neegooroo

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Ho ricevuto, insieme ad altri 5 familiari, in eredità, parte di un edifico, molto vecchio, il cui pianterreno è di altri proprietari.
La parte superiore, nostra eredità, è posta su due livelli ed è disabitata da decenni.
I signori del piano inferiore, pretendono che sia rimessa a nuovo da parte nostra e per questo motivo è stato nominato un CTU che si era espresso in un certo modo. Ora, e non si capisce il perché, la conclusione del CTU è stata stravolta ed il giudice ne ordina la ristrutturazione, dei muri perimetrali, a nostre spese.
A questo punto chiedo:
  1. è giusto che la spesa sia sostenibile solo da un proprietario? le spese per il rifacimento del tetto in che misura vanno ripartite?
  2. i signori sottostanti che hanno ricavato un bagno scavando appropriandosi di una parte di nostra proprietà, causando, forse, ulteriori lesioni al fabbricato, non devono restituire la "cosa" allo stato originario?
  3. possiamo demolire la parte di nostra proprietà e, se fattibile, quali sono gli adempimenti a nostro carico, oltre le spese di demolizione?
  4. possiamo rinunciare alla proprietà con atto e registrarlo alla Conservatoria dei Registri immobiliari?
Grazie
 

Luigi Criscuolo

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1) tutte le spese inerenti le parti comuni si dividono proporzionalmente secondo le quote di proprietà dei comunisti.
2) se sono passati più di 20 anni dai lavori per usucapione adesso è loro, anche se, in questo caso, sono loro che si devono attivare per certificare l'avvenuto usucapione. Se non sono passati dovete intentare una azione legale per la demolizione del costruito illegamente, la restituzione della proprietà ed il ristabilimento del confine.
3) vuoi significare ridurre l'altezza del fabbricato, cioé portare un edificio di 3 piani fuori terra ad una costruzione di 1 piano fuori terra? Ma non fate prima a vendere ad un prezzo simbolico la vs proprietà a coloro che abitano al piano terra? L'impresa è fattibile ma vi costerebbe un botto perché oltre alla demolizione dovrete pagare anche la ricostruzione e la sistemazione statica dell'edificio.
4) la rinuncia della eredita, ma di tutta l'eredità non solo l'edificio, va fatta davanti al notaio, sempreché nessuno abbia già compiuto atti che siano ritenti accettazione tacita della eredità.
 

neegooroo

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Proprietario Casa
1) tutte le spese inerenti le parti comuni si dividono proporzionalmente secondo le quote di proprietà dei comunisti.
2) se sono passati più di 20 anni dai lavori per usucapione adesso è loro, anche se, in questo caso, sono loro che si devono attivare per certificare l'avvenuto usucapione. Se non sono passati dovete intentare una azione legale per la demolizione del costruito illegamente, la restituzione della proprietà ed il ristabilimento del confine.
3) vuoi significare ridurre l'altezza del fabbricato, cioé portare un edificio di 3 piani fuori terra ad una costruzione di 1 piano fuori terra? Ma non fate prima a vendere ad un prezzo simbolico la vs proprietà a coloro che abitano al piano terra? L'impresa è fattibile ma vi costerebbe un botto perché oltre alla demolizione dovrete pagare anche la ricostruzione e la sistemazione statica dell'edificio.
4) la rinuncia della eredita, ma di tutta l'eredità non solo l'edificio, va fatta davanti al notaio, sempreché nessuno abbia già compiuto atti che siano ritenti accettazione tacita della eredità.
Intanto grazie per la risposta.
Punto 4, abbiamo già accettato l'eredità.
Poiché è stata impiantata controversia con i "proprietari" del piano sottostante, per la ristrutturazione, ho appena saputo che il giudice ci ordina la ristrutturazione della parte che potrebbe causare un danno.
Il CTU ha fatto presente, nella sua relazione, che ci sono state delle innovazioni che avrebbero causato il cedimento di una parte dell'edificio però il giudice non lo ha considerato.
Ci si può opporre all'ordinanza o si deve dar corso alla ristrutturazione richiedendo poi il rimborso all'altro proprietario? Possiamo, nello stesso tempo, chiedere all'altro proprietario il rifacimento del tetto e dei solai?
Grazie
 

