GandalfP

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
E' possibile fare il passaggio di proprietà dalla sorella maggiore che della casa ha il 95% (restante 5% il genitore) all'altra sorella?

Intendo proprio un "passaggio", se previsto, evitando quindi la vendita o la donazione, spendendo solo i soldi per notaio e quant'altro per mettere il regola il tutto.

Lo scopo è liberare la sorella maggiore da ogni vincolo e passare la proprietà all'altra sorella. Ovviamente sono tutti d'accordo.

E' possibile passare anche il mutuo?

A quanfo ammontano i costi del notaio e quelli della banca?

Grazie
 

GandalfP

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Il trasferimento della proprietà con atto tra vivi può avvenire a titolo oneroso (compravendita) o a titolo gratuito (donazione).
Tertium non datur.

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Grazie Nemesis,
dato che la sorella maggiore sta pagando il mutuo,
esiste un modo di passare, o meglio realizzare la compravendita senza passaggio reale di soldi, ma trasferendo il debito?
Non so se in questo caso è fattibile la donazione da una all'altra e da quello che ho letto ha molti svantaggi.

Grazie ancora
 
U

User_29045

Ospite
Il passaggio di proprietà di un immobile gravato da mutuo potrà avvenire solo previo assenso della banca erogatrice, la quale prima di fornire il consenso, verificherà la posizione creditoria e debitoria del promissario acquirente o donatario.

Una volta ottenuto il permesso della banca, nel rogito notarile di compravendita o di donazione verrà scritto che la parte acquirente (o donataria) si impegna a farsi riconoscere debitrice diretta dell'istituto mutuante: avverrà così il trasferimento del debito.

Tramite la "notifica accollo mutuo", la banca avrà notizia dell'avvenuta compravendita (o donazione).

Sarà comunque cura dell'acquirente (o donatario) contattare la banca a mezzo raccomandata con avviso di riconoscimento, fornendo un recapito valido al quale saranno inviati gli avvisi di scadenza delle rate di mutuo.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
non si può. Scatterebbe la sanzione. Minimo il valore catastale.
Due anni fa mia moglie vendette ad una nipote (figlia di un fratello) un immobile ereditato dal genitore. Lo vendette in quanto inutilizzato, lontano dalla residenza, ed in pratica a disposizione del fratello e della figlia, ad un prezzo reale, quello materialmente pagato, inferiore al valore catastale.
Io presente al rogito, domandai al Notaio se si rischiava una verifica fiscale e delle sanzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Il Notaio ( una donna) mi rispose che non esisteva alcun rischio e che bastava pagare le imposte sul valore catastale. E così si fece il rogito.
 

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