StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
il mediatore, che non ha la preparazione necessaria, non è addetto a curare la parte legale della procedura di compravendita degli immobili seguendola fino al rogito e matura il diritto alla provvigione nel momento in cui si perfeziona l'accordo tra le parti mediante la sua attività per cui ora dovrà affidarsi ad un consulente legale che tuteli i suoi interessi oppure andare avanti da sola.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Io aggiungerei che sarebbe necessaria la consulenza anche di un tecnico per verificare la regolarità della documentazione per rogitare.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
E' sufficiente, come anche detta la legge, rivolgersi al proprio notaio. È giunta l'ora di rogitare. E per rogitare provvederà il notaio, unico garante di Stato, a verificare che tutta la normativa sia stata seguita. Ovvero che tutto sia in regola per te.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
E' bene ricordare che il notaio è responsabile dell'identità delle persone e della regolarità della forma dell'atto. Su richiesta può garantire che sulla base delle ricerche nei pubblici registri immobiliari non esistono problemi ostativi. E' bene sapere che il notaio non può esimersi dal ricevere le dichiarazioni del contraente. La regolarità dell'oggetto del rogito dipende dalla serietà del contraente e dal tecnico che dovrebbe presenziare a tutela dell'acquirente. Poiché sovente si verificano errori sulle generalità dei contraenti e sull'identificativo dell'oggetto della stipula, la responsabilità è sempre da ascrivere ai contraenti in quanto l'atto, prima di essere sottoscritto, viene letto dal notaio rogante.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Anch'io sono convinto che il compito del mediatore termini con l'assistenza all'atto. Perché è in quel momento che potrebbero saltar fuori dei problemi, sfuggiti precedentemente. E lui potrebbe intervenire per chiarire i dubbi, concludendo la sua prestazione.
 

Giorgio B.

Membro Junior
Professionista
nch'io sono convinto che il compito del mediatore termini con l'assistenza all'atto. Perché è in quel momento che potrebbero saltar fuori dei problemi, sfuggiti precedentemente. E lui potrebbe intervenire per chiarire i dubbi, concludendo la sua prestazione.

Un mediatore coscienzioso e scrupoloso segue i clienti fino alla firma dell'atto notarile.
E' vero però che a termini di legge il suo compito si esaurisce nel momento in cui le parti arrivano ad un accordo. (verosimilmente anche una stretta di mano tra le parti si potrebbe considerare accordo concluso ... )
Quindi, in termini pratici, fatto e sottoscritto il preliminare, il mediatore ha finito i suoi "doveri". Il resto son tutti fiocchetti e nastrini, che il mediatore di solito appone affinchè se ne parli bene di lui (pubblicità)
 

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