Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
1/3 di 408 è la quota disponibile cioé 136
2/3 di 408 rappresenta la quota da dividere in parti uguali tra 4 figli cioé 272:4 = 68.
Quidi alla figlia A 136+68= 204 non 280
Alla figlia B 68 non 75
Alla figlia C 68 non 27
Al figlio D 68 non 27

Ho sempre sostenuto che se un erede desidera rispettare le volontà del de cuius non è obbligato ad intraprendere una azione legale per vedere riconosciuta la propria quota legittima; ma questo lo dicevo per chi riceve meno o addirittura è escluso dal testamento non mi è mai capitato di persone che ricevono più del dovuto aderire alle vie legali.
Un fatto è certo che se si va davanti al giudice questo è tenuto al rispetto delle quote di legittima per cui ad A e B verrà decurtata la loro parte di eredità a favore di C e D. A meno che non si svincoli decidendo la inammissibilità della domanda presentata da B in quanto questa ha avuto più della quota legittima.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Luigi Criscuolo ha scritto: ↑ Quidi alla figlia A 136+68= 204 Scusa Luigi perchè 204? non gli spetta 136? altrimenti non sono più parti eguali
c'è la quota legittima e poi, che si può dare a chiunque, in questo caso ad una figlia, la quota libera.
insomma la figlia ricorrente rischia di vedersi decurtata la propria parte di eredità :risata:
 

Mike65

Membro Ordinario
Avrei una ulteriore domanda.
Stiamo presentando la successione, chiaramente andando a quantificare gli immobili ed il terreno ( non edificabile) sulla scorta delle rendite catastali.
Ai fini di un eventuale causa penso che i valori dichiarati in successione non facciano fede, dovendo invece prendere in considerazione i valori di mercato.
E corretto?
 

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