U

User_45016

Ospite
Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum, e chiedo consiglio perchè dopo lunghe ricerche non ho trovato un caso simile al mio che mi possa chiarire molti dubbi e calmare i miei mal di testa.
Nel 2011 è morta mia nonna la quale era proprietaria di alcune case e qualche terreno di un piccolo paesino sull'appennino. Premetto che mia nonna aveva 6 figli tra cui mia mamma che è deceduta. Le quote nella successione sono state divise in 6 parti e la sesta parte divisa a metà (io e mia sorella).
Le pratiche per la successione sono state seguite da mio zio che è vicino alla località dove sono ubicate le case. Di queste case so che alcune sono accatastate ma incomplete, altre sono agibili ma non ci abita nessuno , io non ho le chiavi di nessuna casa e non so neanche che forma abbiano.
Dal 2011 ho pagato regolarmente prima l'ICI e poi l'IMU.
Ora, visto che con gli altri fratelli e sorelle di mia mamma non ho contatti da anni e che nel 2013 le tasse sulla casa sono aumentate parecchio, mi trovo in reale difficoltà a continuare a pagare per altri chissà quanti anni queste case fantasma di cui non conosco neanche l'esatta ubicazione.
Del resto dell'eredità non ho avuto nulla e non so nemmeno se c'era qualcos'altro.
Il consiglio che vi chiedo è il seguente: posso in qualche modo rinunciare all'eredità o alla proprietà di questi immobili visto che ho anche due figli minorenni?

Ringrazio chiunque si è immerso in questo rompicapo, e ringrazio in anticipo chi saprà consigliarmi.
 
J

JERRY48

Ospite
Il consiglio che vi chiedo è il seguente: posso in qualche modo rinunciare all'eredità o alla proprietà di questi immobili visto che ho anche due figli minorenni?
Non puoi più rinunciare, sono passati i termini e c'è stata la successione.
Il tuo caso è un'accettazione tacita.
Si dice accettazione tacita quando l'erede a seguito di un suo comportamento chiaro ed inequivocabile, lascia intendere di avere accettato l'eredità, ad esempio. appropriazione di beni ereditari, disposizione sugli stessi beni o promozione di un'azione spettante all'erede.
Hai pagato l'ICI e l'IMU.

Art. 576 Codice Civile "L' accettazione è tacita quando il chiamato all'eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volonta di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede"
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Non puoi più rinunciare, sono passati i termini
Eh? Il termine è di dieci anni dall'apertura della successione.
e c'è stata la successione.
Certamente c'è stata l'apertura della successione e (forse) la presentazione della dichiarazione di successione. La quale dichiarazione ha valenza solo fiscale e non denota in modo univoco la volontà di accettare.
Il tuo caso è un'accettazione tacita.
Il solo pagamento delle imposte non prova l'intenzione di assumere la qualità di erede.[DOUBLEPOST=1390615921,1390615912][/DOUBLEPOST]
Non puoi più rinunciare, sono passati i termini
Eh? Il termine è di dieci anni dall'apertura della successione.
e c'è stata la successione.
Certamente c'è stata l'apertura della successione e (forse) la presentazione della dichiarazione di successione. La quale dichiarazione ha valenza solo fiscale e non denota in modo univoco la volontà di accettare.
Il tuo caso è un'accettazione tacita.
Il solo pagamento delle imposte non prova l'intenzione di assumere la qualità di erede.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
@icarmi
Devi mettere da parte l'orgoglio, stringere i denti, dimenticare eventuali antichi rancori ed incomprensioni e cercare di risolvere il problema delle imposte ed il mal di testa.
Dovresti innanzitutto mandare una Lettera raccomandata A/R a tutti gli altri eredi informandoli che, per vari motivi che spiegherai (lontananza dal luogo, etc), hai intenzione di cedere le quote di proprietà pervenute per eredità e che pertanto, visto il loro diritto di prelazione, chiedi che ti facciano una proposta di acquisto. E' anche vero che dovresti essere tu a fissare un prezzo, ma l'importante è smuovere le acque ed aspettare una qualche reazione da parte dei parenti.
 
U

User_45016

Ospite
Grazie per le risposte, vorrei però sapere se posso per legge rinunciare a tutto, anche perchè le proprietà per così come sono non interesserebbero a nessuno degli altri eredi.

Eh? Il termine è di dieci anni dall'apertura della successione.
ti ringrazio nemesis, come ho scritto ho due figli minorenni e vorrei essere sicuro di questa possibilità e se si a chi rivolgermi (notaio ... tribunale ecc.)

Il solo pagamento delle imposte non prova l'intenzione di assumere la qualità di erede.
Ho pagato le tasse perchè mi è stato consigliatto in questo senso per non avere problemi fiscalmete, ma non ho mai firmato alcun documento

hai intenzione di cedere le quote di proprietà pervenute per eredità e che pertanto, visto il loro diritto di prelazione, chiedi che ti facciano una proposta di acquisto
cedere le quote vorrebbe dire accettare l'eredità e non poter più far nulla in caso di rifiuto (certo) da parte degli altri.
 
