robertomarte

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sono sempre stato del parere che il voto è un diritto-dovere, al quale non mi sono mai sottratto. E non sopporto coloro che con assoluta indifferenza non vanno a votare perché schifati e perché a loro dire non si cambierà nulla. Ricordo che un tempo, se non andavi a votare, perdevi i diritti civili. Quella norma non sarà più rimessa in auge perché le cose devono restare così per garantire lo status quo.
Siamo in perfetta sintonia ! Tutti parlano di diritti e mai ci ricordiamo dei doveri
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Ricordo che un tempo, se non andavi a votare, perdevi i diritti civili.
Ricordi male. L'unica sanzione prevista per chi si fosse astenuto dal voto senza giustificato motivo era la menzione "non ha votato" iscritta nei certificati di buona condotta, per un periodo di cinque anni.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ero convinto che fosse obbligatorio votare. Non mi sono posto mai il problema perché ho sempre assolto al mio dovere di cittadino.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Ero convinto che fosse obbligatorio votare.
L'esercizio del voto è (solamente) "dovere civico", ex art. 48, comma 2 Cost.
In seno all'Assemblea Costituente prevalse tale formulazione, di compromesso tra quelli che avrebbero desiderato il voto obbligatorio e quelli che lo consideravano come dovere puramente morale.
 
Ultima modifica:

Gianco

Membro Storico
Professionista
Chiarito il punto, resto sempre del parere che solo con il voto di tutti si possa premiare, condannare o mandare avanti un movimento di protesta. A mio parere, chi non vota non ha il diritto di protestare.
 

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