antoniorubino

Membro Attivo
Proprietario Casa
UNA VEDOVA DI SECONDO MATRIMONIO E DUE FIGLI AVUTI IL DE-CUIUS CON IL PRECEDENTE MATRIMONIO.
CAPISCO CHE HA DIRITTO AD ABITARE LA CASA.
MA PUO' FARE TRASFERIRE LA RESIDENZA AL PRORIO FRATELLO,CHE NON PAGA FITTO, MENTRE IN ALTRA CASA LO PAGAVA E AI FIGLI DEL DE-CUIUS CHIEDE IL RENDICONTO PER ALTRI IMMOBILI GESTITI DA LORO ?.
PUO' ESSA FARLO? NON E' UN FITTO FIGURATIVO PER SE STESSA E UN MANCATO INTROITO PER I DUE FIGLI?
COME SI CONTABILIZZA REALMENTE?
 
B

boghes

Ospite
La vedova ha tutti i diritti alla eredità e di abitazione della casa coniugale e dell'uso dei mobili ivi presenti.
Però bisogna che chiarisca:
1) il de cuius ha redatto testamento?
2) i figli del de cuius sono proprietari pro quota degli altri immobili per eredità della loro mamma?
 

antoniorubino

Membro Attivo
Proprietario Casa
1) Il de cuius, padre, ha lasciato con testamento la legittima ai due figli.
2) I figli hanno i 3/8+ 3/8 mentre la vedova ha solo i 2/8 pro quota su tutto l'asse ereditario in corso di divisione giudiziale (fase di appello).
 

antoniorubino

Membro Attivo
Proprietario Casa
La quota disponibile il de cuius l'ha data sull'intero asse ereditario ai figli senza menzionare la casa di abitazione.
La vedova pretende di abitarci, fare risiedere il fratello senza pagare il fitto, che va a danno dei figli ma solo a suo beneficio, e in più avere i 2/8 del patrimonio e il rendiconto dei 3/8+3/8=6/8 dai figli.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
La casa, essendo lei coniuge, e' coniugale. Ha il diritto dalla sua. Al contrario di un usufrutto, non può affittarla ne' ricavarci alcun altro vantaggio a discapito degli altri proprietari. Il punto e' che lei può ospitare il fratello senza che questi paghi un affitto. (E' purtroppo una frittata da girare[DOUBLEPOST=1400146988,1400146795][/DOUBLEPOST]Se rientra, come pare, nella proprietà di altri immobili, perché non avrebbe il diritto di amministrazione? Non ho capito la questione
 

antoniorubino

Membro Attivo
Proprietario Casa
Rispondo ad ARCIERE e dico:
L'ospitalità è uguale a RESIDENZA anagrafica con permanenza dal 2007 ad oggi ?
Questa sua liberalità è legata al suo diritto di abitazione anche se lede l'usufrutto totale degli altri ?
E poi chi lo sà se questo paga o meno il fitto anche per gli altri ?
La vedova ha da sempre rinunciato all'amministrazione degli altri beni, anche per età,incompetenza e fatica.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
L'ospitalità è uguale a RESIDENZA anagrafica con permanenza dal 2007 ad oggi ?
Se chi viene ospitato in una data abitazione vi dimora abitualmente, quell'abitazione è la sua residenza. L'iscrizione anagrafica è una registrazione amministrativa che consegue (obbligatoriamente) al fatto di dimorare abitualmente (cioè, avere la residenza) in una determinata abitazione.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La vedova ha la possibilità di utilizzare l'abitazione senza doverne rendere conto a nessuno. Per cui può ospitare chi vuole. Mentre vorrei evidenziare un particolare. Se dal testamento risulta che la quota disponibile è stata destinata a voi figli sull'intero asse ereditario, alla vedova spetta 1/3 di 2/3, a voi spetta 1/3 + 2/3x2/3, che sviluppato risulta:
alla vedova 4/18, a ciascun figlio 7/18.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
La vedova ha la possibilità di utilizzare l'abitazione senza doverne rendere conto a nessuno.
La vedova può abitarci, non può sfruttare il bene. Non ha usufrutto, come gli altri eredi non hanno la nuda proprietà.[DOUBLEPOST=1400152134,1400152009][/DOUBLEPOST]
La vedova ha da sempre rinunciato all'amministrazione degli altri beni, anche per età,incompetenza e fatica.
per sua liberalità, ha comunque diritto ai frutti sulle proprie cose. (anche se in percentuale)
 

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