LLUNA

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Buongiorno, vorrei cortesemente chiedere un consiglio.
Possono il coniuge o i figli maggiorenni di una persona incapace di intendere e volere (stato terminale della malattia di alzhaimer) rinunciare all'eredita' di tale persona? ne' coniuge ne' figli sono tutori legali e la richiesta di interdizione (o di inabilitazione o amministrazione di sostegno) non è mai stata fatta. In che posizione si trovano il suddetto coniuge e figli nel momento del compilamento della modulistica relativa all'imposta di successione? sono obbligati a figurare come eredi? Possono rifiutarsi? Premetto anche che la persona incapace di intendere e volere ha 3 fratelli che concorrono tutti nell'eredità (accettandola). L'eredità e' costituita esclusivamente da un immobile.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta
 

massimo binotto

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Beh la rinuncia all'eredità la dovranno fare solo alla morte della persona.
Se i discendenti rinunciano tutti all'eredita, la legge andrebbe a chiamare gli ascendenti in linea retta (i genitori). Se questi sono premorti allora si comincia con la linea collaterale (fratelli) sempre che abbiano la volontà di accettare l'eredità.

Nel momento in cui moglie e figli rinunciano, nella dichiarazione di successione verrà dato riscontro della rinuncia, ma le tasse e le spese verranno sostenute da chi avrà accettato l'eredità e quindi aperto la successione.
 

Nemesis

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le tasse e le spese verranno sostenute da chi avrà accettato l'eredità e quindi aperto la successione
La successione si apre (semplicemente) al momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto. Non sono gli eredi che la "aprono".
Si può rinunciare all'eredità di chiunque. interdetto o meno.
Almeno si capisse qualcosa di certo. Nell'oggetto l'OP ha scritto che è l'erede a essere "incapace di intendere e volere".
 

Luigi Criscuolo

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Credo che prima o poi (al momento della successione) la procedura per l'interdizione dovrà essere fatta. Al momento dell' apertura della successione l'amministratore di sotegno farà la dichiarazione di rinuncia alla eredità in nome e per conto dell'interdetto. La rimuncia andrà fatta con atto notarile ed in quel momento presso lo stesso notaio rinunceranno anche la moglie ed il figlio (ed i nipoti se ci sono).
 

alberto bianchi

Membro Storico
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La mia impressione è che il fine della domanda sia un altro: quello di, mediante la rinuncia all'eredità premorte ( cosa impossibile, come già spiegato da altri interventi) di evitare di essere chiamati a contribuire alle spese di assistenza e funerarie del futuro de cuius.
Però la legge obbliga proprio queste persone (coniugi e figli, cioè i più stretti parenti ) ad intervenire. Non voglio entrare nel merito di beghe familiari, ma mi pare che
tali gesti non siano certo indici di civiltà.
 

Nemesis

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alberto bianchi

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A completamento del mio precedente intervento (apparentemente fuori tema ):
i genitori in stato di bisogno hanno diritto di ricevere un assegno alimentare da parte del figlio (articolo 433 codice civile). Se i figli sono più di uno, devono tutti concorrere alle prestazioni in proporzione alle rispettive condizioni economiche.
Inoltre, commette il reato di abbandono di persone incapaci (articolo 591 codice penale) il figlio che non assista i propri genitori sia moralmente che economicamente.
 

Luigi Criscuolo

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Se esiste un "interdetto" non ci può essere un "amministratore di sostegno" e viceversa

Grazie professore per le immancabili osservazioni sugli errori e sulle imprecisioni che i partecipanti thread commettono nel rispondere ai quesiti o per esprimere i propri pareri.
Quindi "interdetto" e "amministratore di sostegno", termini peraltro usati dall' O.P. senza che venisse rimossa alcuna osservazione, non vanno a braccetto.
In questo caso il soggetto malato di alzahimer diventerà un erede "incapace di intendere e di volere" per il quale il giudice nominerà un "tutore".
Così va meglio?

La rinuncia all'eredità non richiede necessariamente l'atto notarile.
Può darsi che la rinuncia alla eredità possa essere scritta, come il testamento olografo, su un foglio di carta bianco per far sapere agli altri eredi la propria posizione.
In questo caso (presenza della moglie, del figlio e forse dei nipoti del rinunziante), il mio parere è che tale atto debba essere fatto, per evitare ogni problema, davanti al notaio.
 

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