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JERRY48

Ospite
Finalmente posso rispondere.
Dunque. Abitazione principale. Io ho due appartamenti contigui ma catastalmente sono separati, solo per uno posso invocare le agevolazioni (aliquota agevolata e detrazioni), mentre l'altro dovrà scontare l'imposta sulla base dell'aliquota ordinaria stabilita dal Comune. Quindi non posso applicare le agevolazioni per più di una unità immobiliare abitativa, a meno che non abbia preventivamente proceduto al loro accatastamento unitario. Punto fermo acclarato perciò per una sola unità immobiliare. Il secondo requisito che caratterizza il concetto di abitazione principale ai fini IMU è la necessità che io abbia la coincidenza tra residenza e dimora, per essere più preciso: debbo avere la dimora abituale e la residenza anagrafica, nell'immobile che ho scelto come abitazione principale. Ma non è ancora finita, il tutto è ancora subordinato alla residenza anagrafica e la dimora abituale del mio nucleo familiare.
Nel mio primo post ho fatto un errore: ho scritto domicilio anzichè dimora.
Al chè la sottolineatura di Nemesis: il domicilio è un cavolo a merenda.
Allora...ho corretto: dimora!!!
Nemesis altra sottolineatura ...occorre che sia abituale. Cioè la residenza.
Quindi. Nemesis ha preso fischi per fiaschi. Con quello che ha scritto è lampante che abituale si riferisse a dimora che c'azzecca la residenza? Ecco perchè io ho risposto specificando e concludendo con la frase scritta da lui, a parer mio errata.
Perciò requisiti:
  1. residenza anagrafica del proprio nucleo familiare
  2. dimora abituale del proprio nucleo familiare
Ho imparato la definizione di residenza? Che ti sei iscritto nel registro anagrafico e hai preso conseguentemente la residenza in un determinato Comune.
Definizione sempre da me "imparata", compresa e conosciuta.
@ Nemesis e @adimecasa :p:p

Questa la mia puntata!
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
abituale si riferisse a dimora che c'azzecca la residenza
La residenza è proprio definita dall'art. 43, comma 2 c.c. come il luogo della dimora abituale. La dimora deve essere abituale. T'è capì?
L'avrai "copiato e incollato" decine di volte, senza nemmeno leggere quell'articolo?
Che ti sei iscritto nel registro anagrafico e hai preso conseguentemente la residenza in un determinato Comune.
Prima si stabilisce la residenza. Dopo, entro 20 giorni, si dichiara la situazione di fatto e si ottiene l'iscrizione anagrafica.
 
J

JERRY48

Ospite
La residenza è proprio definita dall'art. 43, comma 2 c.c. come il luogo della dimora abituale.
Ai sensi del primo comma dell’art. 43 c.c., infatti, il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.
Questo luogo può anche non coincidere con quello di residenza.
T'è capì?
A casa ho il super attak da 10 gr., funziona benissimo, non c'è bisogno di scartabellare ogni volta che si risponde i vari codici di diritto (ovvero pubblico o privato).
 
Ultima modifica di un moderatore:

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Ai sensi del primo comma dell’art. 43 c.c., infatti, il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.
Questo luogo può anche non coincidere con quello di residenza.
T'è capì?
Io l'ho capito da un pezzo. Tu ancora no. Infatti alla mia ultima obiezione sulla residenza, che è il luogo di dimora abituale, hai replicato con la definizione di domicilio, che avevi citato prima, sempre a sproposito.[DOUBLEPOST=1395246936,1395246917][/DOUBLEPOST]
Ai sensi del primo comma dell’art. 43 c.c., infatti, il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.
Questo luogo può anche non coincidere con quello di residenza.
T'è capì?
Io l'ho capito da un pezzo. Tu ancora no. Infatti alla mia ultima obiezione sulla residenza, che è il luogo di dimora abituale, hai replicato con la definizione di domicilio, che avevi citato prima, sempre a sproposito.
 
