tabbataro

Membro Junior
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
ieri, parlando con un amministratore di condominio (non del mio), mi diceva che per legge da qualche tempo l'esercizio condominiale deve iniziare il giorno 1 gennaio e terminare il 31 dicembre non essendo più possibile fare un esercizio con date diverse (es. 01/05 - 30/04).
Nel caso il mio condominio non è a norma...
Vi risulta?

Grazie mille!
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
E' una domanda per gli amministratori, comunque a me non risulta, perchè nel mio caso (condominio) è da sempre e tuttora che l'esercizio termina al 30 di settembre, data in cui scade anche il mandato dell'amministratore.
 
J

JERRY48

Ospite
per legge da qualche tempo l'esercizio condominiale deve iniziare il giorno 1 gennaio e terminare il 31 dicembre non essendo più possibile fare un esercizio con date diverse (es. 01/05 - 30/04).

L’art. 1129, nei commi 2 e 3, disciplina la possibilità di revoca dell’amministratore e stabilisce che la durata ordinaria dell’incarico è di un anno, ma che tuttavia può essere revocato in ogni tempo dall’assemblea.
Pertanto se l'amministratore è stato revocato a Giugno, bisogna aspettare il 1/1 per nominarne un'altro???
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Siccome la gestione di un condominio inizia con la sua registrazione molti condomini per mantenere i 12 mesi di durata della annualità mantengono la stessa a cavallo del cambiamento di anno. Tuttavia è, ed è sempre stato, possibile facendo una debita assemblea, approvare la gestione limitata ai mesi che intercorrono fino al 31/12 in modo che le annualità successive decorrano dal 01/01.
Che poi la nomina e/o conferma dell'amministratore sia all'ordine del giorno dell'assemblea annuale ordinaria che si fa per l' approvazione del bilancio è una comodità di raggruppamento degli argomenti di cui necessariamente bisogna discutere ed approvare nella assemblea medesima, altrimenti andrebbe indetta una nuova assemblea avente come argomento il rinnovo/conferma dell' amministratore.
Se nel corso della gestione i condomini decidessero di revocare l'incarico all'amministratore il nuovo incaricato si farà dare le consegne: coste consistono anche nella verifica contabile del bilancio condominiale, ma non necessariamente questa verifica di una parte di annualità in corso andrà portata all'approvazione dell'assemblea.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Non so se esista tale obbligo ma sicuramente la decorrenza di un Bilancio dal 1 Gennaio porta degli innegabili vantaggi sia dal punto di vista operativo sia dalla facilità di riconciliazione dei conti tra aspetto fiscale e aspetto economico/finanziaro/patrimoniale.
Alla fine degli anni '70 lavoravo presso una grossa società italiana controllata da un gruppo americano che chiudeva i conti annuali al 31/10. Naturalmente tutte le controllate dovevano adottare le regole della Casa Madre, e per le italiane bisognava fare dei veri e propri salti mortali per rispettare le scadenze e soprattutto fornire dati corretti. Si pensi per esempio alle dichiarazioni fiscali, che seguono l'anno solare, da riconciliare con i dati di un bialncio civilistico.
Si pensi poi ai bilanci mensili, nei paesi anglosassoni basati sulla settimana, che non quadravano mai con i nostri, basati invece sull'ultimo giorno di calendario del mese. Per gli Usa e per gli inglesi un mese contabile, può terminare anche nei primi giorni del mese successivo. Ad es. luglio 2013, in base a questo principio, terminava il 2 di agosto conicidente con il venerdì dell'ultima settimana. Chiaramente la situazione di cassa/banche non poteva mai quadrare con l'E/C di fine mese.
Alla fine della storia, riuscimmo a modificare la data della chiusura dei conti portandola al 31 Dicembre con il ricorso, per il passaggio, ad un bilancio di 14 mesi.
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Non so se esista tale obbligo ma sicuramente la decorrenza di un Bilancio dal 1 Gennaio porta degli innegabili vantaggi sia dal punto di vista operativo sia dalla facilità di riconciliazione dei conti tra aspetto fiscale e aspetto economico/finanziaro/patrimoniale.
Veramente nei condomini che hanno adottato il sistema dei contabilizzatori di calore la contabilità è più semplice se l'esercizio condominiale comprende una intera stagione di riscaldamento. Mi risulta poi che gli amministratori professionisti gradiscano uno sfalsamento delle chiusure dei loro condomini .... Sai che paticcio se tutti chiudessero l'esercizio al 31 dicembre ..... dovrebbero dedicare i primi mesi dell'anno esclusivamente alle assemblee.
Ciò detto nel mio condominio l'esercizio termina appunto il 31 dicembre, ma siamo dotati di riscaldamento autonomo.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi risulta poi che gli amministratori professionisti gradiscano uno sfalsamento delle chiusure dei loro condomini
La gestione del riscaldamento essendo oggetto di una contabilità separata, ripartita per la maggior parte delle spese secondo la tabella millesimale del riscaldamento, di solito si fa iniziare con il primo del mese in cui si accende il riscaldamento e lo si chiude dopo 12 mesi anche se le bollette delle quote vengono emesse ed effettuate durante il periodo di effettivo esercizio del riscaldamento. Poi ci sono condòmini nei quali per decisione dell'assemblea, sopratutto per spalmare il costo del riscaldamento, le bollette vengono distribuite per 12 mesi e non per il solo periodo di esercizio.
 

