arciera

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Salve a tutti. Miei conoscenti stanno vendendo la loro casa. Il geometra si è accorto che la cantina e' difforme dalla piantina catastale. (50 anni che la hanno! sigh!) Ovvero la loro cantina e' più piccola mentre quella accanto risulta più grande della piantina catastale, ovviamente. I miei amici sono certi che negli anni sessanta, il proprietario dell'altra cantina si è allargato con la compiacenza dei muratori. Ora, domando: dovrebbe ugualmente stare in usucapione. Ai miei amici poco importa di ritornare in possesso del pezzo di cantina, ma il problema e' che non possono vendere. Come si può risolvere questo caso? Mi rivolgo specialmente a te @Daniele 78 come risolvere al catasto la difformita' e per le regole @Nemesis , posso interpellarvi?

Forse avrei dovuto mettere questo thread in questioni catastali e urbanistiche perchè ai miei amici poco importa se gli altri si prendono il pezzo di cantina con usucapione, purchè al catasto tutto ritorni regolare. Insomma un guazzabuglio mi pare. Come si risolve? con usucapione? i miei amici vanno al catsto e dicono che illoro muro finisce prima, non credo si possa, perchè al catsto direbbero che lo devono vendere per frazionamento, no?
 
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Daniele 78

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@arciera provo a risponderti io. Sicuramente essendo passati più di 20 anni sarà ormai impossibile ritornare ai vecchi confini tra le 2 cantine, come anche tu ben capirai, però possono rifare la planimetria della cantina, ossia un Docfa (se è un C/2) mentre se è un vano accessorio all'abitazione dovrà rifare il Docfa dell'abitazione. La situazione ovviamente dovrà rispecchiare la situazione esistente al momento attuale. Sistemato il catasto che ovviamente dovrà corrispondere alla concessione (se presente
Visto che si parla di una casa molto vecchia). Fatto il catasto rimane la certificazione energetica, e successivamente il rogito notarile.
 

arciera

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Allora le cose che si possono fare sono due o chi negli anni sessanta si è messo d'accordo con i muratori mentre costruivano, cosa possibile conosciuta la famiglia, e spostano il muro come sulla planimetria oppure dato che anche loro devono mettere a posto questa discrepanza, fare tutto quel giro che tu dici e che per un metro di cantina non vale la pena, credo io @daniele78
 

arciera

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Insomma per capire bene. Si può andare al catasto ed accatastare una frazione di cantina che per il catasto appartiene ad un altro? È quello che dovrebbe fare chi si è trovato per caso una cantina più grande di quel che appare sulla piantina. Ed i miei amici non possono fare nulla per mettere a posto la loro cantina che risulta più piccola di quel che è sulla piantina catastale? Come fanno a rinunciare ad un pezzo di cantina? Credo che tocchi a quelli che se la sono presa. Non per una questione di giustizia, ma proprio per farla finita e giungere ad un risultato @daniele78
 

Daniele 78

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@arciera però sei tenuta ad aggiornare la piantina catastale della cantina se vuoi vendere la casa, devi sistemare la piantina come è attualmente, quello deve fare, in realtà è molto meno complicato di come tu pensi.[DOUBLEPOST=1390138329,1390138030][/DOUBLEPOST]
Insomma per capire bene. Si può andare al catasto ed accatastare una frazione di cantina che per il catasto appartiene ad un altro? È quello che dovrebbe fare chi si è trovato per caso una cantina più grande di quel che appare sulla piantina. Ed i miei amici non possono fare nulla per mettere a posto la loro cantina che risulta più piccola di quel che è sulla piantina catastale? Come fanno a rinunciare ad un pezzo di cantina? Credo che tocchi a quelli che se la sono presa. Non per una questione di giustizia, ma proprio per farla finita e giungere ad un risultato @daniele78
No tu non puoi accatastare un qualcosa che appartiene ad un'altro, essendo passati 50 anni e (da quello che ho capito mancano documenti scritti che attestano lo spostamento del muro) devi accatastare per forza la cantina (con planimetria più piccola), il vicino la riaccatasterà con planimetria più grande. Spero di esserti stato utile.
 

