Un giocatore

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Il soggetto vocato all’eredità, compie atto/i che presuppone/ngono l'accettazione dell'ereditità
Se compie certi atti, perché l'accettazione è considerata 'tacita'? A me non sembra 'tacita', ma 'evidente', 'chiara', per così dire.
Scusami, ma ho una situazione simile (in particolare io sono ingegnere e la controparte un avvocato, quindi perdo in partenza, almeno di fronte alla legge!).
 
O

Ollj

Ospite
Perchè lo dice la legge: art.475 CC
L'accettazione è espressa quando, in un atto pubblico o in una scrittuara privata, il chiamato all'eredità ha dichiarato di accettarla oppure ha assunto il titolo di erede
 
O

Ollj

Ospite
Appunto.... dato per espresso quanto indicato ope legis all'art.475 CC, se ne arguisce che quanto non vi rientri sia altro. Poi la legge all'art.476 completa il tutto.
Tacita perchè non vi è espressione formale di una volontà e la stessa si ricava solo da un comportamento.
Per lei tale volontà potrà essere chiara ed evidente, ma ciò non determinerà mai che sia anche espressa
 
O

Ollj

Ospite
Deduco che le sia sfuggito come non le abbia mai riportato un parere personale, ma solo indicato quanto sancito dalla legge e che altresi' non abbia ben letto il tutto.
Art. 476 Cc sancisce che tacita = volonta' presupposta.
Ergo se presupposta non puo' essere espressa.
 

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