elisa86

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera; sto per stipulare un contratto di locazione abitativa concordato per studenti universitari a Roma a tre ragazze, ed ho letto tante informazioni al riguardo, ma ho alcuni dubbi che mi serve chiarire:
1) Per quanto riguarda l'APE e le Dichiarazioni di conformità dell'impianto elettrico e del gas, che cosa devo farne? Devo inserire dei dati nel contratto, o è sufficiente esibirli e dichiarare di esserne in possesso.
2)Per l'esigenza di transitorietà (dei soli conduttori) è sufficiente scrivere corso di studi ed Università, o servono altri dettagli?
Ho letto anche che si dovrebbe mandare una raccomandata ai conduttori al riguardo. Altrimenti che cosa potrebbe succedere?
3) Optando eventualmente per la cedolare secca, che cosa dovrei fare? Quante copie di contratto vanno firmate e poi posso registrarlo online all'Agenzia delle Entrate, come ho fatto per altri "normali"
Essendo la prima volta, su quale imponibile devo pagare la tassa relativa, il 10% su Roma mi pare, e quando?
4) Riguardo al canone di locazione, concordato con i relativi calcoli per zona e caratteristiche, si può ripartire in parti non uguali tra i conduttori, rimanendo ovviamente nel tetto stabilito?
Grazie a chi mi aiuterà, vorrei fare le cose nel modo più preciso possibile :confuso:
 
J

jac1.0

Ospite
Se parli di comunicazione relativa alla cedolare secca, è sufficiente quello che è scritto nel contratto.
Invece l'APE è necessaria, va indicata nel contratto ma non deve essere allegata. Deve essere solo consegnata ai locatari.
Ad ogni modo, ad evitare errori, è opportuno che il contratto venga predisposto da un'associazione di piccoli proprietari o di inquilini. In ogni capoluogo di provincia ce n'è una dell'uno e dell'altro tipo.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Buonasera; sto per stipulare un contratto di locazione abitativa concordato per studenti universitari a Roma a tre ragazze, ed ho letto tante informazioni al riguardo, ma ho alcuni dubbi che mi serve chiarire:
1) Per quanto riguarda l'APE e le Dichiarazioni di conformità dell'impianto elettrico e del gas, che cosa devo farne? Devo inserire dei dati nel contratto, o è sufficiente esibirli e dichiarare di esserne in possesso.
2)Per l'esigenza di transitorietà (dei soli conduttori) è sufficiente scrivere corso di studi ed Università, o servono altri dettagli?
Ho letto anche che si dovrebbe mandare una raccomandata ai conduttori al riguardo. Altrimenti che cosa potrebbe succedere?
3) Optando eventualmente per la cedolare secca, che cosa dovrei fare? Quante copie di contratto vanno firmate e poi posso registrarlo online all'Agenzia delle Entrate, come ho fatto per altri "normali"
Essendo la prima volta, su quale imponibile devo pagare la tassa relativa, il 10% su Roma mi pare, e quando?
4) Riguardo al canone di locazione, concordato con i relativi calcoli per zona e caratteristiche, si può ripartire in parti non uguali tra i conduttori, rimanendo ovviamente nel tetto stabilito?
Grazie a chi mi aiuterà, vorrei fare le cose nel modo più preciso possibile :confuso:

