owner

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Proprietario Casa
Nel mio condominio ci sono 4 alloggi con terrazzi a cielo aperto che costituiscono la copertura dei box sottostanti. I terrazzi non sono ben coibentati e in 6 box si verificano da anni infiltrazioni d'acqua che danneggiano muri e cose. L'assemblea non decide mai di effettuare le opere necessarie ed i proprietari dei terrazzi negano addirittura l'accesso alla loro proprietà per l'esecuzione dei lavori. L'amministratore se ne lava le mani e dice che devono essere i proprietari danneggiati ad assumere iniziative. E' così? Dobbiamo avviare una causa civile che si discuterà eventualmente tra 10 anni e nel frattempo i danni aumentano?
Grazie
 

condobip

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Proprietario Casa
Purtroppo se nessuno si prende la propria responsabilità si finirà in Tribunale.
Probabilmente quei terrazzi sono dei lastrici solari ad uso esclusivo i quali coprono, come dici 6 box, io inizierei così, una lettera raccomandata all'amministratore in cui si dica che ci sono queste infiltrazioni e si invita a prendere delle iniziative, p.es. un'assemblea straordinaria, entro e come massimo 15 giorni (ovviamente l'assemblea verrebbe convocata entro questi 15 gg) dive ci sia all' OdG "infiltrazioni ai box", avvisando anche, che se non sarà adottata nessuna attività per eliminare la causa, si ricorrerà alle vie legali.
Non credo ci sia altra strada per convincere qualcuno a far qualche cosa. Purtroppo non si può obbligare nessuno a far qualche cosa in maniera legale, salvo (e non da fare mai) agire con la violenza.
 

chiacchia

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Proprietario Casa
una causa civile che si discuterà eventualmente tra 10 anni
Per iniziare una causa ed avere la prima udienza occorrono "pochi mesi" forse Owner si riferiva alla sentenza definitiva proprio oggi al tg5 hanno dato la notizia che un signore sta aspettando da tre anni la pubbligazione della sentenza ovvero che il giudice di pace scriva che cosa ha deciso su quanto è stato discusso nelle varie udienze.....il giudice di pace dovrebbe servire a smaltire le eccedenze delle cause e invece non fanno che agire come tutti gli altri giudici.
Purtroppo qui nel paese di Paperinik il sistema prevede che si ha un rimborso in base alle udienze pertanto più se ne fanno e più:soldi: :soldi: :soldi: :fiore:
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
urtroppo qui nel paese di Paperinik
Ti posso assicurare che a Roma, con tutti i problemi di essere un mega tribunale, ho seguito una causa istituita con procedura d'urgenza per danno temuto a causa di infiltrazioni provenienti da un lastrico solare ad uso esclusivo, che dalla sua istituzuione non sono passati più di 18 mesi. Il proprietario del lastrico (all' ottavo piano del palazzo) che non è che si opponesse a far fare i lavori, ma in linea di principio non voleva far fare il lavoro alla azienda scelta dal condominio ed aveva posto il diniego all'accesso al lastrico solare passando attraverso la sua unità immobiliare, inoltre non voleva smontare una veranda con la quale aveva ricavato un locale, sotto il quale si erano individuate le perdite perché a suo dire essendo il pavimento del locale sollevato rispetto al pavimento del terrazzo non poteva essere la causa delle perdite. Il soggetto è stato condannato a smontare la veranda, a pagare una quota aggiuntiva al lavoro per le opere provvisionali (impalcature) che sono state necessariamente per raggiungere dall'esterno il suo lastrico solare per poter provvedere ai lavori di risanamento; oltre al pagamento delle spese processuali e a quelle della controparte. In soldoni un lavoro che si poteva fare usando il buon senso con 2500 euro e con la ripartizione 1/3-2/3 gli sarebbe costato 800 euro, gliene è costato 17.000. Per dovere di cronaca durante i lavori di rifacimento della impermeabilizzazione del lastrico solare si è trovato che proprio sotto la soglia dell'ingresso al locale verandato non era stata fatta risalire la guaina, inoltre la soglia non poggiava su mattoni ma su materiale pozzolanico sciolto. Per questo motivo in occasione di consistenti precipitazioni il soffitto del condomino sottostante si riempiva di chiazze rossastre.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
L'eccezione fa la regola :ok: :fiore:
beh allora te ne racconto un'altra. Sempre a Roma. Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) dei potenziali danni causati da un doccione che scaricava sulla tettoia di un locale adibito a bagno, che si trovava all' esterno le una bottega, le acque meteoriche raccolte da un tetto ad una falda di un condominio vicino. Durata dell' ATP 8 mesi. Il condominio il cui doccione scaricava a mezz'aria sulla tettoia da tempo immemorabile (sicuramente prima della seconda guerra mondiale) è stato riconosciuto responsabile dei danni provocati alla pavimentazione della chiostrina ed alla pavimentazione del retrobottega (sprofondata per lo scavenamento del materiale soggiacente la pavimentazione).
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ma se il condominio è assicurato contro le perdite si può provare a chiedere all'Amministratore di richiedere di aprire un sinistro per danni dovuti a perdite d'acqua ;sicuramente oltre alla guaina ci saranno pilette di scarico che perdono e con il passare del tempo hanno sempre più inzuppato la guaina in punti critici. Operando in questo modo in un condominio siamo riusciti a prendere qualcosa dal l'assicurazione per fare il lavoro. Potrebbe essere un buon viatico per evitare il Tribunale, risolvere il problema facendo i lavori ed al contempo facendo risparmiare a tutti i condomini del denaro per un intervento comunque indispensabile; oltre alle spese, al tempo ed ai rischi che si corrono nel fare una causa.
 

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