Daniele 78

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Così semplicemente? Non voglio proprio far polemica, poi con te, ma non serve un atto di compravendita?
No tranquilla non c'è problema, a distanza di 50 anni se non fai valere i tuoi diritti difficile riuscire a farlo oggi, può sentire un legale la tua amica per essere sicura; ma non credo proprio sia possibile. Io ho comprato un terreno anni fai i cui confini reali non corrispondevano con il catasto (lo sai solo nel momento in cui ci fai un rilievo) ed i confinanti infatti erano venuti avanti con la recinzione poichè avevano allargato la casa. Siccome però erano passati più di vent'anni dal fatto, non potevo più far smontare la recinzione, avendo parlato anche con il mio collega...purtroppo una volta si faceva tanto al quintale poi se c'erano difformità ti attaccavi al tram, ora per fortuna c'è più attenzione sui confini.
 

alberto bianchi

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@arciera però sei tenuta ad aggiornare la piantina catastale della cantina se vuoi vendere la casa, devi sistemare la piantina come è attualmente, quello deve fare, in realtà è molto meno complicato di come tu pensi.[DOUBLEPOST=1390138329,1390138030][/DOUBLEPOST]
No tu non puoi accatastare un qualcosa che appartiene ad un'altro, essendo passati 50 anni e (da quello che ho capito mancano documenti scritti che attestano lo spostamento del muro) devi accatastare per forza la cantina (con planimetria più piccola), il vicino la riaccatasterà con planimetria più grande. Spero di esserti stato utile.
E' quello che è successo a mia moglie 2 anni fa per una casa ereditata dal nonno e successivamente dal padre. Non avendo alcun interesse a tenere una casa distante centinaia di km dalla residenza attuale, mia moglie ed i suoi fratelli hanno deciso di dividere l'eredità per poi, da parte di chi ne avesse interesse, rivenderla. In sede di divisione il tecnico incaricato ha scoperto che esisteva una discrepanza tra la situazione attuale ed una mappa del 1940, l'unica esistente. In pratica gli eredi si son trovati nella realtà con una superficie inferiore a quella della mappa con un muro di confine spostato di alcuni metri.
Pare che verbalmente il nonno avesse concesso ad un fratello circa 60/65 anni fa di spostare il confine per costruire una stanza più ampia a ridosso dello stesso. Di tale fatto non esisteva documentazione e nessuna variazione al catasto.
Ebbene, per farla breve e per poter procedere alla divisione ed alla successiva vendita di parte del fabbricato, il tecnico ha dovuto adattare le mappe del catasto alla situazione attuale.
Così semplicemente? Non voglio proprio far polemica, poi con te, ma non serve un atto di compravendita?
Purtroppo pare sia la soluzione più semplice.
A meno che non si voglia rimettere tutto in discussione ed accusare persone ignote o defunte per eventuali abusi di 50 anni fa.
 

arciera

Membro Senior
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Ai miei amici sta benissimo! Troppo bene! Se di può fare così e' l'ottimo. Ci pareva strano che si potesse accatastare una cosa che al catasto appartiene ad un altro! Si potrebbe così aggirare una possibile compravendita. Non è questo il caso ma il dubbio mi era venuto. Per me e' incredibile che funzioni così semplicemente.
 

alberto bianchi

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Proprietario Casa
Ho dimenticato di aggiungere che mia moglie ed i fratelli, su consiglio del tecnico, dichiararono che la costruzione del muro di confine, nello stato attuale in cui si trova, avvenne in data anteriore al 1967.
Credo che in tale anno ci sia stato un importante provvedimento riguardante la gestione del catasto e che pertanto costituisca una linea di demarcazione tra vecchio e nuovo sistema. Daniele potrà essere più preciso in merito .
 

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