raffaelemaria

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Mi rivolgo agli esperti. A chi competono le spese di manutenzione straordinaria deliberate in assemblea condominiale, non ancora effettuate prima del rogito, al venditore o al compratore. Quale è l'orientamento della giurisprudenza più recente visto che in passato ci sono state sentenze contrastanti?
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Mi rivolgo agli esperti. A chi competono le spese di manutenzione straordinaria deliberate in assemblea condominiale, non ancora effettuate prima del rogito, al venditore o al compratore. Quale è l'orientamento della giurisprudenza più recente visto che in passato ci sono state sentenze contrastanti?
La correttezza innanzitutto. E la lealtà. In fase di trattativa il venditore, specie se assistito da un mediatore professionista, deve rivelarlo al futuro acquirente...in sostanza è come un gravame che incombe con certezza sull'immobile...nè più, nè meno come un mutuo...Il relativo costo se preso in carico dall'acquirente dovrebbe andare in diminuzione da quello pattuito sull'immobile, altrimenti resta a carico del venditore. Ti porto ad esempio il caso concreto che sto vivendo. Tramite Agenzia mia figlia ha venduto,dopo averlo locato per 5 anni, un piccolo alloggio...al compromesso ha incassato la caparra e il rogito è previsto per il 20 novembre. Nel frattempo per carenza di calore, avevamo già deciso di modificare e ampliare il sistema radiante dei caloriferi...oggi,martedì 28 ottobre, ho l'appuntamento per la finizione
dei lavori (sostituzione di un termosifone con uno più grande) Il costo di tutta l'operazione circa euro 1.200, che godrà della detrazione fiscale credo del 65% è a carico di mia figlia. Certo si poteva proporre di caricarlo all'acquirente sempre per via della detrazione ma poi lo si doveva sottrarre al netto di essa dal costo totale dell'alloggio.
Credo, e chiudo, che non vi sia grande differenza fra lavori strordinari del singolo alloggio e quelli di tutto il condominio: in effetti esso è un intervento straordinario atto a ripristinare la funzione regolare o lo stato originale...e le liti a cui fai riferimento sono dovute alle modalità legislative che sono strutturate apposta per accendere i cuori e le menti...con sommo gaudio dei "poveri" avvocati e periti tecnici...
Chi è d'accordo lo comunichi a FradJACOno che lì sta fremendo di menare il suo cilindro...Alla prossima. QPQ.
 

Bunny

Membro Attivo
Proprietario Casa
In un mondo in cui correttezza e lealtà sono cose molto rare, all'acquirente non resta che aprire gli occhi, informarsi dall'amministratore ed eventualmente chiedere una riduzione di prezzo. Di fatto spese di manutenzione straordinaria l'amministratore le mette a carico di chi ne gode i benefici, infatti quando uno non è più condomino, non può essergli chiesto nè emesso nei suoi confronti il decreto ingiuntivo. Se uno poi volesse ricorrere al Tribunale, per rivalersi sul venditore, la giurisprudenza resta contrastante...a favore potrebbe esserci la sentenza n. 10235 del 2 maggio 2013
 

adimecasa

Membro Storico
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se le spese deliberate e non eseguite, se sono state evidenziate nel preliminare, ma non conteggiate nel prezzo, sono a carico di chi le gode
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
se le spese deliberate e non eseguite, se sono state evidenziate nel preliminare, ma non conteggiate nel prezzo, sono a carico di chi le gode
riprendo il mio esempio che sto vivendo: l'alloggio, sia locato, sia venduto aveva una carenza nel riscaldamento (ne avevamo già parlato con @Daniele 78)...ci siamo detti: sia inquilino, sia acquirente potrebbe accampare danni per vizi occulti...quindi tanto vale intervenire subito e ripristinare almeno la "sufficienza". Se non l'avessimo fatto, avremmo dovuto dirlo e scrivere sul compromesso, accollandolo di fatto all'acquirente da una parte e dall'altra compensarlo sul prezzo d'acquisto...O no???. Credo di sì...Lo stesso criterio dovrebbe valere per le spese straordinarie che di solito non sono una "novazione" bensì un puro e semplice ripristino, sia pure molto più pesante...Il fatto è che il venditore spesso vuole scaricare
slealmente la spesa sul compratore...e puntualmente spunta la
LITE che i due avvocati con grande abilità la fanno durare a volte qualche decina d'anni...E' l'Italia amico caro...La famosa culla del diritto...Alla prossima. QPQ.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
http://www.civile.it/condominio/visual.php?num=80745 Io ho trovato questa senntenza sulle spese (è del 2011) in sostanza vengono definite ordinarie le spese "prevedibili" per la manutenzione di un 'impianto (in questa sentenza si parlava di ascensori) mentre tutte quelle manutenzione che non rientrano in un piano di manutenzione (a volte le imprese installatrici redigono un piano di manutenzione degli apparecchi) quelle sono ordinarie, tutte le altre sono straordinarie.
Altri esempi di cosa è una manutenzione straordinaria direttamente dal Testo Unico dell'Edilizia: http://www.ediltecnico.it/18442/tes...e-e-cosa-non-e-la-manutenzione-straordinaria/.
Sotto ho pubblicato un PDF dell'ANACI durante un corso per amministratori condominiali, forse può anch'esso esservi d'aiuto meglio di tante parole.
 