J

JERRY48

Ospite
Eh? Il termine è di dieci anni dall'apertura della successione.
C'è stata la data di apertura della successione alla morte del de cuius e pure, non forse, la dichiarazione di successione e la divisione come fa a non accettare più? Si sta parlando del 2011, non 1811. Aveva tre mesi di tempo per decidere se accettare o meno l'eredità con beneficio di inventario. E non avrebbe potuto rinunciare, se avesse avuto un bene da cui avrebbe avuto qualsiasi beneficio, terreno dato in affitto, o appartamento in cui abitava.

Il solo pagamento delle imposte non prova l'intenzione di assumere la qualità di erede.
Le imposte le pagava perchè la divisione era stata fatta con assenso dell'OP.

E rispondi in modo esplicativo non solo di censura.
La prova infatti, è che infarmi ti ha ringraziato per il tuo scritto: Eh? Il termine è di dieci anni dall'apertura della successione.
Cosa vuol dire? Che infarmi crede che può rinunciare all'eredità.

La risposta di alberto, certamente è stata più esplicativa.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
C'è stata la data di apertura della successione alla morte del de cuius e pure, non forse, la dichiarazione di successione e la divisione come fa a non accettare più?
Non c'è stata nessuna divisione. L'OP aveva affermato solamente che "le quote nella successione sono state divise in 6 parti e la sesta parte divisa a metà (io e mia sorella)". Pertanto non v'è stato nessuno scioglimento della comunione ereditaria incidentale.
Aveva tre mesi di tempo per decidere se accettare o meno l'eredità con beneficio di inventario.
Sei uno specialista delle interpretazioni "creative". Stavolta dell'art. 485 c.c., che prevede che il chiamato deve fare la dichiarazione di accettare con beneficio d'inventario e quindi deve compiere l'inventario nel termine di tre mesi dalla dichiarazione, ma solo "quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari". Cosa che l'OP ha escluso.
E non avrebbe potuto rinunciare, se avesse avuto un bene da cui avrebbe avuto qualsiasi beneficio, terreno dato in affitto, o appartamento in cui abitava.
Ipotesi tutte escluse dall'OP.
Le imposte le pagava perchè la divisione era stata fatta con assenso dell'OP
Vedi sopra. Non v'è stata nessuna divisione.
Cosa vuol dire? Che infarmi crede che può rinunciare all'eredità.
E crede bene.
La risposta di alberto, certamente è stata più esplicativa.
Certamente è stata più utile della tua.
 
J

JERRY48

Ospite
Non c'è stata nessuna divisione. L'OP aveva affermato solamente che "le quote nella successione sono state divise in 6 parti e la sesta parte divisa a metà (io e mia sorella)". Pertanto non v'è stato nessuno scioglimento della comunione ereditaria incidentale.
E' la storia delle divisioni in Italia e pure delle liti, proprio per non spendere generazioni e generazioni dividono e dividono, quote a me quote a te, ma non si mette mai nero su bianco.
Sei uno specialista delle interpretazioni "creative".
Era una puntualizzazione, avevo "intuito" (ti va bene così?). Certo l'ha scritto icarmi, e l'ho letta la sua affermazione che non aveva niente in possesso della massa ereditaria.
Certamente è stata più utile della tua.
Ma anche più della tua, ha centrato il problema, col consiglio della cessione della sua quota ai parenti; è implicito quindi che le quote sono state assegnate e accettate, come è possibile adesso che icarmi si tiri indietro rinunciando all'eredità?.

Questo è il mio parere.
Sono uno specialista delle interpretazioni "creative".
L'ha sentenziato lo specialista delle censure che molte volte non "creano" niente, i suoi interventi censurano gli interventi degli altri e basta.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
ha centrato il problema, col consiglio della cessione della sua quota ai parenti
Il consiglio della cessione della sua quota è stato rifiutato dall'OP, che ha scritto "le proprietà per così come sono non interesserebbero a nessuno degli altri eredi".
è implicito quindi che le quote sono state assegnate e accettate
Lui risulta ancora un semplice chiamato all'eredità. Con le quote che saranno "sue" quando vi sarà un'accettazione espressa o una effettiva accettazione tacita.
Sono uno specialista delle interpretazioni "creative".
Una delle poche verità da te scritte in questa discussione.
 
J

JERRY48

Ospite
Il consiglio della cessione della sua quota è stato rifiutato dall'OP, che ha scritto "le proprietà per così come sono non interesserebbero a nessuno degli altri eredi".
C'è la Chiesa, lo Stato che queste proprietà, che non interessano a nessuno, le prenderebbero volentieri.
E non ci sarebbe bisogno di cercar casa, come per esempio Torino, per darla a qualche rom e con il sussidio pure di 600 € mensili. Guardiano, Maidealista è razzismo questo? No è realtà.


Una delle poche verità da te scritte in questa discussione.

Leggi pure il seguito, e verranno fuori anche altre verità.
 

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