vittbol

Membro Junior
Proprietario Casa
Vorrei vendere la casa a un figlio invece di donarla,perchè l'acquisto da parte del figlio dà maggiori garanzie rispetto alla donazione. C'è comunque un particolare non insignificante: mio figlio non ha i soldi per pagar-
mela, perchè davanti al notaio l'acquirente deve esibire un assegno pari al valore commerciale della casa da
consegnare al venditore. I soldi comunque glieli darei io,sul suo conto corrente,e mi verrebbero restituiti
con l'assegno a saldo della compravendita. Si configura un reato in una operazione del genere? So che il
passaggio di proprietà tramite compravendita è più oneroso della donazione,dunque fin quì nessuna frode,
semmai il contrario. Ho già detto che sia io che mio figlio preferiamo la compravendita perchè dà maggiori
garanzie rispetto alla donazione senza introdurre gli stessi vincoli che fanno capo alla donazione.
Sentiti pareri diversi,c'è gente (commercialisti ed altri esperti)che argomentano che quanto esposto sopra
espone al ''reato'' di finta vendita che potrebbe essere perseguito anche con processo penale,annullamento
della vendita e grosse penalità a seguire. Questo è quanto,perchè l'agenzia entrate di competenza potrebbe
seguire a ritroso il cammino del denaro dal padre al conto del figlio e considerare questo illecito con le con-
seguenze descritte,che vorremmo accuratamente evitare,non essendo nostra intenzione di compiere azioni
fiscalmente illegali,o illegali per altri motivi. Ci è stato anche detto che dipenderà dall'agenzia entrate di
competenza e dal funzionario che esaminerà la cosa. Davvero c'è tanta discrezionalità? Dopo aver esposto
tutto quanto crediamo sia utile,aspettiamo ''lumi'' da gente esperta nella materia con indicazioni che servano
veramente a trarci fuori da questo ''pantano'' senza commettere sbagli poi molto onerosi. Grazie mille per
i validi consigli e per l'ospitalità. Vittbol.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Il figlio avrà un sicuro accertamento: se non ha redditi come fa ad acquistare un appartamento??
La compravendita di beni immobili e di beni mobili di elevato valore (tipo auto di lusso) rientra fra le cose maggiormente controllate..
Ho avuto a che fare con un accertamento per un terreno che il padre aveva venduto al figlio per la cifra di 6mila euro ...il figlio è un 18enne studente.....
gli sta costando in sanzioni ed interessi tanto quanto il valore dichiarato....
 

Antennaria

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ma perchè demonizzare così la donazione? in questo caso mi sembrerebbe lo strumento più adatto, nessun accertamento verso il figlio che non ha redditi e minor spese di trasferimento del bene.....
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'immobile donato non è accettata dalle banche per concedere un mutuo. Inoltre la donazione è soggetta a collazione e nel caso esistano altri eredi legittimari possono ricalcolare le quote considerando detto immobile come anticipo della quota spettante all'erede. Se è vero che tuo figlio non è in grado di affrontare un acquisto di una certa entità, è anche vero che tu puoi regalare cifre differenti in più occasioni. Soldi che poi possono essere utilizzati per l'acquisto de quo. Un consiglio: potresti vendere a tuo figlio riservandoti l'usufrutto o in cambio di assistenza. Con questo sistema potresti calare il valore della vendita e pertanto potrebbe essere verosimile.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Sì buona soluzione quella suggerita da Gianco, tu poi donargli dei soldi (con atto pubblico) e poi più avanti il figlio compra l'appartamento....
 

fabjjo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Volevo chiedere un'informazione a Gianco, dato che sono interessato a questa tematica. Io ho più o meno lo stesso problema per acquistare l'usufrutto di mia madre (sono nudo proprietario).
Cosa intendi per "in cambio assistenza"? E in caso come funziona e/o qual'è la procedura?

