Rovald

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Sì ho studiato il latino, ma non importa. Ognuno risponde e agisce come meglio crede. Non voglio passare né per avvoltoio e neppure corvo o sciacallo. Ho chiesto un parere, ringrazio tutti per l'aiuto e la disponibilità e dico solo a chi trancia eventuali giudizi non giudicare nessuno se prima non hai camminato almeno un'ora nelle sue scarpe.
 

Rovald

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Veramente sono una "brava". Sono la figlia di quell'esemplare tipo di uomo che era, purtroppo, mio padre. Ma gli amici uno se li sceglie i parenti (a volte anche i genitori) li devi subire... e io mio fratello non abbiamo avuto molta fortuna a livello di padre. Ma è la vita. Grazie ancora a tutti ma proprio stamattina ho avuto la conferma che aveva fatto effettivamente la rinuncia passando anche per "gran signore". Noi non ne eravamo stati informati e stiamo pagando i debiti del "gran signore". Grazie ancora
 

quiproquo

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Scusate l'intromissione. Ma dopo aver dibattuto varie volte sulla
COLLAZIONE e DONAZIONE, il vissuto esposto mi induce ad altre considerazioni. Il Fisco e i Notai considerano la rinuncia a
un qualsivoglia(???) diritto come una "donazione" e se fosse applicabile anche per questo caso si potrebbe riaprire tutta la
faccenda...Alla quale ci si dovrebbe poter aggiungere tutte le elargizioni eccedenti quelle di modico valore...Ma questo esula dalla mia competenza..e solo un professionista può mettere mano al groviglio. Aggiungo e chiudo con un'amara riflessione per gli amici che erano intervenuti precedentemente...(Luigi...Mery 56 ..Elisabetta.. Arciera...Daniele...Gianco...jerry48...ecc...): come potete notare un padre "degenere" non viene colpito dalla legge...un padre-padre come credo che siano la maggioranza di essi e di noi propisti, può essere colpito dal combinato di quelle due leggi che continuo a considerare, sia pure in parte, liberticide e produttrici di
liti familiari che con le dovute modifiche si potrebbero evitare.
Grazie per l'attenzione. Quiproquo.
 

Rovald

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Non ho capito come la collazione / donazione possa essere applicato al mio caso. Comunque abbiamo pensato con mio fratello di acquisire la copia della sua rinuncia, incorniciarla per ricordarci chi era nostro padre. E chiudere questo capitolo triste. Perché questa vicenda non è stata solo una mera questione di interesse ma anche e soprattutto come ho già detto una presa di coscienza che spesso essere padri non è una questione di "sangue" visto come si è comportato con noi figli. Uno può anche non essere portato alla paternità. Ma un figlio non può saperlo e ora catarticamente io e mio fratello (unitissimi, lui ha 44 anni io 56) abbiamo deciso che la nostra famiglia siamo solo noi due. Grazie ancora a tutti
 
Ultima modifica:

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Non ho capito come la collazione / donazione possa essere applicato al mio caso. Comunque abbiamo pensato con mio fratello di acquisire la copia della sua rinuncia, incorniciarla per ricordarci chi era nostro padre. E chiudere questo capitolo triste. Perché questa vicenda non è stata solo una mera questione di interesse ma anche e soprattutto come ho già detto una presa di coscienza che spesso essere padri non è una questione di "sangue" visto come si è comportato con noi figli. Uno può anche non essere portato alla paternità. Ma un figlio non può saperlo e ora catarticamente io e mio fratello (unitissimi, lui ha 44 anni io 56) abbiamo deciso che la nostra famiglia siamo solo noi due. Grazie ancora a tutti
Solo un professionista generoso potrebbe dare un parere se vi siano gli estremi per paragonare la rinuncia di tuo padre ad una Donazione...La rinuncia all'usufrutto su un immobile è considerata una donazione...Il nesso con la rinuncia all'eredità esula dalla mia
conoscenza. Resta un semplice dubbio. Ti auguro di ricevere un
parere dei professionisti presenti su Propit. Quiproquo.
 

rita dedè

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No,@quiproquo, la rinucia al diritto di ereditare non é una donazione che il rinunciante fa ai rimanenti eredi, la rinuncia al diritto di ereditare è un atto che produce il ingrandirsi delle quote ereditarie spettanti degli eredi che non rinunciano, è un atto non ricettizio unilaterale, basta non tocca l argomento donazione o collazione sarebbe troppo bello poter impugnare la rinuncia al diritto di ereditare ......... Magari.0
 

quiproquo

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No,@quiproquo, la rinucia al diritto di ereditare non é una donazione che il rinunciante fa ai rimanenti eredi, la rinuncia al diritto di ereditare è un atto che produce il ingrandirsi delle quote ereditarie spettanti degli eredi che non rinunciano, è un atto non ricettizio unilaterale, basta non tocca l argomento donazione o collazione sarebbe troppo bello poter impugnare la rinuncia al diritto di ereditare ......... Magari.0
Cara Rita se leggi bene ho postato la COSA all'ombra di un dubbio non peregrino. Naturalmente è probabile che ESSA sia impossibile
ad essere realizzata. Pur tuttavia, per amore di dialettica, provo ad unire i punti di contatto, che sono:
A)La rinuncia all'usufrutto produce un arricchimento del nudo proprietario...
B) La rinuncia all'eredità produce un arricchimento del o dei coeredi
Ed è un primo punto di coerenza...
Caso A: Se l'usufruttuario, padre di due figli (Rita e Mario) godeva di un canone locativo su un alloggio con nuda proprietà di Rita, e in qualche modo quel canone contribuiva ad aumentare i risparmi del padre che sarebbero confluiti nell'asse ereditario, il fratello Mario ne avrebbe un depauperamento e potrebbe in fase successoria pretendere il conferimento per collazione...
Caso B: Se il padre non avesse rinunciato alla sua quota dell'asse
ereditario della moglie, quella quota sarebbe a sua volta diventata
l'asse ereditario degli altri due figli che potrebbero (sto usando il condizionale...) diventare parte lesa di un ipotetico secondo ambito successorio...E' chiaramente un'astrazione e una forzatura che però
concretamente ha prodotto un depauperamento dei due figli che
giustamente hanno postato mestamente il loro "grido" di dolore...
In definitiva la rinuncia alla quota ereditaria potrà non essere considerata una donazione ma produce concretamente lo stesso effetto della stessa...Ed è quindi un secondo punto di coerenza...
Da qui nasce e resta la domanda conseguente:
La rinuncia all'eredità può essere impugnata??? Vedrai che nessuno
risponderà...salvo che qualche soavissima Propista non la replichi
con piglio squisitamente femminile...E quiproquo tutto può essere
fuorchè un femminista...in senso buono naturalmente.
 

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