nelly70

Membro Attivo
Salve a tutti, vorrei un chiarimento sulla correttezza di un'agenzia immobiliare che ha l'incarico di vendita di un appartamento al quale siamo interessati.
Vi spiego brevemente; io e mio marito martedì abbiamo presentato una proposta d'acquisto per un immobile gestito da un'agenzia (un franchising molto noto).L'agente si è riservato di decidere entro il 25 maggio (e fin qui probabilmente non c'è niente di male. Quello che mi perplime è che l'agenzia continua a prendere appuntamenti per fare visite all'immobile (senza peraltro puntualizzare che sono già in trattativa) e questo lo so perchè ho fatto chiamare una mia collega di lavoro che ha finto di essere interessata a quell'appartamento e la segretaria con assoluta naturalezza le ha fissato una visita per sabato!!!!
La nostra offerta è molto al di sotto della richiesta del venditore ma ad ogni modo non mi pare un comportamento corretto da parte dell'agenzia.
A questo punto potrei pensare che contemporaneamente possano prendere più proposte d'acquisto e magari presentarle tutte contemporaneamente al venditore e, ovviamente, in questo modo, la proposta più bassa verrebbe scartata senza colpo ferire!
Mi aiutate a capire? Io e mio marito pensavamo che dal giorno della firma della nostra proposta, fino al 25, giorno della scadenza dei tempi specificati sulla stessa, l'immobile fosse in qualche modo bloccato e che per correttezza l'agenzia dovesse "ritirarlo dal mercato", o perlomeno specificare di essere in trattativa. Invece non è cambiato nulla. é corretto il loro modo di operare? In caso contrario, posso fargli notare il loro operato poco professionale?
Grazie per il vostro intervento
 

Elisabetta48

Membro Senior
Secondo me solo se la proposta di acquisto è pari alla richiesta del venditore ci si deve aspettare un blocco di attività da parte dell'agente. Se la proposta è molto al di sotto penso possano e debbano continuare a cercare una offerta migliore, più vicina a quanto indicato dal venditore
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
La nostra offerta è molto al di sotto della richiesta del venditore ma ad ogni modo non mi pare un comportamento corretto da parte dell'agenzia

Se avessi offerto quanto richiesto sarebbe stata subito tua.

L'agenzia ha un accordo con il venditore a venderla ad un prezzo definito o in alternativa al migliore offerente. Non credo sia scorretto anche perché la vostra offerta potrebbe essere rifiutata (anche se non ci fosse nessun altra offerta). Solo il prezzo richiesto dall'agenzia/venditore, se offerto, obbliga gli offerenti alla vendita.
 

griz

Membro Storico
Professionista
se fai un'offerta al ribasso non puoi aspettarti che non si cerchi un'offerta migliore, è come un'asta, tu hai offerto, il venditore aspetta le offerte degli altri e poi deciderà, entro la data stabilita
 
J

JERRY48

Ospite
Nel momento in cui avete individuato la casa, il primo vero passo da compiere è formulare una proposta d’acquisto scritta, allegandovi un assegno d’acconto;avete compiuto questo passo? Tale somma, che potrà ammontare ad una cifra compresa tra 2000 e 5000 euro diverrà caparra confirmatoria nel momento in cui proprietario dovesse accettare la stessa, in caso contrario vi verrà restituito ed avrete facoltà di rilanciare, oppure no. In quaesta fase l’assegno deve essere intestato direttamente al proprietario non trasferibile, e prima di farlo verificate il reale nome dello stesso sull’atto di provenienza che l’agenzia o il venditore stesso dovranno mostrarvi.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
L'agenzia che opera correttamente è tenuta a presentare al venditore tutte le proposte pervenute. Se si rifiutasse il suo comportamento sarebbe, a mio avviso, professionalmente scorretto.
Nulla vieta, tuttavia, che durante il periodo di vigenza della proposta l'agente possa far visitare l'immobile e raccogliere altre offerte.
@JERRY48 La caparra non è un elemento essenziale della proposta anzi, la sua mancanza non inficia la validità della proposta stessa. L'importo dell'eventuale caparra è in genere determinata in base alla dimensione dell'affare o ad altri elementi che valuta il potenziale acquirente. Da nessuna parte sta scritto che deve essere compresa tra i valori da te indicati. È vero, invece, che un eventuale assegno deve essere intestato esclusivamente al venditore e non a terzi agenti/intermediari/mediatori/ecc...
 
J

JERRY48

Ospite
La caparra non è un elemento essenziale della proposta anzi, la sua mancanza non inficia la validità della proposta stessa.
Ma rafforza la proposta presentata, a mio parere, indica che si vuol fare sul serio.
Da nessuna parte sta scritto che deve essere compresa tra i valori da te indicati.
Di solito un 10%. Quindi un immobile del valore compreso tra i 200.000 e i 400.000 o poco più.
 

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