Io ho in mente due grandi principi, che voglio sottoporti:
A) Si possono tassare solo i redditi, non le proprietà!
B) Se lo Stato, Regioni, Provincie, Comuni, non hanno abbastanza risorse, devono dimagrire, devono ottimizzare la loro missione, devono giustificare la loro esistenza con i fondi che sono loro destinati, non possono a spese crescenti crescere l'esosità delle loro pretese fiscali!
Nello specifico della I° casa, ti faccio l'esempio di due fratelli, la cicala e la formica.
1) Il primo spende, si compra tutto e di più e poi domanda allo Stato una casa popolare a canone agevolato, o al limite ne occupa una libera di una vecchietta finita all'ospedale.
2) Il secondo, lavora, paga le tasse, risparmia, compra la sua prima casa, paga l'IVA al costruttore, le tasse di registro, catastali e quant'altro. Ora mentre paga il mutuo di una casa che è ancora della Banca, gli mettono, l'IMU, la TASI, la TARSU, nonostante lui versi annualmente le tasse sul suo reddito personale.
I due fratelli sono trattati dallo Stato in maniera iniqua, ad uno lo Stato dovrà dare, casa popolare, gestire le sue necessità e magari i suoi reati sui beni della pubblico patrimonio. L'altro, conduce una vita autonoma, si è affrancato e nulla chiede allo Stato, ma questi, ingolosito del "bene al sole" che possiede, la casa, lo munge con una fiscalità esosa, mal organizzata e frammentata in scadenze, oneri e di difficile interpretazione, e alla fine lo tiene sulle corde, minacciando ulteriori tassazioni per, solite frasi degli amministratori, "diversamente non potremo garantire i servizi agli anziani, asili, forze dell'ordine!"
Ma comprare gioielli, borse, boxer con i soldi del contribuente, finanziare il Monte dei Paschi di Siena con 4 miliardi di €, quelle sono spese che nessuno ricorda.
Ciao