speso 620 Euro.

Quindi, in base alle MIE esperienze di PERSONA CHE NON HA INFILTRATI DENTRO ALCUNA BANCA O UFFICIO POSTALE, l'ipoteca non salta allegramente da un immobile all'altro, anzi, RESTA AGGANCIATA ALL'IMMOBILE se tu non ne chiedi la cancellazione estinguendo il mutuo e procedendo come sopra indicato.

Poi, è ovvio che Mago Zurlì riuscirebbe a fare di meglio, se conosci qualcuno in banca magari ti trattano da privilegiato facendoti percorrere la strada dei mattoni gialli verso la città di smeraldo. Se andassi io a chiedere il trasferimento di ipoteca, al cassiere prenderebbe un attacco di ridarella tale da dover chiedere un permesso retribuito, al direttore verrebbe la cagarella dal ridere, e le varie segretarie chiamerebbero d'urgenza i soccorsi dal Centro Igiene Mentale per farmi ricoverare con massima priorità :D :D :D
 
U

User_29045

Ospite
Peccato, già sognavo di approfittare dei tuoi agganci per chiedere un prestito di 500mila euro al tasso dello 0,5 per mille, da corrispondere facoltativamente alla banca ed entro 90 anni :D
 
A

AlbertoF

Ospite
Possessore dice il vero limitatamente al primo capoverso. E' come esigere che la nuova macchina che si compra venga targata utilizzando quella della vecchia auto. Per questo caso ,siamo tutti alla pari, non servono le conoscenze.
Non è corretto invece quanto asserito in merito alla cancellazione della ipoteca
previsto da due dei tre casi da lui citati, perchè le norme in materia da qualche anno sono cambiate :
b)non è più necessario chiedere l'assenso della banca in occasione della estinzione del mutuo perchè sarà la stessa banca, automaticamente, a chiedere la cancellazione (procedura automatica per via telematica che non costa niente);
c) non è più necessario l'intervento di un notaio.
saluti a tutti
 

marefix

Membro Attivo
Proprietario Casa
Faccio un'altra domanda..........
Visto che l'accollo del mutuo è risultato non essere molto conveniente perchè è stato fatto nel 2011 e i tassi erano altini,il direttore ci ha consigliato di fare un mutuo "nuovo",però sinceramente di spendere più di 5mila eurini di notaio,mi scoccia assai.
Vi chiedo,ma se io scelgo un tasso variabile,perchè dovrebbe costarmi di più l'accollo che il nuovo??
Inoltre potrei subito dopo surrogare?
Dai per favore mi date dei consigli?
Mi piacerebbe anche sapere che significato ha il "piano" mutuo fatto dalla mia banca...cioè RATA KOST(P)??
 
U

User_29045

Ospite
Vi chiedo,ma se io scelgo un tasso variabile,perchè dovrebbe costarmi di più l'accollo che il nuovo??

Una delle componenti che va a formare il tasso applicato al capitale per quantificare gli interessi maturati, è lo spread. Lo spread è il "margine" che le banche applicano, e che comprende - oltre agli utili - i costi di copertura dal rischio raccolta. Evidentemente il mutuo che ti dovresti accollare aveva uno spread più elevato, cosicché a parità di variabilità del tasso (basata ad esempio, ma non solo, sull'Euribor) devi aggiungere un numerello (lo spread) che può essere più alto (2%) o meno alto (1%). Mettiamo che quello che ti dovresti accollare avesse uno spread dell'1,5 %, e quello che faresti oggi abbia uno spread dell'1%: a parità di tasso variabile, ti converrebbe oggi, FERME RESTANDO TUTTE LE ALTRE CONDIZIONI OVVIAMENTE.

Per avere un'idea di quanto può cambiare la rata considera che una differenza dell'1% applicata a 100.000 Euro di debito produce una variazione di circa 50 Euro al mese, che sono 600 euro l'anno (ci paghi l'IMU su una casa modesta).

Il tasso di interesse dei mutui a tasso variabile è composto dal tasso Euribor, che rappresenta il costo del denaro (v. tasso euribor), e lo spread che sta ad indicare il guadagno della banca o ente finanziatore (v.spread). Lo spread, è un parametro soggettivo legato alla politica economica della banca finanziatrice, pertanto tra le varie proposte di mutuo a tasso variabile, possiamo trovare notevoli differenze.

Un'altra cosa che mi sento di dover sottolineare è che ESISTONO TANTI TIPI DI MUTUI A TASSO VARIABILE: ad essempio esistono i mutui a tasso variabile e rata costante, ovvero sia se aumenta il tasso, tu paghi (ad esempio!!) sempre 500 euro al mese, semplicemente AUMENTA LA DURATA (anziché durare 20 anni ne dura 25).

Altra cosa a cui devi fare differenza, nel mutuo a tasso variabile, è il TASSO DI INGRESSO ed il TASSO A REGIME:

Possiamo trovare tra le varie proposte di mutui a tasso variabile, la presenza ed utilizzo dei cosiddetti tasso d’ingresso e il tasso a regime; il primo rappresenta un tasso applicato per i primi mesi di vita del mutuo per poi dare spazio al tasso a regime, che è il tasso effettivo “ufficiale” del mutuo. Generalmente il tasso di ingresso è un tasso promozionale, pertanto è raccomandato verificare che il tasso pubblicizzato su varie proposte di mutuo, sia quello a regime o quello d’ingresso, per poi continuare nella valutazione corretta dell’opportunità capitateci.

Quindi, informati più che altro sul tasso a regime: è inutile che il tasso d'ingresso per il primo anno sia lo 0,05 %, se poi dal 2° anno al 30° anno paghi il 7%.

In sostanza, per poter fare una OGGETTIVA VALUTAZIONE della convenienza o meno all'accollo del vecchio mutuo, bisogna leggere il contratto di mutuo (vecchio) con estrema attenzione (se necessario farsi aiutare da un amico ragioniere o commercialista per interpretarne le varie clausole), e valutare la proposta offerta oggi dalla Banca.

Difficilmente Banche e Uffici Postali remano a favore del Cliente...

A me ad esempio le poste stanno cercando di convincermi a passare ad un conto che mi costerebbe il doppio della formula attuale, sperando che io non me ne accorga (traduzione: BancoPosta Più è una sòla!!).
 

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