chiacchia

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Il giudice non ne ha tenuto conto perché sicuramente non faceva parte della richiesta di chi vi ha citato, sembra strano? mi spiego se a un giudice viene chiesto: i signori del piano di sopra non vogliono ristrutturare ed è pericoloso per la collettività, il giudice risponde: si deve riparare, punto non va oltre a vedere, ossia, la colpa delle condizioni dello stabile che cade a pezzi non è solo dei proprietari del piano di sopra ma di tutti perché le mura perimetrali sono di tutti, chiaro? se nella citazione ci fosse stato anche la richiesta di come dividere le spese e di chi era la colpa solo all'ora il giudice avrebbe sentenziato.
Giusto o sbagliato fanno cosi, a me hanno dato ragione per il motivo della citazione ma non avendo chiesto specificatamente il rimborso dei danni ecc. la parte avversaria ha detto, si hai ragione ma visto che il giudice non ha definito una somma io cosa ti do? pertanto altra causa.:confuso:
 

neegooroo

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Proprietario Casa
Il giudice non ne ha tenuto conto perché sicuramente non faceva parte della richiesta di chi vi ha citato, sembra strano? mi spiego se a un giudice viene chiesto: i signori del piano di sopra non vogliono ristrutturare ed è pericoloso per la collettività, il giudice risponde: si deve riparare, punto non va oltre a vedere, ossia, la colpa delle condizioni dello stabile che cade a pezzi non è solo dei proprietari del piano di sopra ma di tutti perché le mura perimetrali sono di tutti, chiaro? se nella citazione ci fosse stato anche la richiesta di come dividere le spese e di chi era la colpa solo all'ora il giudice avrebbe sentenziato.
Giusto o sbagliato fanno cosi, a me hanno dato ragione per il motivo della citazione ma non avendo chiesto specificatamente il rimborso dei danni ecc. la parte avversaria ha detto, si hai ragione ma visto che il giudice non ha definito una somma io cosa ti do? pertanto altra causa.:confuso:
Ma si può fare opposizione prima di iniziare i lavori?
 

chiacchia

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Io penso, visto che sicuramente la spesa non è poca roba, dovreste prima far fare un preventivo, un capitolato farvi dare una idea di cosa costi insomma, poi visto che il palazzo non è solo il vostro, dovreste decidere tutti i proprietari su cosa fare come fare e come dividere la spesa, il giudice vi ha imposto di fare i lavori non è che li devono pagare solo chi non li vuole fare ( almeno credo, le informazioni sono poche ) e poi si può sempre fare una messa in sicurezza per il momento cosi avrete un paio di anni di tempo, nel frattempo potreste anche trovare un costruttore che vi faccia i lavori e si prende la vostra parte dandovi, poco, ma dandovi comunque qualcosa, e voi ne sareste fuori, oh ragazzi è sempre una proprietà avrà pur un valore no?
 

Luigi Criscuolo

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A me pare che tu ed i tuoi abbiate un pò subito passivamente la citazione dei proprietari delle unità immobiliari del piano terra. Vi siete fatti assistere da un CTP ossia da un vostro consulente? Questo avrebbe dovuto far evidenziare che i dissesti o parte di essi erano stati causati da una costruzione quando meno abusiva?
Certo che potete fare appello ma se la sentenza è esecutiva dovete almeno dare inizio ai lavori, che il giudice devevaver specificato nella sua sentenza, lavori che poi sospenderete in attesa del risultato dell'appello. Però prima di fare appello consultatevi con l'avvocato e cercate di capire la motivazione della sentenza perché è su questo argomento che si giocherà la rivincita non su nuovi argomenti.
Se i lavori del tetto non sono stati imposti dal giudice certo che potete chiedere agli altri comunisti la loro parte.
 

