Riccardo72

Oggi è il mio Compleanno!
Buongiorno a tutti,

Qual è la strada più veloce per bloccare nella maniera più veloce il conto corrente condominiale per evitare che la liquidità presente al momento possa essere nuovamente oggetto di "movimenti illeciti" da parte di un amministratore che "sta rubando"?

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Purtroppo abbiamo scoperto che l'attuale amministratore in carica non ha pagato numerose bollette (relative ai primi mesi del 2013) delle utenze comuni per una cifra intorno ai 15.000€, nonostante che siano state versate regolarmente le quote da parte dei proprietari delle unità condominiali. Nel contempo questi soldi sono "spariti".
L'amministratore nega ma si rifiuta di mostrare (ovviamente) le ricevute dei pagamenti. In realtà sappiamo dalla società erogatrice dell'esistenza di tali debiti.
[Per non dilungare il post evito di raccontare tutti gli elementi riguardanti la vicenda]
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Ovviamente ci costituiremo parte civile, ma l'urgenza è non farsi fregare nuovamente soldi.

Ci occorre una procedura d'urgenza per un blocco preventivo del conto corrente. Qualcuno sa spiegare se può essere sufficiente fare richiesta alla banca con una lettera firmata dal 51% (o anche dal 100%) dei condomini?

Grazie a chi può aiutarci..!
 
J

JERRY48

Ospite
Se l'amministratore non apre o non utilizza correttamente questo conto i condomini, anche singolarmente, possono chiedere la convocazione dell'assemblea per far cessare la violazione e revocare il mandato all'amministratore. In caso di mancata revoca da parte dell'assemblea, ciascun condomino può rivolgersi all'autorità giudiziaria e in caso di accoglimento della domanda, per le spese legali avrà titolo di rivalsa nei confronto del condominio che a sua volta potrà rivalersi sull'amministratore revocato.
Fonte Il Sole24ore
 

uragano

Membro Attivo
Professionista
andate in banca e vi fate dare l'estratto conto.da li verificate se sono state pagate le bollette e trovate tutti i movimenti,che l'amministratore ha effettuato.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Indire in tempi brevissimi una assemblea straordinaria con all'ordine del giorno la revoca dell' incarico dell'amministratore, la nomina di uno nuovo e la nomina di almeno un consultore che sia anche abilitato ad interloquire con la banca presso la quale giace il c/c.
Inviare copia della lettere di convocazione spontanea dell'assemblea straordinaria all' amministratore ancora in carica, la cui partecipazione all'assemblea è ininfluente tanto il verbale con la revoca del mandato e l'invito a dare le consegne al nuovo nominato gli verrà spedita con r/r, ed alla banca, così sarà la banca stessa che, una volta messa al corrente, congelerà i movimenti in attesa della comunicazione nuova nomina.
Dopo aver fatto il calcolo preciso dell'ammanco, far contattare l'amministratore da un avvocato per appurare se l'amministratore ha la volontà e la disponibilità finanziaria ( a questo proposito si dovrebbe accertare le sue proprietà tramite visura ipocatastale) di ripianare il debito ed in quanto tempo.
E' possibile che durante il controllo dei movimenti dell' e/c condominiale emergano giroconti a favore di altri condomìni amministrati dal medesimo soggetto; occorerà prepararsi a chiedere la restituzione delle somme inconsapevolmente prestate.
In ogni caso state pronti per intraprendere una azione giudiziaria nei suoi confronti per "mala gestio" .
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
D'accordo Criscuolo. Risposta veloce mia: assemblea convocata dai condomini. Revoca e nuovo amministratore. Cambio del responsabile del conto corrente. Consegna immediata dei documenti contabili. (Max un mese per legge) verifica dei conti e eventualmente denuncia alla magistratura del furto del danaro. Tutto questo entrò un mese da oggi. Ma va fatto velocemente.
 
J

JERRY48

Ospite
E' stato scoperto che l'amministratore ha sottratto dei soldi dal c/c condominiale?
E' o no una truffa? La truffa è un reato previsto dall'art. 640 del codice penale ed è un esempio di reato a forma vincolata. È definita come attività ingannatoria capace di indurre la parte offesa in errore attraverso artifici e raggiri per indurla a effettuare atti di disposizione patrimoniale che la danneggiano e favoriscono il truffatore o altri soggetti, procurando per quest'ultimi un profitto corrispondente al danno inferto alla vittima. Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da cinquantuno euro a milletrentadue euro. La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da trecentonove euro a millecinquecentoquarantanove euro Il delitto è punibile a querela della persona offesa.
È un reato a dolo generico e di evento, cioè si consuma nel momento della verifica dell'evento dannoso per la vittima e proficuo per il reo. È perseguibile a querela di parte a meno che non si verifichi una delle circostanze aggravanti previste dall'art. 61 C.P., nel qual caso è perseguibile d'ufficio.

Attualmente (dal 1 gennaio 2010 in Italia) è possibile intentare una azione collettiva in caso di truffa che coinvolga una pluralità di individui che abbiano un diritto leso comune.
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Recatevi in banca con una raccomandata per bloccare il conto scrivendo che se loro non dovessero tenere in considerazione tale raccomandate li riterrete direttamente responsabili delle conseguenze poi dai Carabinieri e fate denuncia da portare sempre in banca per rafforzare la raccomandata.
Io cosi ho fatto e dopo la retrosia del direttore ha accettato di bloccare il conto, che è quello che a voi interessa per il momento
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Si configura il reato di appropriazione indebita (art. 646 c.p.) quando taluno, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria del denaro o della cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso (da intendersi come mera detenzione). Questo reato è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 1.032 euro.
Se il fatto è commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario, la pena è aumentata. Si procede d'ufficio, se ricorrono talune specifiche aggravanti.

ecco in pratica:
Con la sentenza 5 ottobre 2011, n. 36022 la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che il reato di appropriazione indebita si può verificare a carico dell'amministratore anche per ammanchi di importi esigui nei fondi condominiali, quando la giacenza sia inferiore a quanto risulta dalla contabilità condominiale, dal momento che una differenza contabile di minima entità potrebbe fondarsi anche su presupposti non leciti. I Giudici hanno così affermato che l'esiguità dell'ammanco di cassa di per sé stessa non è in grado di escludere la responsabilità penale dell'amministratore di condominio per il reato di appropriazione indebita aggravata, sia sul piano oggettivo che soggettivo.

Ne deriva che l'amministratore di un condominio in presenza di un ammanco di cassa, anche di minimo importo, per evitare la condanna, dovrà dare prova del fatto che tale differenza rispetto al dato contabile è stata causata da altre ragioni, come ad esempio un errore nella contabilità. In assenza di tale prova, egli risponderà anche penalmente dell'ammanco nelle casse condominiali, pur se il reato si è concretizzato in una differenza di minimo importo.
Con l'aggravante si procede d'ufficio-
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
E' o no una truffa?
No.
Lo sarebbe solamente se l’appropriazione da parte dell'amministratore fosse stata realizzata con una serie di passaggi contabili, di atti e di convenzioni volti, non solo ad assicurarsi il frutto del reato, ma a fare apparire regolari i trasferimenti.
La fattispecie prospettata integra invece il reato ex art. 646 c.p., con le circostanze aggravanti di cui all'art. 61, n. 7 e n. 11 c.p.
Pertanto il reato è procedibile d'ufficio, ex comma 3 dell'art. 646 c.p.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
e beccate anche questa!! è sufficiente che la forza pubblica venga a conoscenza del fatto. Si potrebbe andare tutti quanti all'ufficio dell'amministratore...
 

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