Allegati

  • dispensa4_manutenzioni_ordinarie_straordinarie (1).pdf
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adimecasa

Membro Storico
Professionista
daniele, basta una CIL per sostituire gli infissi e le tapparelle?, è una spesa straordinaria o ordinaria, rientro nel risparmio energetico, e posso ricuperare il 65%
 

Daniele 78

Membro Storico
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daniele, basta una CIL per sostituire gli infissi e le tapparelle?, è una spesa straordinaria o ordinaria, rientro nel risparmio energetico, e posso ricuperare il 65%
Io nel mio paese in provincia di Biella abbiamo sostituito una caldaia (2007) e richiesto tranquillamente le agevolazioni per il 55% (era così prima di diventare il 65%). Premetto che mi sero pre-informato all'Ufficio Tecnico del mio Comune e mi aveva detto ,avendogli spiegato nel dettaglio cosa andavo a realizzare, (sostituivo il generatore di calore di casa dei miei...e basta) NON era necessario alcuna autorizzazione comunale.
Non è detto però che in altri Comuni (anche della mia zona, figuriamoci gli altri) in quel tempo.
Comunque a livello nazionale valgono queste cose: http://www.ediltecnico.it/24390/bonus-ristrutturazioni-2014-ecco-lavori-che-non-richiedono-permessi/.
 

adimecasa

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Professionista
daniele era necessario comunicare l'inizio lavori, anche nel tuo Comune, poi se nel tuo Comune non dicono niente è un'altra cosa
 

Daniele 78

Membro Storico
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daniele era necessario comunicare l'inizio lavori, anche nel tuo Comune, poi se nel tuo Comune non dicono niente è un'altra cosa
Si ma capisci che ogni Comune fa un pò ciò che vuole?? Io avevo fatto una precisa richiesta al Tecnico comunale:" Devo presentare una Dia (era il 2007 e Cil e Cila manco c'erano) per sostituire un generatore di calore???, desidero anche accedere alle agevolazioni del 55%". La risposta che mi fu data:" Non necessario nessun titolo abilitativo".

Capisci perchè è veramente difficile lavorare in edilizia?? Esistono delle norme nazionali, che però poi ogni Regione rielabora a modo suo (e detta le linee programmatiche dei territori) e lo fa anche il Comune a sua volta.

Ad esempio la distanza dai centri abitati per i cimiteri da norme nazionali prevede 200mt. Ebbene la Regione Piemonte prevede 50mt dei casi particolari (che poi nel passato sono stati abusati dai Comuni nei PRG).
Nel mio Comune ed in molti altri le distanze di alcuni suoli sono inferiori ai 200mt, ma le prescrizioni erano state date ai tempi dai Comuni.
Sai che a Leinì per un vendita un perito ha fatto scoppiare il caso (in quanto l'immobile distava a meno di 200mt dal cimitero) Il problema era più grande in quanto quell'immobile era regolarmente concessionato, per cui TU Comune (tramite Regione) hai dato un'autorizzazione che non avresti potuto dare ed ora mi dici che non posso pure vendere perchè non regolare?? Ma stiamo scherzando

Sta di fatto che se al proprietario (che ha regolarmente chiesto autorizzazione) viene detto che non avrebbe potuto farla e la casa diventa invendibile, sai che causa mega va incontro il Comune (ed in seguito la Regione che ha autorizzato ciò)???

Premetto che il problema delle fasce cimiteriali aveva toccato anche un mio terreno, ma avevo chiesto delucidazioni al Tecnico comunale perchè ci fosse questa differente visione da Stato a Regione Piemonte, non sapeva cosa rispondermi...però mi ha citato il caso di Leinì dove a seguito dell'iniziativa di un perito che bloccò una compravendita, il proprietario dell'immobile (che aveva regolare autorizzazione) fece ricorso contro il Comune.
Anche nel nostro Comune si poteva costruire sotto i 200mt ma proprio dopo questo caso hanno cambiato tutto in fretta e furia.

Di seguito allego questo link:http://www.gazzettaamministrativa.i...ml?resId=88394f2c-5518-11e3-8ae2-5b005dcc639c
Distanze cimiteriali statali.

Sotto il Pdf del regolamento con le distanze prese dal regolamento cimiteri della Regione Piemonte.
 

Allegati

  • pi_Cimiteri.pdf
    63,8 KB · Visite: 31

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