neegooroo

Nuovo Iscritto
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A me pare che tu ed i tuoi abbiate un pò subito passivamente la citazione dei proprietari delle unità immobiliari del piano terra. Vi siete fatti assistere da un CTP ossia da un vostro consulente? Questo avrebbe dovuto far evidenziare che i dissesti o parte di essi erano stati causati da una costruzione quando meno abusiva?
Certo che potete fare appello ma se la sentenza è esecutiva dovete almeno dare inizio ai lavori, che il giudice devevaver specificato nella sua sentenza, lavori che poi sospenderete in attesa del risultato dell'appello. Però prima di fare appello consultatevi con l'avvocato e cercate di capire la motivazione della sentenza perché è su questo argomento che si giocherà la rivincita non su nuovi argomenti.
Se i lavori del tetto non sono stati imposti dal giudice certo che potete chiedere agli altri comunisti la loro parte.
PERFETTO.E' proprio andata cosi. Il CTU ha fatto presente che c'era una costruzione abusiva, ma ritengo che il giudice abbia voluto evitare il "danno imminente" (si dice così?).
Mi rincuora il fatto che si possano sospendere i lavori e tentare di coinvolgere l'altro proprietario per il tetto - non menzionato dal giudice - bensì le pareti e/o le strutture portanti.
Grazie ancora, vi terrò aggiornati. Grazie grazie:rabbia::rabbia::rabbia::fico:
 
O

Ollj

Ospite
Ieri avevo postato una risposta che ora non trovo.....
Ad ogni modo, dalla descrizione fatta evinco che:
1) Siamo in ipotesi di Condominio (sia pur c.d. minimo) e non di Comunione; i soggetti in causa sono condòmini e non comunisti (con tutti gli annessi e connessi quanto alla normativa da applicarsi)
2) Il tetto, salvo titolo contrario, si presume comune per legge; come tale tutti i condòmini vi concorreranno alle spese; in assenza di tabella millesimale, il riparto andrà operato con un criterio provvisorio che tenga conto del rapporto immobili/fabbricato, lo stesso rapporto andrà utilizzato per la regolare convocazione dell'organo assembleare.
3) Il CTU è solo un consulente, fornisce un parere; il Giudice può benissimo disattenderlo.
4) La rinuncia alla proprietà non è possibile: divieto di legge ed obbligo alla compartecipazione delle spese.
5) L'altro condòmino potrà essere coinvolto; per evitare sorprese andrà formalizzato in regolare Assemblea Condominiale
6) Un parere meno aprossimativo potrebbe essere dato conoscendo le motivazioni della sentenza ed il suo dispositivo.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Il CTU ha fatto presente che c'era una costruzione abusiva
ma se non ha scritto che poteva essere tra le cause delle lesioni, o che ha innescato la situazione di pericolo, è come se non l'avesse citata ai fini di quello che sostieni tu: cioè che i danni sono stati provocati anche dalla costruzione abusiva sulla vostra proprietà di un locale bagno.
Mi rincuora il fatto che si possano sospendere i lavori e tentare di coinvolgere l'altro proprietario per il tetto - non menzionato dal giudice - bensì le pareti e/o le strutture portanti.
guarda che mi sembra di aver scritto un'altra cosa: ho scritto che il cantiere per i lavori elencati dal giudice con sentenza esecutiva, deve essere installato, poi, dopo aver presentato il ricorso d'appello in tribunale, lo potete sospendere in attesa del secondo giudizio. Se non fate ricorso non potete sospendere i lavori imposti dal giudice. Il lavori del tetto sono un'altra cosa; è meglio tenerli separati, altrimenti avrete problemi di contabilità per la suddivisione delle quote. Se il giudice vi ha condannati a fare dei lavori alle pareti e strutture portanti dell'edificio questi lavori sono a totale carico vostro sino a quando interviene un'altra senteza che si esprime differentemente.
I lavori del tetto vanno divisi in quote o millesimali, se questi sono disponibili (si possono anche fare per l'occasione perché servono sempre), oppure in proporzione alla proiezione di copertura del tetto per proprietà immobiliare diviso per ogni piano.
Non ho scritto che i lavori prescritti dalla sentenza del giudice si possano sospendere in attesa che voi e gli altri decidiate su come rifare il tetto dell'edificio.
 

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