Daniele 78

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@Avvocato Luigi Polidoro io volevo chiederle, a distanza di 50 anni almeno di tacito possesso in questo caso per un metro in più di cantina e senza nessun documento di nessun tipo, chi subisce la perdita può ricorrere o visto il lungo tempo trascorso senza ricorrere di fatto "perde il possesso del bene"??
 

adimecasa

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se ci sono discordanze nelle planimetrie vanno sanate e portate allo stato attuale altrimenti ci sarà sempre una spada di damocle sul capo di ognuno dei confinanti
 

Gianco

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Occorre chiarire una cosa fondamentale: le planimetrie catastali sono fini a se stesse. Non necessitano di corrispondere o incastrarsi perfettamente con le proprietà adiacenti. Le planimetrie, sovente redatte con superficialità, servivano per indicare i vani, la loro disposizione ed i nomi dei confinanti. Pertanto le differenze fra le planimetria confinanti non necessitano di combaciare. Il perimetro delle particelle lo si desume dalla mappa catastale dei terreni: quella dell'urbano era a vista, indicativa, non era determinante ai fini dell'individuazione delle proprietà. Quella del catasto terreni, nei suoi limiti, permetteva di ricostruire i confini, tenendo conto delle tolleranze. Oggi il discorso sta cambiando, anche se l'Agenzia del Territorio non è all'altezza di gestire la mole dei dati che gli vengono forniti dal 1989 con gli aggiornamenti con le nuove procedure digitali. Non voglio dilungarmi sul problema, mi limito a dire che il catasto approva i tipi di aggiornamento senza andare a verificare se quello che sta approvando va in contrasto con altri tipi precedenti, adiacenti o coinvolti direttamente, creando una marea di future cause. In proposito ho scritto una lettera con le segnalazioni delle grosse disfunzioni, riconosciute dai dirigenti, che per loro affermazione devono seguire pedissequamente le disposizioni che gli arrivano dall'alto, inviata all'Agenzia del Territorio sede centrale, regionale Sardegna e provinciale di Cagliari. Sono trascorsi quasi tre mesi senza risposta. L'educazione o la velocità non è il loro forte.
Pertanto quello che sarà oggetto di atto saranno gli immobili reali, rappresentati, sovente in modo approssimato, nelle planimetrie. D'altronde, l'oggetto della stipula è il bene reale per il quale vengono pagate le tasse e gli oneri sulla consistenza rappresentata sulle planimetrie.
 

Luigi Barbero

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Forse non ho letto attentamente tutte le risposte ma mi sembra che ad entrambi (i tuoi amici ed i possessori della cantina "allargata") potrebbe essere piu utile e più economico rimettere le cose a posto ri-spostando il muro di confine secondo le piantine originali. Si risparmierebbero bei soldini per le pratiche di frazionamento accatastamento ecc. che, pare, entrambi dovrebbero sostenere.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Forse non ho letto attentamente tutte le risposte ma mi sembra che ad entrambi (i tuoi amici ed i possessori della cantina "allargata") potrebbe essere piu utile e più economico rimettere le cose a posto ri-spostando il muro di confine secondo le piantine originali. Si risparmierebbero bei soldini per le pratiche di frazionamento accatastamento ecc. che, pare, entrambi dovrebbero sostenere.
Aldilà dell'accordo tra confinanti per spostare un muro di divisione delle cantine devi accertarti che sia un tramezzo, e non uno portante, perchè una volta tendevano a separare nei vecchi condomini le cantine con muri portanti.
D'altra parte non avendo a disposizione molte conoscenze su travi ribassate, rompitratta, oppure solette in predalles, i vecchi solai avevano luci più strette di quelli attuali, ed ecco che ogni muro di divisione faceva anche da supporto per la struttura al di sopra.

In un immobile recente sarebbe molto più facile in quanto trovando un 8, o al massimo un 12 (quando va bene) non avresti nessun problema a regolarizzare buttando giù il muro. Sinceramente poi tra demolire un tramezzo e spostarlo (di cui avresti comunque bisogno dell'assenso del vicino) e presentare un nuovo Docfa economicamente ti conviene presentare la pratica.
 
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Avvocato Luigi Polidoro

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@Avvocato Luigi Polidoro io volevo chiederle, a distanza di 50 anni almeno di tacito possesso in questo caso per un metro in più di cantina e senza nessun documento di nessun tipo, chi subisce la perdita può ricorrere o visto il lungo tempo trascorso senza ricorrere di fatto "perde il possesso del bene"??
Purtroppo i proprietari dell'immobile parzialmente usurpato non possono avanzare più alcuna pretesa... 50 anni sono davvero troppi.
 

arciera

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Proprietario Casa
quello che sappiamo tutti. Ma anche perchè non ne vale proprio la pena. Per un metro di cantina!! Certo che al posto di ognuno io farei buttare giù il muro e lo farei ricostruire così come è nella planimetria. Ma questi sono expoveri arricchiti, tanto cari e tanto finti. (li conosco anche io dato che sono vicini della mia amica) Il uro non è portante, pensa che ci sono le sbarrette di ferro come finestrelle tra i due locali. Con una bella spallata cadrebbe tutto subito. (battuta!) Quello che dice @Gianco mi pare davvero uscito da una persona matura. Potrebbe essere stata davvero superficialità nel redarre i disegni (poi di cantine contorniate da terrapieni!) Vediamo, oggi pomeriggio faccio leggere le vostre risposte e vediamo l'evolversi della storia
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
@Gianco purtroppo con l'avvento della normativa della corrispondenza catastale delle planimetrie con la situazione di fatto (come sta notando la nostra amica arciera) anche una lieve difformità nel posizionamento di un muro (io aggiungo anche per una porta o una finestra esistenti ma non segnati oppure segnati ma non esistenti) di fatto ti obbligano o a cambiare la realtà con dei lavori edili o cambiare le planimetrie in modo che corrispondano alla realtà dei fatti. Questo specialmente in caso di vendita, non si scappa più ormai.

Lascio immaginare cosa può succedere quando la difformità tocca un aspetto più rilevante come un aumento (anche lieve di cubatura, tipo 15/20 mc, l'equivalente della volumetria di un piccolo bagno di servizio), cosa può succedere specialmente se non condonato ai tempi. Si va incontro alla demolizione di parte dell'immobile.
 
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