Fabio
 
U

User_15726

Ospite
L'immobile donato non è accettata dalle banche per concedere un mutuo. Inoltre la donazione è soggetta a collazione e nel caso esistano altri eredi legittimari possono ricalcolare le quote considerando detto immobile come anticipo della quota spettante all'erede. Se è vero che tuo figlio non è in grado di affrontare un acquisto di una certa entità, è anche vero che tu puoi regalare cifre differenti in più occasioni. Soldi che poi possono essere utilizzati per l'acquisto de quo. Un consiglio: potresti vendere a tuo figlio riservandoti l'usufrutto o in cambio di assistenza. Con questo sistema potresti calare il valore della vendita e pertanto potrebbe essere verosimile.
Scusa Gianco, ma dove l'hai letto che l'immobile donato non viene accettato dalle banche x il mutuo? io ho un mutuo aperto x ristrutturazione immobile e l'ho preso proprio con il mio appartamento donatomi da mia mamma!!!!
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Scusa Gianco, ma dove l'hai letto che l'immobile donato non viene accettato dalle banche x il mutuo? io ho un mutuo aperto x ristrutturazione immobile e l'ho preso proprio con il mio appartamento donatomi da mia mamma!!!!
Sono due cose diverse. La "consuetudine" (non è una regola...) delle banche a frapporre difficoltà per la concessione di un mutuo si verifica quando il donatario, non unico erede, vende l'immobile a un terzo...Questi potrebbe subire azione di rivalsa per esercizio del diritto di collazione da parte di un altro erede, eventualmente leso nella legittima. Non è comunque l'unica difficoltà perchè anche il terzo acquirente con o senza mutuo potrebbe evitare un
"incauto" acquisto. Fa bene vittbol a preferire la cessione. Quiproquo.
Vorrei vendere la casa a un figlio invece di donarla,perchè l'acquisto da parte del figlio dà maggiori garanzie rispetto alla donazione. C'è comunque un particolare non insignificante: mio figlio non ha i soldi per pagar-
mela, perchè davanti al notaio l'acquirente deve esibire un assegno pari al valore commerciale della casa da
consegnare al venditore. I soldi comunque glieli darei io,sul suo conto corrente,e mi verrebbero restituiti
con l'assegno a saldo della compravendita. Si configura un reato in una operazione del genere? So che il
passaggio di proprietà tramite compravendita è più oneroso della donazione,dunque fin quì nessuna frode,
semmai il contrario. Ho già detto che sia io che mio figlio preferiamo la compravendita perchè dà maggiori
garanzie rispetto alla donazione senza introdurre gli stessi vincoli che fanno capo alla donazione.
Sentiti pareri diversi,c'è gente (commercialisti ed altri esperti)che argomentano che quanto esposto sopra
espone al ''reato'' di finta vendita che potrebbe essere perseguito anche con processo penale,annullamento
della vendita e grosse penalità a seguire. Questo è quanto,perchè l'agenzia entrate di competenza potrebbe
seguire a ritroso il cammino del denaro dal padre al conto del figlio e considerare questo illecito con le con-
seguenze descritte,che vorremmo accuratamente evitare,non essendo nostra intenzione di compiere azioni
fiscalmente illegali,o illegali per altri motivi. Ci è stato anche detto che dipenderà dall'agenzia entrate di
competenza e dal funzionario che esaminerà la cosa. Davvero c'è tanta discrezionalità? Dopo aver esposto
tutto quanto crediamo sia utile,aspettiamo ''lumi'' da gente esperta nella materia con indicazioni che servano
veramente a trarci fuori da questo ''pantano'' senza commettere sbagli poi molto onerosi. Grazie mille per
i validi consigli e per l'ospitalità. Vittbol.

Per quanto rassegnati alle violenze vampiresche del Legislatore-Fisco un giudice terzo,veramente terzo dovrebbe assolverti da una indebita accusa di "finta vendita". Per cui:

Primo, non è una TUA vendita (non sei il proprietario) è un acquisto da parte di tuo figlio e vendita del terzo proprietario
(compra-vendita).

Secondo. UN padre può disporre del proprio capitale come meglio crede e lo può "elargire" a chiunque, compreso uno o più figli. Se per il Codice Civile tale elargizione su istanza di parte (coerede) raffigura una DONAZIONE non dovrebbe essere
materia di competenza del fisco che mediamente interviene quando gli conviene...nel nostro caso la cessione onerosa produce
esborsi impositivi molto più alti di quelli sulla donazione.
Se è così, versa pure tutta la somma e anche più occorrente per
l'acquisto sul conto corrente del figlio. E' questa è una prima operazione che,ben tracciabile, dovrebbe essere indolore. A questo punto tuo figlio quei soldi elargiti-donati ne fà quel che vuole...dal bruciarli al versarli per beneficenza o in meste o allegre compagnie...Se, ed è la seconda operazione, li destina
all'alloggio tu non c'entri più e se presenzierai alle varie formalità fino all'atto di rogito tu non dovrai ufficialmente comparire, dovendo apparire una esclusiva scelta di tuo figlio nella sua piena facoltà di discernimento.

Il problema invece si potrà porre se vi siano altri coeredi (figli e moglie) i quali in base a questa orribile
legge della Collazione-Donazione potranno intervenire, che tu abbia o non "pareggiato" con altre rispettive elargizioni-donazioni, e affliggere questo tuo "primo" erede fino anche all'intervento del giudice. Ed è questo che io temo (a babbo morto...) per il mio operato, trovandomi proprio in questa situazione.

In chiusura ti consiglio di esporre il caso come io l'ho illustrato
direttamente con un funzionario A.D.E. il quale ti dovrà indicare
quale sia la legge fiscale che regola la materia indipendentemente dal dettato del codice civile. Ci farai poi sapere. Grazie. QPQ.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Fabio, tu puoi acquistare in cambio dell'assistenza e/o vitalizio, che puoi e devi fornire alla cedente. Questo atto può essere impugnato se dovesse risultare che tu non mantieni l'impegno preso. Nel caso della riserva dell'usufrutto il valore dell'immobile, riferito alla nuda proprietà varia con il variare dell'età dell'usufruttuario. Evidentemente, maggiori chiarimenti te li può fornire il notaio.
Bander71, la banca nel concedere un mutuo non accetta di porre l'ipoteca su un immobile donato perché potrebbe essere soggetto a collazione. La banca, in alternativa, potrebbe chiedere l'intervento nel contratto di mutuo delle parti interessate che dichiarano di non avere alcuna pretesa sull'immobile interessato. Evidentemente nel tuo caso non esiste altro coerede che abbia diritto alla quota di legittima.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Vorrei vendere la casa a un figlio invece di donarla,perchè l'acquisto da parte del figlio dà maggiori garanzie rispetto alla donazione.
Non c'è assolutamente nessun problema: già fatto: tu gli puoi donare senza alcun problema fino ad un milione di euro. lui acquisterà la casa come prima casa. da quel momento in poi qualsiasi donazione riceverà l'agenzia delle entrate la tasserà. Non lo sapevate eh!?[DOUBLEPOST=1403559714,1403559627][/DOUBLEPOST]pagherà solo duecento euro in più di tassa perchè apparirà sull'atto del rogito che i soldi glieli ha donati la madre.
 

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