arcore

Membro Attivo
Proprietario Casa
Io non penso che si debba far coincidere l'inizio dell'anno con l'inizio delle assemblee e nomina amministratore,perchè nel mio caso si sono tenute le date di quando si è dato inizio al condominio cioè 1 ottobre 2008 /30 settembre...,però il nostro condominio è di nuova costruzione ha solo 6 anni di vita.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Si fa un po' di confusione. Chiudere l'esercizio ( cioè i conti annuali) al 31 dicembre non significa ch ei Condomini vngano convocati in Assemblea il giorno della Befana o durante la "settimana bianca". Nelle Società i Bilanci si approvano entro il 4 ° mese ( 6 mesi in casi particolari) dalla fine dell'Esercizio.
Pertanto penso che anche un amministratore di condominio, per pigro che possa essere, abbia dalla legge abbastanza tempo a disposizione per predisporre il Bilancio e farlo approvare dai condomini in Assemblea.
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Nelle Società i Bilanci si approvano entro il 4 ° mese ( 6 mesi in casi particolari) dalla fine dell'Esercizio.
Il fatto è che di solito nell'assemblea annuale si approvano il consuntivo dell'esercizio appena terminato e il preventivo dell'esercizio successivo nonchè la nomina dell'amministratore. Se l'assemblea viene fatta, poniamo, dopo 150 giorni dalla fine dell'esercizio e il preventivo dell'esercizio in corso non è stato approvato, l'amministratore come paga le spese correnti? Può certo chiedere delle rate anticipate, ma non può obbligare nessuno a versare senza preventivo approvato.
Bisognerebbe cambiare l'impostazione del preventivo e prevedere in esso sia le rate destinate a coprire le spese di un esercizio sia degli anticipi per il successivo in attesa dell'assemblea annuale, entro i 180 giorni, che approverà il preventivo.
Così può succedere che l'assemblea poi non approvi il preventivo e nomini un altro amministratore che di fatto resterà legittimamente in carica solo per sei mesi.
Nel condominio mi sembra più opportuno che l'assemblea si svolga entro tre mesi, al massimo, dalla chiusura dell'esecizio, senza contare che alcuni regolamenti di condominio (come ad esempio il mio) indicano tempi ancora più ristretti per la convocazione dell'assemblea annuale (nel mio caso entro due mesi dalla chiusura dell'esercizio).
 

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