Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Non so come funzionino le multiproprietà. Ciò in ossequio al fatto che per me "le società sono belle quando il numero dei soci è dispari. E tre sono troppi".
Però dal racconto, sembrerebbe più un albergo che, appunto, una multiproprietà. Ed un albergo mi può impedire l'accesso alla stanza se non ho prenotato o se in precedenza li ho fregati scappando senza pagare e portando via l'asciugamano e la carta igienica. Un socio di multiproprietà, credo, abbia tutto il diritto di continuare a fruire della sua quota. L'amministrazione, se creditrice, farà valere le sue ragioni con i classici decreti ingiuntivi ed il pignoramento del bene. Tutto il resto rimane un abuso da denunciare tramite un avvocato.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Perché non è possibile. E se possibile perché è successo a te, e' un atto illegale. La proprietà privata e' tutelata dalla legge costituzionale.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
A proposito, li si denuncia all'autorità giudiziaria. Anche senza avvocato. Nel momento in cui è successo si doveva fare. Ora, dopo che ti hanno fatto entrare, si potrebbe dire tutto e il suo contrario. Rimane il fatto per una prossima volta. E riprendendo il post di @Luigi Barbero , può essere proprio che hai centrato il bersaglio. Vanno di moda proprio gli alberghi che cedono il diritto di usufruire delle stanze in determinati periodi dell'anno. Potrebbe anche essere questo il punto di forza.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Vanno di moda proprio gli alberghi che cedono il diritto di usufruire delle stanze in determinati periodi dell'anno. P
Come a Bologna che l'alta stagione è quando c'é una qualsiasi manifestazione fieristica. la bassa stagione è negli altri periodi dell'anno. Così mi è capitato di dormire nel l' hotel vicino alla fiera con 80.000 lire quando nel periodo fieristico ne chiedevano 180.000 lire.
 

Elisabetta48

Membro Senior
se è vero che il periodo di proprietà è il momento in cui io dispongo della proprietà a pieno titolo, allora non può nessun regolamento condominiale impedirmi di entrare in casa mia.
Quello che ho letto in internet conferma le mie prime sensazioni. Si deve vedere cosa esattamente uno ha firmato perchè le cose sono ingarbugliate (ci sono contemporaneamente comunione e condominio, ma alcune multiproprietà non fanno condominio, c'è una società di gestione, uno può essere pieno proprietario o socio o ...ecc...
Una sintesi dei problemi (legati al caos normativo e alle diversificate forme societarie e di gestione) è a questo link
http://www.confappi.it/assets/news/Multi_condominio.htm
Vi riporto poche righe:
"Parimenti illegittime sembrano altre clausole, anche se imposte nel regolamento condominiale contrattuale o negli atti di acquisto. Per esempio quella in cui il gestore, in caso di morosità, si riserva di destinare a terzi l'uso dell'appartamento nel periodo prefissato, di cambiare chiavi o serrature o di far decadere il multiproprietario dai diritti sull'uso dei locali comuni".

Quindi torna valida la mia prima osservazione: andare a rileggere cosa è stato firmato. Poi lo si potrà contestare, se illegittimo, ma intanto guardiamoci
 

Elisabetta48

Membro Senior
farò in modo di pubblicare sul forum quanto saprò a beneficio di tutti noi
Sì, grazie se lo farai. Credo ci sia un intero mondo di possibilità dietro a quel termine. Soprattutto mi sembra di aver capito che lo Stato ha normato la procedura per l'acquisto ma non poi per la gestione. Quindi ogni caso è a sè, con gestori che possono essere i costruttori o altri enti, amministratori che possono essere i gestori oppure no... Insomma un caos.
 

pippopeppe

Membro Attivo
Impresa
cercherò in qualche modo di allegare una fotocopia della parte di regolamento condominiale in essere.
per intanto dopo essere riusciti a recuperare il documento cito testualmente la parte che ho letto al riguardo: Art. 39 2° capoverso - l'amministratore, inoltre, avrà facoltà di sospendere il diritto al godimento dell'appartamento e di inibirne l'accesso ai multiproprietari in ritardo nel pagamento delle quote da essi dovute, fintantochè essi non abbiano sanato la mora.-
quindi l'amministratore si arroga un diritto su una proprietà, anche se temporanea, altrui.
da qualche parte mi è parso leggere che un articolo di una norma contrattuale che vada a contrasto della legge renda nullo il contratto stesso.
mi sembra il caso.
 

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