1) L'APE va consegnato o fatto prendere in visione agli inquilini prima della stipula del contratto e ciò va indicato espressamente nel contratto di locazione. Quanto alla conformità degli impianti, essa va dichiarata nel contratto.
2) Trattandosi di un contratto per studenti (da 6-36 mesi), va da sé la transitorietà dello stesso, legato al periodo di studi. Il modulo contrattuale è standard e previsto dalla legge (qui trovi un modello da compilare: http://www.tutelati.it/contr_stu.htm). Considera che se affitti su Roma, per il calcolo del canone di locazione devi fare riferimento ai valori previsti (minimi e massimi) dagli accordi territoriali per la tua zona di riferimento.
Non c'è nessuna raccomandata da fare.
3) Devi dichiarare nel contratto di volerti avvalere dell'opzione della cedolare secca (soluzione comoda). Se non lo scrivi nel contratto, prima di iniziare la locazione devi informare a mezzo raccomandata A/R i tuoi futuri inquilini (soluzione scomoda). Le copie del contratto devono essere almeno 2, una per te e una per l'Agenzia delle Entrate. Nel modulo RLI dovrai indicare di aver optato per il regime di tassazione della cedolare secca. Agli inquilini puoi fornire una copia del contratto con il timbro dell'avvenuta registrazione.
Quanto a importi e scadenze, la faccenda è lunga da riassumere, per cui ti rimando al sito dell'Agenzia delle Entrate, dove c'è una guida completa. Per il tuo caso vedi a pag. 10: http://www.agenziaentrate.gov.it/wp...a+informa/Guida_Fisco_e_casa_Le_locazioni.pdf
4) Sì, ma io farei un contratto unico, con un unico importo e poi lascerei agli inquilini il compito di redistribuirsi le rispettive quote.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Se parli di comunicazione relativa alla cedolare secca, è sufficiente quello che è scritto nel contratto.
Invece l'APE è necessaria, va indicata nel contratto ma non deve essere allegata. Deve essere solo consegnata ai locatari.
Ad ogni modo, ad evitare errori, è opportuno che il contratto venga predisposto da un'associazione di piccoli proprietari o di inquilini. In ogni capoluogo di provincia ce n'è una dell'uno e dell'altro tipo.
Caro FradJACOno sono fresco di consulenza UPPI dove un avvocato
specalizzato nelle materia contrattuale locativa ha asserito che non vi è l'obbligo di indicarlo nel contratto da registrare poi all'Agenzia delle Entrate, bensì solo (si fa per dire) consegnarne una copia al locatario...in mancanza della quale lo stesso potrebbe successivamente trasformare la "fazenda" in un tiro al piccione...(ricatto...sconto...) Chi ci dice come è...come non è...??? E quindi, in mancanza del certificato, perchè proprio non fatto, se il locatario è un amico o si comporta come tale per riconoscenza a un canone da locazione concordata e agevolata al minimo o poco più...non succederà nulla...se no...
A voi la risposta. Grazie. qpq.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Caro FradJACOno sono fresco di consulenza UPPI dove un avvocato
specalizzato nelle materia contrattuale locativa ha asserito che non vi è l'obbligo di indicarlo nel contratto da registrare poi all'Agenzia delle Entrate, bensì solo (si fa per dire) consegnarne una copia al locatario...in mancanza della quale lo stesso potrebbe successivamente trasformare la "fazenda" in un tiro al piccione...(ricatto...sconto...) Chi ci dice come è...come non è...??? E quindi, in mancanza del certificato, perchè proprio non fatto, se il locatario è un amico o si comporta come tale per riconoscenza a un canone da locazione concordata e agevolata al minimo o poco più...non succederà nulla...se no...
A voi la risposta. Grazie. qpq.

Caro @quiproquo , quanto da te riportato mi conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, che queste associazioni non hanno alcuna utilità se non quella di acquisire le quote associative.
Se qualcuno desse ascolto a quell'avvocato, andrebbe contro le disposizioni di legge e relative sanzioni...
In questi casi, meglio pagare per errori propri che per quelli che altri ti farebbero fare.[DOUBLEPOST=1412696347,1412696233][/DOUBLEPOST]
I casi sono due:
- hai inteso male;
- quell'avvocato non conosce l'art. 6, comma 3 del D. Lgs. n. 192/2005.

Sono quasi certo che la seconda opzione sia quella giusta. Non so se hai mai provato a parlare con queste associazioni. Io l'ho fatto, con più di una, e ogni volta mi sono sentito cadere le braccia per il livello di incompetenza riscontrato. Ormai li ho come il fumo negli occhi.
 
J

jac1.0

Ospite
non vi è l'obbligo di indicarlo nel contratto
L'obbligo di indicare nel contratto che l'APE viene consegnata all'inquilino esiste, non deve però essere scritto che l'APE viene allegato al contratto. Queste regole le conosce bene (di solito) l'impiegato (di norma un geometra), non necessariamente l'avvocato, dell'UPPI.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Un avvocato che lavori per uppi o chi per loro e non sappia queste cose è palesemente un incompetente.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
I casi sono due:
- hai inteso male;
- quell'avvocato non conosce l'art. 6, comma 3 del D. Lgs. n. 192/2005.
Forse la prassi o la pratica di queste associazioni che,oltre alla consulenza, spesso gestiscono, in rappresentanza con delega, migliaia di contratti locativi dall'inizio alla fine, hanno constatato o direttamente o indirettamente che se alcuni di essi non contengono la clausola come indicato da Nemesis, Mister Fisco non se ne accorge perchè gli impiegati non li leggono nè in prima istanza allo sportello , nè in seconda negli uffici di controllo...Questo porta a quell'andazzo tutto italiano che fatta la legge...trovato l'inganno...E chi meglio degli avvocati ci si sguazza alla grande??? Per la cronaca l'affermazione è stata ripetuta tre volte ma ben precisando il rischio conseguente.
Insomma è come il commercialista, fatti salvi i propisti, che trova l'escamotage per ridurre il Pasto del Vampiro...Comunque ho già chiamato il certificatore che se dopo 7 pratiche non fa uno sconto adeguato alla mia seconda figlia con un alloggio di 240 metri...il cilindro di FradJACOno è pronto a colpire anche nelle parti a lui care... oh si care gli furono...Prego: Un sorriso per QPQ.
 

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