espodani

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Salve a tutti.

Vivo in una casa singola all'interno della quale esistono 3 unità abitative con annessa corte, portico e terreni di pertinenza.
Insieme a mia sorella ho ereditato la proprietà che risulta al 50% indivisa tra me e lei.
Vorremmo arrivare ad una suddivisione stragiudiziale, nonostante le difficoltà ed i conflitti, della proprietà in modo da poter disporre liberamente (vendita o ristrutturazione) delle quote assegnate.
Qui nasce una prima divergenza: lei vorrebbe ricorrere ad un notaio, io all'avvocato che segue la mia famiglia da anni.
L'avvocato mi ha garantito che una scrittura privata, con accordo stragiudiziale, con la sua assistenza mi costerebbe meno. Anche perchè mi applicherebbe un prezzo di favore senza utilizzare le tabelle che proporzionano la sua parcella al valore del bene in questione (ca. 4 mln di euro).

Le domande sono:
- Ha valore la divisione attraverso scrittura privata redatta con l'avvocato ?
- Quale puo' essere una parcella congrua considerando il valore degli immobili ed il fatto che andremmo da lui soltanto per correggere e redarre il testo in maniera legalmente corretta, avendo già concordato la spartizione dei beni mobili e immobili.

Ringrazio in anticipo per i pareri e suggerimenti
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Se avete già in mente come dividervi ma cercate solo aiuto a rendere pratica ed ufficiale la divisione, non vedo grosse differenze tra i due professionisti. Andare dall' Avvocato di famiglia non vuol dire fare una causa legale, andare dal Notaio vuol dire che potrà tradurre, direttamente, con un atto notarile la divisione che avete in mente.
Io personalmente andrei da un Notaio di fiducia e gli direi: "abbiamo in mente questa divisione, ora tu costruisci l'atto divisionale" Di costi, in questo caso, ci sarebbero solo quelli notarili. Andando dall'Avvocato, avreste il costo suo e comunque poi dovreste fare l'atto dal Notaio.
Piuttosto, dividetevi bene, fisicamente con meno comproprietà possibile per limitare le future baruffe il più possibile.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Le domande sono:
- Ha valore la divisione attraverso scrittura privata redatta con l'avvocato ?
- Quale puo' essere una parcella congrua considerando il valore degli immobili ed il fatto che andremmo da lui soltanto per correggere e redarre il testo in maniera legalmente corretta, avendo già concordato la spartizione dei beni mobili e immobili.

Parlo con buon senso e un poco per esperienza personale.
Avete gia' trovato un accordo tra di voi, volete disporre come volete delle cose che vi assegnate, non volete piu' avere problemi (lo vorremmo tutti ma sara' sempre difficile).
Io andrei dal notaio, farei un atto in cui si assegnano i beni a ciascuno (con o senza conguaglio) regolerei i rapporti con l'altra parte (per le parti che rimarranno in comune come scale, vialetto, luce condominiale, pulizie parti comuni, etc etc) tramite un regolamento da allegare all'atto come parte integrante e terrei le dita incrociate per il futuro.
Per il notatio come per qualsiasi professionista si chiede un preventivo (SCRITTO) con tutte le cose da fare ed il prezzo di ciascuna cosa e/o complessivo, poi lo si sceglie.
Luigi
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se non avete raggiunto un accordo totale sulla spartizione, la prima cosa da fare è rivolgersi ad un tecnico di provata esperienza che, presa visione della massa ereditaria studi un progetto di divisione da proporvi e da affinare secondo le rispettive esigenze o in alternativa formare due quote da sorteggiare davanti al notaio. Evidentemente l'opera di detto tecnico dovrà proseguire con la presentazione all'ufficio tecnico comunale del progetto di divisione nel caso si varino le unità immobiliari. All'Agenzia delle Entrate dovranno essere presentate le DOCFA delle unità immobiliari variate e dei beni comuni non censibili con le loro destinazioni. Redatto il piano di divisione, approvato dalle parti lo si consegna al notaio rogante che avrà il semplice computo di redare l'atto pubblico. Non credo ci siano alternative a questo programma.
 

griz

Membro Storico
Professionista
per quanto mi risulta la divisione delle parti comuni si ratifica con atto pubblico sottoscritto davanti ad un notaio, non mi risulta che una scrittura privata senza trascrizione e registrazione possa ratificare la cosa, l'accordo strgiudiziale lo potete anche fare tra di voi se avete già le idee chiare, un tecnico vi può assistere per gestire al meglio i valori dei beni in divisione così da poter evitare eventuali conguagli in denaro
in parole povere: se siete d'accordo che è opportuno dividere ed assegnarsi due parti dei bani in esclusiva, troverete la soluzione migliore. Tenete conto che ogni disputa che non concludete in accordo costa e può costare anche parecchio
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Griz, per poter stipulare l'atto pubblico occorre fare riferimento a dati catastali certi, ovvero a immobili ben definiti. In definitiva le planimetrie catastali devono corrispondere agli immobili reali.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Griz, per poter stipulare l'atto pubblico occorre fare riferimento a dati catastali certi, ovvero a immobili ben definiti. In definitiva le planimetrie catastali devono corrispondere agli immobili reali.
d'accordo, forse io do per scontato che se nn vi è un'identificazione sulla quale si possa praticare la divisione, questa vada prodotta, rimane il fatto che il notaio arriva per ultimo e l'avvocato può solo eventualmente affiancare un tecnico che proceda allineando i valori
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'avvocato può verificare l'esistenza di vizi o servitù, che potrebbe fare anche il tecnico. Pero solo il notaio può stipulare l'atto pubblico.
 

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