rssmhl

Membro Junior
Siamo tre fratelli ed abbiamo ereditato una casa dai nostri genitori, nella casa abitiamo io la mia famiglia, mio fratello con handicap grave e la sua badante, io sono anche il suo amministratore di sostegno e mi occupo di tutto ciò che gli serve ormai da anni.
L'altro fratello che non abita con noi pretende che gli venga liquidata la sua parte di possesso (1/3) in denaro, la casa non è divisibile in 3 parti al massimo in 2 ma con ingenti spese.
La mia domanda è, può pretendere ciò in considerazione del fatto che uno dei fratelli è portatore di handicap grave e di conseguenza ha bisogno di essere assistito oltre che dalla badante anche da me?
P.S. l'altro fratello se ne occupa solo la domenica e nel 90% dei casi insieme a me.
Grazie
Saluti
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Anche lui ha ereditato una quota dell'immobile, potrebbe venirvi incontro con la cessione della sua quota, con un pagamento molto molto molto dilazionato.....
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Essendo un coerede, gli spetta la sua quota di proprietà. Pertanto può chiedere la sua quota del reddito che dovrebbe essere determinato da una perizia, o chiedere la vendita della sua quota. Nel caso nessuno dei fratelli potesse acquistare, con l'intervento del giudice per la divisione, verrebbe venduto all'asta. I comproprietari avrebbero il diritto di prelazione. Il discorso umano prescinde, perché potrebbero esserci gravi problemi anche nella parte terza.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
La legge prescrive anche che le spese per l'assistenza del fratello sfortunato debbano essere sostenute in parti uguali (o secondo possibilità) da entrambi i fratelli meno sfortunati.....
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
bravo Barbero! rssmhl fatti portare in tribunale. Se ne faranno di risate. Hai messo tutto in conto? Lo devi essendo l'amministratore di sostegno. Come stiamo messi? e tu credi che il giudice tutelare, perchè da lui si deve passare, dia il consenso?
 
J

JERRY48

Ospite
Io, essendo al posto del "terzo fratello", come minimo la mia quota la regalerei al fratello meno fortunato.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'amministratore di sostegno deve gestire le proprietà, le disponibilità e le entrate dell'interdetto, autonomamente per quanto attiene l'ordinario, le attività straordinarie, devono essere autorizzate di volta in volta dal giudice tutelare. Mancando le risorse i parenti prossimi devono contribuire al suo sostentamento. Allo stato non sembra che rssmhl lamenti carenza di alcun genere. Pertanto il fratello pretende quello che è un suo diritto.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Anche perché oltre alla nostra coscienza dobbiamo rispondere alla legge che ci obbliga a provvedere al mantenimento di un nostro stretto parente. (Ma guarda te che dobbiamo rifarci alla legge!) le risposte si sono accavallate: gianco, non credo che così facendo non si metta a repentaglio il sostentamento del fratello. Vive con la sua famiglia badante e fratello. A meno che non abbia un castello!
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Non volevo dirlo. sembra che molti casi rispecchiano le mie esperienze personali. Purtroppo anch'io sono un Amministratore di sostegno di uno dei miei figli che a ventuno anni, sette anni fa, ha avuto un incidente in moto ed è stato alcuni mesi in coma. E sebbene le previsioni fossero sin da subito nefaste, grazie a Dio si è ripreso. E' una storia che ha dell'incredibile, ma non è il caso di dilungarmi. Purtroppo ha perso l'uso della parola, ma è in fase di lento ma graduale recupero. So cosa vuol dire per la madre con la quale vive stargli appresso. Ogni tanto esco fuori tema, scusatemi.
 

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