tunisino

Membro Attivo
Proprietario Casa
Vorrei sottoporre questo quesito per me molto importante.
Un mio cugino è ricoverato presso un Istituto per disabili, pur non essendo disabile del tutto, (è capace di intendere e di volere). La direzione dell'istituto in questione ha creduto opportuno nominare un amministratore di sostegno. L'assistente sociale ha proposto il mio nome. Premetto che assieme a mio cugino abbiamo in comune un libretto postale intestato a lui, a me e a mia moglie con p.f.r., e che da più di vent'anni lo seguo e amministro anche un appartamento di sua proprietà; anche per questo motivo mio cugino si è espresso favorevole davanti al Giudice per la mia nomina. Alla seconda udienza col Giudice mi è stato detto che, forse, non sarei stato nominato A.S., perché ha visto che c'erano dei movimenti di un certo valore sul libretto. Vi domando:
- è giusto che il Giudice controlli il passato mio e di mio cugino circa il libretto.
- se qualora il Giudice decidesse d i non nominarmi A.S. mio cugino può far ricorso.
A giudicare le cose allo stato attuale, credo di capire che ci sia un accordo Istituto-Giudice per impossessarsi dell'appartamento.
Grazie per la vostra attenzione.
 

effemme8

Membro Attivo
Proprietario Casa
ciao,
non ti rispondo perchè "sarebbero mie idee"....e quindi ti consiglio di far queste domande ad uno sportello-disabili ( non ad un giudice o un avvocato che troverebbero il modo per "spillar denaro"...perchè c'è sempre il modo...)

ma posso chiederti : in che modo avete contattato un giudice per tale pratica ? (vi siete rivolti ad un giudice di pace ? tempi ?)
 

tunisino

Membro Attivo
Proprietario Casa
è stato l'istituto ad avviare la procedura di nomina dell'A.S. dicendo che è per aiutare il soggetto (mio cugino) ad amministrare nel miglior dei modi il suo patrimonio. Quindi io non ho contattato nessun giudice di pace e non so esattamente cosa ha fatto l'istituto nello specifico. Grazie per la risposta.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'amministratore di sostegno è stato richiesto perché tuo cugino è impossibilitato a svolgere autonomamente tutte le funzioni nel suo interesse. Poiché lo stesso deve intervenire per tutelare i suoi (dell'amministrato) interessi e deve rispondere al giudice di tutta l'attività svolta. In particolar modo della parte economica, il fatto che esista confusione, avendo un conto corrente comune, non ti permette di essere suo garante. Evidentemente, sebbene abbia sempre amministrato per suo conto, esiste incompatibilità. E' quel conto corrente che condiziona la scelta del giudice tutelare.
 

tunisino

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho capito benissimo, Gianco. Se il Giudice decidesse per un'altra persona non posso che prenderne atto per le ragioni che tu hai detto. La mia preoccupazione è questa però: il futuro A.S. avrà l'autorità per chiedermi conto di ciò che è successo in precedenza col libretto? Io ho aiutato mio cugino per più di 20 anni e non credo che debba rendere conto a nessuno del mio operato anche perché tenevo al corrente i suoi tre fratelli che vivono all'estero.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
assieme a mio cugino abbiamo in comune un libretto postale intestato a lui, a me e a mia moglie
se è intestato a tre persone ognuno ha diritto di prelevare qualsiasi somma. Questa è la legge. Certo che se sta in un istituto questo farà di tutto per amministrare lui le proprietà. e FORSE sarebbe pure giusto. Funziona così da sempre. o ci pensi tu o ci pensano loro.
 

tunisino

Membro Attivo
Proprietario Casa
Rispondo a "arciera" e a "Nemesis". Il libretto in questione è intestato a tre persone con P.F.R. (pari facoltà di rimborso, quindi a firme disgiunte). Però la domanda alla quale non ho avuto risposta è questa: il Giudice o l'A.S. nominato può controllare i movimenti del libretto per il passato, cioè prima che l'Istituto si rivolge al Giudice tutelare per la nomina di un A.S.?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ritengo di no, a meno che non esista una specifica richiesta da parte di chi ha interesse. Credo anche che nel proseguo, il giudice chiederà la separazione della quota dell'amministrato in un suo conto personale sul quale potrà intervenire soltanto l'amministrazione di sostegno per le spese ordinarie previa autorizzazione dello stesso per quelle straordinarie.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
se la firma è disgiunta potevi anche prosciugare tutto il conto. e nessuno poteva farci nulla. Ma il problema non è questo. il problema come già ti ho detto è che se va in un istituto, questo vuole il controllo di tutte le proprietà, E mi pare che sia una cosa giusta, non ti pare? Nel caso che è in un istituto il giudice è propenso sicuramente a nominare un amministratore di sostegno interno all'istituto, per tutte le evenienze. L'amministratore, come sai, ogni anno dovrà compilare il rendiconto. Questa è la garanzia che le uscite e le entrate sono sotto il controllo del giudice.[DOUBLEPOST=1396717700,1396717598][/DOUBLEPOST]l'amministratore di sostegno e il giudice entrano in gioco nel momento in cui sono chiamati a giocare. non prima.
 

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