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JERRY48

Ospite
Prima si stabilisce la residenza. Dopo, entro 20 giorni, si dichiara la situazione di fatto e si ottiene l'iscrizione anagrafica.
Sono state introdotte delle nuove modalità per la presentazione delle domande di iscrizione anagrafica o cambio di abitazione.
Ai sensi della Legge n. 35 del 4 aprile 2012, cambia la modalità per la presentazione delle domande di iscrizione anagrafica per i cittadini provenienti da altro Comune o dall’Estero e per i cambi di abitazione all’interno del Comune.
Allegando copia dei documenti di identità di tutti i soggetti per cui si chiede l’iscrizione anagrafica o il cambio di abitazione.
L’ufficio Anagrafe, entro i 2 giorni lavorativi successivi alla data di ricevimento dell’istanza (iscrizione anagrafica o cambio di abitazione), provvederà alla registrazione anagrafica e invierà la comunicazione di avvio del procedimento agli eventuali controinteressati, ai sensi della Legge n. 241/1990.
Successivamente, entro 45 giorni dalla ricezione della richiesta, procederà alla verifica della sussistenza dei requisiti previsti dal Regolamento Anagrafico per tutti i soggetti coinvolti nell’istanza e, nel caso che essi non sussistano o le dichiarazioni rese non corrispondano alla situazione di fatto, si procederà al ripristino della situazione precedente e quindi alla reiscrizione nel precedente Comune o all’indirizzo precedente, previo invio dell’avviso di diniego ai sensi dell’art. 10 bis della L. n. 241/1990.
Inoltre verrà inoltrata segnalazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza, ai sensi dell’art. 76 del DPR 445/2000, per le dichiarazioni mendaci rese in atto pubblico.
Dal 9 maggio 2012 il cambio di residenza si effettua in tempo reale.
Il cambio di residenza o di abitazione decorre dal giorno in cui viene fatta la dichiarazione. In precedenza si era costretti ad attendere per mesi con tutti i conseguenti disagi.
Io l'ho capito da un pezzo. Tu ancora no. Infatti alla mia ultima obiezione sulla residenza, che è il luogo di dimora abituale, hai replicato con la definizione di domicilio, che avevi citato prima, sempre a sproposito.
La differenza tra residenza e domicilio non è chiara a tutti, il Legislatore Italiano ha spiegato le nozioni di residenza e domicilio nel Codice Civile al libro primo "delle persone e della famiglia " al titolo III e precisamente agli Artt. 43 e 44.
Art. 43 Domicilio e residenza
Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale.
Art. 44 Trasferimento della residenza e del domicilio
Il trasferimento della residenza non può essere opposto ai terzi in buona fede, se non è stato denunciato nei modi prescritti dalla legge .Quando una persona ha nel medesimo luogo il domicilio e la residenza e trasferisce questa altrove, di fronte ai terzi di buona fede si considera trasferito pure il domicilio, se non si è fatta una diversa dichiarazione nell'atto in cui è stato denunciato il trasferimento di residenza.
E' bene ricordare, che non esiste un certificato di domicilio e nel caso venisse richiesta un'attestazione di domicilio, la stessa può essere eseguita tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, quest'ultima può essere eseguita solo da cittadini Italiani e comunitari.
(INCOLLATO)
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Sono state introdotte delle nuove modalità per la presentazione delle domande di iscrizione anagrafica o cambio di abitazione
Che non cambia di una virgola quanto da me scritto. E cioè che prima si stabilisce la residenza. Poi si dichiara la nuova situazione di fatto e quindi si ottiene l'iscrizione anagrafica.
Che è l'esatto opposto da quanto da te affermato: "ti sei iscritto nel registro anagrafico e hai preso conseguentemente la residenza in un determinato Comune"
La differenza tra residenza e domicilio non è chiara a tutti
In primis, come l'avevi dimostrato, a te.
 
J

JERRY48

Ospite
Che ti sei iscritto nel registro anagrafico e hai preso conseguentemente la residenza in un determinato Comune.
Per te suona meglio così: che hai preso la residenza in un determinato Comune e conseguentemente ti sei iscritto nel registro anagrafico.
E questa ipotesi: ho una macchina con roulotte.
Con la macchina, senza roulotte, da Milano mi reco al paese più vicino e faccio domanda di iscrizione all'ufficio anagrafe. Poi sempre con la macchina torno a Milano, aggancio la roulotte e la sposto al paese in due gg. totali. Pertanto ho prima chiesto l'iscrizione e poi stabilito la mia residenza. Si può fare? Però a Milano ho un monolocale dove ho il mio domicilio. Cosa ho fatto? Ho infranto la legge? Che ne pensi?

In primis, come l'avevi dimostrato, a te.
In secundis, continuando con la stessa solfa musicale...a Nemesis.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per te suona meglio così: che hai preso la residenza in un determinato Comune e conseguentemente ti sei iscritto nel registro anagrafico.
Non potrebbe essere altrimenti.
L'art. 1, comma 3 dell'ordinamento delle anagrafi della popolazione residente (legge n. 1128/1954) prevede che
"Nell'anagrafe della popolazione residente sono registrate le posizioni relative alle singole persone, alle famiglie ed alle convivenze, che hanno fissato nel Comune la residenza..."
Pertanto prima si fissa la residenza, poi avviene la registrazione in APR.
 

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