Cia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Io e mia moglie siamo proprietari in comunione di beni di due appartamenti, uno dei quali è la nostra abitazione. Abbiamo due figli, uno dei quali sposato.
Se uno di noi due viene a mancare, il coniuge superstite potrà liberamente rimanere nella sua abitazione, visto che in quel momento si instaura la procedura di successione ovvero diventerà oggetto di discussione sul da farsi tra gli altri eredi? E l'appartamento non abitato da noi dovrà immediatamente diventare altrettanto oggetto della successione con corrispondente chiamata in causa dei figli?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Se uno di noi due viene a mancare, il coniuge superstite potrà liberamente rimanere nella sua abitazione
Sì, ex art. 540, comma 2 c.c., che recita:
Al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni.
Si tratta di un (pre)legato ex lege che non va aggiunto alla quota di eredità ma va in essa ricompreso.
E l'appartamento non abitato da noi dovrà immediatamente diventare altrettanto oggetto della successione con corrispondente chiamata in causa dei figli?
In assenza di testamento, tutto il patrimonio del coniuge deceduto (compreso l'appartamento in cui il coniuge superstite avrà il diritto di abitazione) sarà diviso secondo quanto stabilisce l'art. 581 c.c.: al coniuge superstite andrà 1/3 (oltre ai diritti di abitazione e di uso di cui sopra) e ai due figli 1/3 ciascuno.
 

Cia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Rispetto al primo quesito, ringrazio per l'esattezza e la tempestività.
Sulla seconda questione, preciso che con testamento olografo abbiamo, io e mia moglie, già destinato la quota disponibile al coniuge superstite per la massima tranquillità economica........
 
J

jac1.0

Ospite
Quindi nel caso in ispecie l'abitazione sul quale il coniuge esercita il diritto di abitazione ha tre proprietari con tre quote uguali, giusto?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi nel caso in ispecie l'abitazione sul quale il coniuge esercita il diritto di abitazione ha tre proprietari con tre quote uguali, giusto?
No, dato che l'OP ha poi specificato che ciascun coniuge ha fatto testamento, destinando la propria quota disponibile all'altro coniuge. Conseguentemente, la quota che perverrà alla loro prole sarà ridotta.
 
J

jac1.0

Ospite
Quindi a chi è andata l'abitazione in parola, visto che la ripartizione non è in tre parti uguali?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi a chi è andata l'abitazione in parola, visto che la ripartizione non è in tre parti uguali?
Andrà al coniuge e ai due figli, come tutto il resto del patrimonio che cadrà in successione, con le seguenti quote:
- coniuge: 1/2 (comprende la quota disponibile, pari a 1/4);
- ciascuno dei due figli: 1/4.
Al coniuge saranno riservati i diritti di abitazione su quella casa e di uso dei mobili che la corredano.
 
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